369 MDXIII, GIUGNO. 370 et capitanio, di eri. Esser stato a la Badia per far il ponte, et visto non acadeva, era ritornato lì con la febre ; et dii zonzer di sier Polo Valaresso. Item, che a Ferara era venuta la nova di la rota di francesi. 11 Ducha havia mostrato gran dolor et era andato a Belveder molto meninconico. Di Vicenza, di 23, dii podestà. Come havia fato cassoni di pan et mandati in campo, et erano andate le zenle per far il ponte a Albarè; et quelli di Verona sono in la terra con il butin fato in Arzignan e quelli lochi ; et in Verona esser da 3000 fanti et 600 cavali ; et che si dice aspeiavano 5000 di le valle, comandate. Di sier Nicolò Vendramin provedador exe-cutor, di 11, hore 16, vidi lettre. Di l’ussir fuora di Vicenza con il conte Bernardin et domino Agustin da Brignan, con certi homeni d’arme et quelli conte-stabeli Jacometo da Novelo, Zanon da Colorgno, il Bergamo e altri 800 fanti, e 400 cavali per far il ponte Albarè. Item, la preda fu fata per veronesi, fono per ducati 30 milia sul visentino in Arzignan, Montebelo et Monte Orso, e poi brusono dili lochi, eh’ è sta grandissima compassion. Di Iioma, di l’orator nostro, di 10. Come era venuto notitia al Papa che li nostri stratioti aveano corso su quel di Parma e Piasenza, et Soa Santità l’havca auto a mal, et scrive coloquii sopra questa materia ; et che di cardinali scismatici, Santa f et San Severino erano per concistorio quasi asollo et co-messi a tre cardinali, uno vescovo, uno prete et uno diacono, tra li qual è il Cardinal Corner nostro. Item, come era venuta, a hore 21, nova de lì, per via di spagnoli, el campo di Franza esser stà roto soto Novara da’ sguizari, ma non si credeva; e come il Papa havia pronuntià in congregatimi di reverendissimi cardinali voler far 4 cardinali, zoè l’arzive-scovo di Fiorenza domino Julio de Medici, el tlie-sorier domino Bernardo Bibiena, il datario domino Lorenzo Puzi, et suo nepote fiol dii signor France-schcto Cibo, tuli 4 fiorentini, et li publicherà questo Septembrio. Item, il magnifico Juliano de’ Medici fratello dii Papa et Lorenzin di Medici erano sta fati ciladini romani con gran letizia de’ romani, et è stà da’ romani apresentato il magnifico Juliano, e si farà comedie ; el qual voi esser baron di Roma e comprar uno castello ; sichè resterà a Roma. 193* Vene l’orator dii Papa domino Pelro Bibiena conte, per il qual fo mandato, et con lui per il Principe alegratosi di la creation dii fratello, et leloli la letera di Roma et quella di Bergamo. / Diarii di M. Sanuto — Tom. XVI. Di Napoli di Romania, di reofori. De oc-currentiis. Di Liesna, di sier Vizenzo Donado conte. Zercha aver fato proclame justa le letere di la Signoria, che li banditi per sier Sebastian Justinian el eavalier vadino al bando, par non veglino obediretc., imo tre di loro populari è venuti di qui, ut in lit-teris. Di Corplvù, di sier Vicenzo Capelo provedador di l’armada ,____illazo. Nulla da conio ; voi uno medico zudio valente, è con lui. Item, à dato una galia solil a sier Polo Antonio Miani, vien ducila di Candia ; e altre occorentie. Dii Zante, di sier Hironimo Bernardo prò-vedador. Di quelli terremoti seguili e danno grandissimo fato a quella isola et reliqiia, ut in lit-teris. Di Cataro, di sier Anzolo Malipiero retot‘ e provedador. Replicha si provedi a quella terra venendo turchi sì propinqui etc. Da poi disnar, fo Pregadi per scriver letere, come dirò di soto. Di campo, vene letere, a nona, dii provedador Contarmi, da Valezo, di 11, hore 22. Come havea ricevuto lo nostre letere et risponderiano la matina ; et la matìna, per tempo, si leveriano venendo sóto Verona a San Zuan Lovatoto et veder si potesseno aver la terra, et non potendo, si calerano a la impresa di Lignago, dove è pochi fanti, et è in-trati alcuni vilani ma non hanno vituarie. Item, lassano in Peschiera sier Lodovico Coniarmi per custodia. • Fu posto, per i savii, una letera in corte con avì-sarli li sucessi di campi et mandarli li sumarii castigati. Item, digi a la Santità dii Papa, francesi è restali vìnzilori ; et come non è vero che nostri ha-bino fato danni su le terre tien Soa Beatitudine, e altre parole, ut in litteris; e fu presa. Fu posto, per li diti, una lelera a sier Andrea Griti procurator in campo di Franza, come havendo inteso li successi seguili di campi con sguizari, desi -deremo dito suo campo se invalidissa ; e il nostro, qual per segurtà si retrete, è per ritornar ogni volta che loro vorano, perchè volemo esser uniti con la Christianissima Maestà ; con altre parole in questa substantia. E fu presa. Fu posto, per li diti, una lelera in campo al provedador zeneral in risposta di sue, come il ponte sarà facto, et li aricorderemo saria bon tuor l’impresa di Lignago, che lenimo facile. Item, taiar le biave dii veronese, acciò quelli di Verona, non volendo ren- 2i