MDXIir, GHIGNO. 416 di 19, come ¡1 nostro campo havia nulo Lignago c andato sora Verona, de che il vescovo era partito di Verona, et speravasi il nostro campo haria dita terra. Item, il Papa à a cuor lo cose di turchi,e farà legato in Hongaria il Cardinal Strigonia hongaro, eh’ è lì a Roma, el qual andava in Hongaria con ducati 40 mi-lia li ha dà il Papa. Scrive coloquii auti col Papa, ut in litteris, qual li comunicò letere di la Signoria nostra, e altre particularità : et Soa Santità voi acordar l’Imperador con la Signoria nostra. Scrive, come lui orator andò dal Papa, qual dormiva, et era hore 14, et è tal hora avanli ch’el lieva, poi levato, li vene le sue doglie, ita che non potè aver audientia ; e poi disnar, l’orator mandò il suo secretano dal Papa a lezerli le nove, qual li disse aver certo francesi passavano li monti. Item, che il Cardinal Santa t e il Cardinal San Severino si aspetavano de lì, et sariano refati per il Papa cardinali. Item, aviso di spagnoli, et che sono stati 3000 a meter li Fregosi in Zenoa, et era slà fato capitanio di l’armada di zenoesi domino Nicoloso Doria. Item, era lui orator non ben disposto, et se li feva torto, benché mai il patron non fa torlo al servo, ma pur non era exaudito ; è impotente, non poi più star lì, ni servir la terra ctc. Di sier Vetor Lipomano, da Roma, vidi letere di 21 fin 23. Primo, come a dì 21 1’ orator yspano fu mollo con il Papa, e scrive coloquii abuli lui, sier Vetor, con domino Marino Carazolo lì in l’anticamera, qual li disse è per il meglio francesi siano roti, et ch’el sa certo che, poi fato la liga con la Signoria, el voleva far uno altro acordo con il re di Spagna a’ danni dì la Signoria. Item, domenega, a dì... , vene lì a Roma nova di T intrar in Zenoa e fatosi doxe domino Otavian di Campo Fregoso con 10 ajuto di 3000 spagnoli, e Zenoa dà a’ spagnoli ducati 32 milia. Item, ozi, 22, il Papa è stato do hore con il Cardinal Surento e l’orator yspano ; et poi zon-se uno corier a l’oralor predilo, di Spagna, qual disse francesi haveano dato rota a’ englesi, e poi dato le letere a l’orator yspano non fo dito altro ; si tien sia vera et non la voglino dir. Scriveno, don^nega, a dì 26, sarano lì in Roma li cardinaii Santa f et San Severino, vieneno da Fiorenza,come privati;il Papa 11 farà cardinali subito. El dì di San Zuane il Papa fa corer li barbari. Luni, a dì..., li oratori senesi ebe-no audientia dal Papa e li deteno l’ubidientia, poi pranso, col Cardinal Petruzi senese. Questa matina, * a dì 23, l’orator di Ferara ave aviso di Verona, e ch’el vescovo di Trento partiva; si tien il nostro campo l’averà. Si ha auto nova cerla francesi pasava-no li monti. El Cardinal Strigonia ozi è stato dal Papa lacrimando turchi voìeno depredar quel regno et zà ha principiato, et fece comover il Papa; ma nulla provision è stà fata. Di Martinengo, di'sier Baldisera Minio provedador, di 24. Come, havendo il capitanio di le fanlarie, è in Crema, scritoli si lievi de lì et si re-dugì in loco sicuro, non volse per non haver questa licenlia da la Signoria nostra ; et sopravene quel zor-no, a hore . . ., il campo spagnol lì, et il viceré li mandò a dir non dubitasse non era per tocar nulla, ma solimi voleva vituarie per i soi danari ; sichò non fanno danno. Noto. In questa sera fo mandato in campo ducati 4000. Di Salò, vidi letere di Candian Brandolin canzelier, di 22. Scrive il successo fe’ il nostro campo a Verona a la porla di San Maximo, e per la difesa grande se ritraseno, e per esser stà fata una fossa dentro. Fo morti do contestabeli nostri: Tho-maxo Fabron et uno Vicino, e zercha 100 fanti. Si dize ozi si aspetava a Brexa il viceré con 150 cavali per slar lì do over 3 zorni; e che a Crema era stà fato una crida, niun non molestasse alcun spagnol nè in andar, nè ritornar ; se dize sono amici nostri. E che 3000 spagnoli è andati a la volta di Zenoa et 3000 a la volta dii ducha di Milan, Si dize, 8000 sguizari venivano per le valade per intrar iii Verona. Di francesi, si dize, se ingrossano. Eri, il capitanio di Riva, per nome di l’Imperator, mandò a dimandar do terre di la Riviera si teniva per San Marco, et l’hanno dimandate in scritura ; se li ha fato risposta al proposito. Scrive, quelli di Torre e su la Riviera veronese, sempre stali fidelissimi, mandano i loro nontii a la Signoria. Avisa, la Signoria aver scrito a quel provedador fazi più balole il poi di 20, 30 et 50, et farà, licet non habi danari per haver gran spesa a mantenir la roca di Ampho, eh’ è passo importantissimo ; e come è stà mandà di le prime balote fu fate far de lì a Peschiera, e poi in campo, numero 1875. Noto. In questa matina, in Colegio fo grandissime parole tra sier Antonio Grimani procurator e sier Antonio Trun procurator, adeo fo gran fatica a farli taser, e vene perché il Grimani, come gaiardo, voleva far armata a Corfù etc. Di Udene, fo letere di sier Jacomo Badoer luogotenente di la Patria di Friul, di 23. Come i nimici fevano una dieta a Lubiana, e fati venir tulli li circumstanli vicini. Quello sarà concluso vederà di saperlo et aviserà. A dì 27. La malina, in Colegio vene l’orator 219