291 MDXIII, MAGGIO. 292 racni d’arme in campo, sarano tolti et averano danari. Rispose questo esser vergogna sua, nè poi andar con questi danari, e li liomeni d’arme vorà do page a levarsi come sempre hanno auto; et cussi non fo fato nulla. Nolo. L’altro eri fo manda in campo ducali.... Di Crema (?) vidi Jeterc di 20. Dii zonzer lì ozi letere di la Signoria nostra, portate per Cardinal fanlazin, tanto gratissime e piene di carità verso quelli lìdelissimi, che li audienti tutti lacrimava di dolzeza. Scrive, quelli contestabcli nostri sono de lì venuti, Francesco Calson e compagni, ad ogni modo voleno andar a ruinar Lodron e quelli lochi de’ inimici. Item, in questa ora si parte sier Sigismondo di Cavali con 200 cavali lizieri, vano a pasar il lago a Bardolin, et andarà facendo quelli danni che po-trano svalizando ogni cossa. Fo parlato in Colegio zerca scriver in campo si l’exercilo nostro dia passar di là over non, e fo varie opinione, et terminato ozi in Pregadi expedir la dita materia. Dii capitanio generai signor Bortolamio Liviano fo leto do letere, date a San Zuane cipresso Verona. Zercha l’opinion sua di andar a Ponte Vico et unirse col campo francese, e scrive la raxon; et essendo veronesi in animo di lenirsi, ancora che si avesse la terra, le forteze si staria qualche zorno averle, et però è bon non perder tempo e cazar spagnoli ; e una volta (casati) il stato de Mi-lan farà molione, e poi sarà facile impresa quella di Verona; et tanto più che nostri patiscono de vitua-rie; e altre pai ticularità. Da poi disnar, fo Pregadi et leto molte letere, fin 22 ore, venute in questi zorni, et queste altre: Di sier Vicenzo Capello provedador di l’ar-madapiù letere date al Zante. Zercha quelle rui-ne dii teramoto ; et date a la Zefalonia, zercha quelle fabriche è una soa opinion, et poi dii suo ritorno a Corfù ; et scrive di altre occorenze de lì. Di Hongaria, di 27, 29 dii pasato, et 7 dii presente, da Buda. Come quelli baroni erano andati a cridar al vescovo di Cinque Chiexie eh’ è il governador di quel regno, a dirli debi proveder alle incursion e danni fanno turchi a li confini, con minaze grande si non provedeva a la sua persona; et come alcuni popoli depredati da’ turchi erano venuti cridando misericordia dal Re e quelli baroni, e si * fazi provisione a li danni patiscono da’ turchi. Et scrive coloquii auli con il Cinque-Chiexie, il Re e altri baroni, che la Signoria doveria darli li soi danari dieno aver, acciò possino proveder a li bisogni dii regno. Di Roma, vene letere ozi, di 19 et 20. Di coloquii abuti col Papa zercha il signor Bortolo venuto, li piace; tamen vede mal volentieri francesi in Italia. Et come li oratori di l’bnperador et Spagna 10 molestano assai a volersi scoprir in liga con loro, et fanno il tutto per aver sguizari; tamen fin qui monslra voler esser neutral. À nova d’Ingaltera di l’armata di quel Re con quella di Franza esser stà a le man, e l’inglese à ’uto danno, et manca uno ca-pilanio englese. Item, il Cardinal de Slrigonia à aviso come Achmat bassà era stà morto da li soi proprii ; sichè il Signor turco non à più obstaculo alcuno. Et come il Papa havia electo 6 cardinali sopra le cosse di do cardinali scismatici che sono a Fiorenza, e li altri di’ è in Franza. Item, 6 altri cardinali sopra le cosse di la pace de Italia, ut in litteris. Altre parti-cularità scrive, che a dite letere mi riporto; et come 11 Papa havia prorogato el Concilio a dì 15 Zugno. Item, manda letere di Spagna. Di Spagna, da Valadolit, di V orator nostro, di 24 Aprii. Replica quanto scrisse, e di la publication fata di le trieve fate con il re di Franza, et che li oratori sono apresso quella alteza di l’Im-perador et re d’Ingaltera, non vogliono asentir per niun modo. Item, il Re monslra bon animo verso la Signoria nostra et voi abiamo il nostro Stado; voria far liga Papa, lui et la Signoria nostra, et scrive a li soi oratori a Roma et a Venecia ; e altre parti-cularità come più diffuse scriverò di solo. Di Zuan Piero Stella secretano nostro a-presso sguizari, date a Zurich, Vultime a dì 15. Come era zonto uno nonlio dii Papa con alcune pro-position e capitoli voleno da essi sguizari, et l’hanno aldito a dì 8, et rimesso a termenarlo in la Dieta si farà poi le Pentecoste. Item, hanno terminà dar aiuto al ducha di Milan conira Franza, et venir numero 20 milia, et hanno fato certi acordi con loro. Item, alcuni cantoni, numero 3, quali voleano esser con il re di Franza, par che do di loro capetanii siano stà morti; et come hanno tratato in dite Diete di li-centiar il nostro secretano de lì, ma non hanno terminalo; conclusive, voi esser contra Franza. Di Vicenzo Guidoto secretario nostro apresso il viceré, date a Piasenza a dì 20. Spagnoli al solito alozamenlo la bravano voler star contra francesi el barano sguizari etc. ; tamen, si dice, apro* pinquandosi francesi, si leverano per Fornovo. Di Crema, di sier Bortolamio Contarmi 151 capitanio più letere, V ultime di 21. Dii ritorno dii capetanio di le fantarie, qual è stato oltra la viteria aula contra Alexandro Sforza, et preso li cavali,