331 MDXIII. GIUGNO. 332 stà et capitanio, di 4. Como à aviso di prepara -melili di zelile si fa a le parte di sopra, et che il conta di Tirol, in la Dieta è stà fato, si dà a l’Impe-rador zente, ut in litteris ; sichè arà 20 milia fanti. Et che si aspelava l’Imperador, con altri avisi, ut in litteris. . Di Ruigo, di sier Donado da Leze podestà et capitanio, di 4. Come à aviso il marchexe di Mantoa à fato il ponte a Rovere sopra Po, et fano preparation di vituarie. Si dice il ducha di Urhin con le zente dii Papa è zonlo a Bologna e dia passar di qua, e altri avisi; sichè ditto marchese fa ogni ope-ration contraria. Di Roma, di V orator nostro, di primo et 2. Zercha li cardinali scismatici, è stà concistorio ozi et nihil conclusimi; rimesso a venere. 11 Papa voi i vengi una volta come privati. Avisa nove di Zenoa, come missier Janus di Campo Fregoso è stà cazado ftiora, et il modo è questo: che, poi seguì l’occision dii fiol fo di missier Zuan Alvise dal Fiesco, per la parte contraria, zoè Doria, con il favor di questi Fieschi sia intrata et falò al governo di Zenoa domino Antonioto Doria; et che missier Janus era sopra la piaza con 1000 fanti e combattilo con la parte contraria; qual visto rompersi, fuzitein uno brigante e scampò a la sua armata, qual era più potente di la francese ; la qual armata francese à dato socor-so a la Lanterna. Item, come la moier di missier Janus era intrala in Casteleto, et che fo preso uno fratello di dito doxe missier Janus nominato Vetor, et examinato come el voleva el dì del Corpus Domini amazar lutti li Fieschi, l’hanno fato tirar a eoa * di cavalo, e laiatoli la lesta, l’hanno squartato; et che zenoesi hanno mandato a dir a li patroni di le nave e galie di l’armata che vengino in Zenoa a loro ubedienlia, soto pena di rebelion etc. Scrive, ditto missier Janus si havia scoperto spagnol ; e questi è intradi, è di la parie di Franza, è nitrati col favor di Franza ; sichè Zenoa è dii re di Franza bora. Avisa esser nova lì, in Milan e Cremona era stà preso per francesi Milan, et per il nostro campo Cremona ; etiam preso Peschiera. Scrive come eri il Papa mandò peri’orator nostro in castello, e fece varii coloquii, e li disse che la Signoria dovesse dir a li soi agenti di Franza che francesi non volesseno in pressa corer a luor Parma e Piasenza per esser terre di la Chiexia, ma ge le domandi de plano, perchè altramente fazendo, converà usar le arme ecclesiastiche. Poi Soa Santità si scusò esser stà dito 1’ à mandato ducati 10 milia a’ spagnoli; e che non era jl vero, e altri coloquii. Item, clic il campo di spa- gnoli sta fermo, et clic sguizari voleno ajutar il ducha di Milan et verano bon numero. Di Udene, di sier Jacomo Badoer luogotenente, di 2. Come, per alcuni soi esploratori venuti da Vilaco et Lubiana, à inteso il conte Chrisloforo Frangipani a dì 28 dii passalo, da sera, era zonto cum zercha cavali 70 in 80 a Blaiberch, lontan da Vi-laclio mia 5 ; et che domenega pasuta se aspeclava missier Sigismondo Lielislaner al suo castello nominato Vilcbstam, lontan da Vilaco mia 10; el qual è governador de la Caranlana et Stiria. Et se divulga se doveva preparar una Dieta per la domenega prò-xima in Sancto Vieto di Carantan, luntan da Vilacho mia 30, verso Larsar. Deinde, ha inteso come missier Leonardo Felser capitanio de Tiruol andava con bon numero di zelile comandate de! contado de Tiruol a la volta di Verona. La dita Dieta si fa, aut per recuperar danari, aut per far provision di zente per quelle bande di la Patria per difensione et ofensione, potendo farlo. Da poi disnar, fo Gran Consejo. Posto la parte, 172 per i consieri e Cai di XL, di far podestà e provedador a Brexa come fu preso cri in Pregadi ; la copia sarà qui solo posta. Ave 47 no, il resto de si, e fu presa. Et fu fato poi sier Francesco Falier, è dii Consejo di X, inlrato eri, el qual fo il primo podestà el capitanio electo a Vicenza, e andò et si porlo benissimo ; il scurtinio sarà qui soto posto acciò si vedi il tulio. Fu posto, per li consieri, cum sit, che dii 147G a dì 17 Novembrio fusse preso che le apelation di sa- vii sora le pompe se divolzeseno al Colegio dii Serenissimo Principe, consieri, Cai di XL intervenendo li avogadori nostri di comun, et per le occupation dii Stado è bon darli altra apelation che questi, però sia preso che il Colegio di XX savii in Rialto aldino tal apelation, et per li do terzi di loro siano le cause expedite. Ave 184 di no, 980 de si, e fu presa. Ma sier Vetor Morexiui, eh’è sora le pompe, non era a Consejo, che l’aria contradita; ma ben era sier Nicolò Griinani l’altro colcga. Et fo stridato uno libro di debitori sora le pompe, ergo etc. Fu posto, per li dili, che le apelation di proveda-dori al sai, che andavano a la Quaranlia, de ccetero andar dettano a li XX savii sopraditi, ut in parte. Ave 479 di no, 7G9 di si, e fu presa ; e fo mala parie per opinion mia etc. Fu posto, per li diti, dovendosi placitar in Qua-rantia zivil una sententia fata per i consoli di mer-chadanti in favor di sier Piero Mudazo contra sier