289 MDXIII, MAGGIO. 290 fornito d’arzenlo; poi li fratonzeli con arzenti in mano, et uno soler sul qual era letere Veritas et Pax, et era asimilato al Tempo, e davanti era una bissa squera, eh’ è animai tardo, e una freza, eh’ è cossa veloze. Poi, sopra uno altro soler, era una tavola tenuta da do anzoleti con letere in zifra suso, qual diceva latin, come hebi da li frati : Deus cujus providentia in sui disposinone non fallitur, te supplices exoramusut noxia cuneta submoveas et omnia nobis prò futura coneedas. Veneno poi li frati di San Zorzi d’Alega e Santa Maria di l’Orto con reliquie e paramenti belli; poi San Salvador e Santo Antonio con arzenti assa’ e la mitria e pasto- • ral di abate, per esser abatia San Salvador perpetua. 149 Questi haveano do brazi de santi d’arzento, do teste con corone in capo sopra calesi, do altre man d’arzento, do altre teste con scufie d’oro sopra calesi, do brazi di Evangelisti d’arzento con pene in mano et assa’ altre. Poi li frati di la Caritae con una bella f di crestallo et uno pe’ et uno brazo d’arzenlo di santi, e altre reliquie in mandi frali aparati; poi li frali Camalduensi et di Monte Oliveto, zoè San Mi-chiel, Sanlo Mathia et San Zanne Battista, et demum Santa Lena, molli di loro aparati con arzenti di chiexia et reliquie in mano. Poi li frati di San Zorzi e San Nicolò di Lio, pochi aparati con qualche reliquia, non molte : do brazi d’arzento, una lesta d’ar-zento, et do altre teste d’arzento con le spale e la mitria et pastoral, per esser San Zorzi abatia. E qui siegue li frati di San Zorzi Mazor et Santa Maria di l’Orto, qual ho scriti di sopra; li qual frati haveano bellissimi aparamenti. Demum li preti: primo li ca-pelani driedo la f di Castello; poi le 9 congregalion di preti, cadauna driedo li loro penelli, vestiti il forzo, imo lutti, con pianee et arzenti, overo reliquie in mano, chi brazi d’arzento, chi tabernaculi, secondo le chiesie dove sono ditte reliquie. Et vidi do veutoli grandi d’arzento in una congregalion; chi havia piedi d’arzento e chi teste. Poi veneno li canonici di Castello et quelli di San Marco ; driedo le loro f, le trombe di bataia, comandadori numero 30 vestiti di biavo e barete rosse in capo, et li scudieri e trombe e pifari dii Doxe. Et ussito il Principe di chiexia, zonto a la piera dii bando, fo publichà per Batista co-mandador, vestito di veludo cremexin e uno mantello di scartato di sopra, la paxe e liga, qual era leda per Gasparo di la Vedoa ; et compita si segui la processione. Veneno li donzeli dii Principe et li no-dari e secrelarii et Ugo da la Porta vestito di scar-lato, et poi li canonici aparati, tra li qual vidi alcuni l Diarii di M. Sanuto. — Tom. XVI. aparamenti adornali di perle con le arme dii re di Pranza, che re Lodovico padre di Carlo mandò a donar a la chiesia di San Marco, di gran valuta; demum tre episcopi con mitrie, zoè l’arzivescovo di Lepanto Saraeho, el vescovo de Chisamo domino Domenico di Alepo, et el vescovo di Concordia Ar-zentin, poi il patriarcha con la mitria in testa dando la benedictione, el demum il canzeliergrando vestilo di scarlato, et il Principe con li oratori, come ho notato di sopra. Etiam oravi quel maestro Mathio dei Gaiardi medico di Feris Bel sanzaco di Bossina, et Francesco Sbroiavaca, et primo Zuan Paulo Man-fron. Compila dita processione era ore . . .., e fo molto tardi. Questa è la publicatione di la paxe e liga 149 * fu fata ozi. El serenissimo et excellentissimo Principe nostro domino Leonardo Laurcdano a tutti dechiara et fa manifesto, che in el nome del Summo Creator, de la gloriosissima Verzene Madre Maria, de lo Evangelista missier San Marco protedor nostro, et de tutta la corle celestial, intra el serenissimo et christianissimo Loys re de Pranza, duca de Milan etc., et esso illustrissimo et excellentissimo Principe et inclita Signoria nostra et i successori de 1’ una et l’altra parte usque in infmitum, per mezo del nobel homo Andrea Grili procuralor de San Marco in Blcs felicemente è sta conclusa, fata et firmata bona et vera, valida et perfecta pace el intelligentia, conledoralion et liga perpetuo duratura ad onor del nostro Signor Dio, beneficio et commodo de cadauna de le parte et dei stati sui, quiete et tranquillità de la republica cristiana ; et è stà in essa liga reservato loco lionori-ficentissimo al sanctissimo et beatissimo in Christo padre et signor nostro Leone per la divina provi -denlia Papa Decimo, per la stimma devotione et observantia che ambe le parte predille hanno a Sua Sanclità et a la Sanclissima Apostolica Sede; del che se fa publicatione ad gaudio universal de tuli. Et viva San Marcito ! A dì 23. La matina non fo letere di campo e 150 manco di altrove. Vene in Colegio Zuan Paulo Manfron, solicitando la sua expeditioue iusta la parte di Pregadi; e come ha homeni d’arme che lo aspeta, sichè presto farà la sua compagnia, et non poi più star cussi, linde li fo dito era stà concluso darli ducati 500 ad esso et vadi in campo, el poi, cussi come aprcsenterà li bo- lo