561 MDXIII, LUGLIO. 562 Per Orilo da Bergamo La Savonarola........fanti 25 Santo Joanne.........i> 25 Santo Augustino........» 25 La Sarasinescha........» 25 A la guarda di l’arlilaria......» 50 Summa numero . . 150 Sumano lutti numero 800 provisionati. A dì 30. La mafina fo dato ducali 500 a domino Baldisera di Scipion oziò fazi il resto di cavali li-zieri fino al numero di 200, et vadi in la Patria. Etiam fo l’altro eri, per Colegio, expedito Meleagro di Forlì stalo prexon in Franza, ch’el fazi la compagnia di cavali lizieri numero ...., et vadi a Padoa, e li fo dato ducati 500. Fo gran remor in Colegio tra li savii zerclia la deliberation di eri, che fu preso per inadverlentia di mandar a Roma a l’oralor nostro una letera dii re di Spagna mandava a l’imperador, qual fo inler-cepta, dicendo è mal venir cussi ex abrupto confra Spagna, e la voleano revochar e non la dir ni a li oratori, ni mandarla a Roma ; et fo termina far Pre-gadi ozi per conzar la ditta parte. Veneno li oratori dii Papa per aver la risposta, li fo ditto ozi si expediria ; et poi il Bibiena dete le-tere aute di Fiorenza, di .... , con avisi di Franza, come dirò di solo. Di Padoa, di provedadori generali, de eri sera. Come i nimici al solito liaveano fatto do ponti, uno a P Anguilara e l’altro a la Passiva, per i qual venivano le vituarie di Ferara, et non venivano avanti, ma più presto retrati. Nostri tutto el dì e la note lì molestavano con li cavali lizieri, et desiderano vengino sotto Padoa ; tutto è in hordine e in for-tification eie. ; le zentc tutte è pagate e stanno di bon animo. Da poi disnar, fo Pregadi. Leto questa letera di Padoa, et vene letere dì ozi, bore 11, il campo non è mosso ; sono, ut supra, più presto retrati cha venir avanti. IH Crema, di sier JBortolamio Contarmi Capitanio, di 26. Come, per uno venuto fuora di Pontevico, quelli si mantien vigorosamente et non temeno i nimici li sono atorno, imo hanno aulo alcune bataie e si à difeso benissimo. Scrive loro di Crema stanno di bon animo, è ben fortificali, hanno assa’ vituarie, solimi li mancha danari. Di Fiorenza, di X di la Balia a domino Pe-tro di Bibiena mandate. Come hanno, di 14, dal I Diarii di M. Sanuto. — Tom. XVI. suo orator da la corte, come il Re va in campo con-tra englesi in persona con tutti li primi signori di Franza ; ara da lanze 2500, fanti 20 milia, et il re d’Inghiltera è smontato a Cales con 40 milia persone et è campo a Taravana. Hanno 2000 cavalli diti anglesi. Si tien si farà la zornata ; et altri avisi, come, per la copia noterò, se vederà. Fu posto, per tutti i savii di Colegio d’acordo, 300’ excépto sier Zorzi F.mo, che la deliberation fata eri di scriver a Roma et risponder a li oratori in maleria di far le Irieve, che sia reformata et non si mandi la copia di la letera dii re di Spagna mandoe alias a PImperador per non esser a preposilo, et etiam levar alcune parole calunniose dii re di Spagna; in reliquis stagi come è sta preso. Parlò sier Dome-nego Trivixan cl cavalier, procurator, savio dii Con-sejo, primo, e disse la raxon è ben non mandar ditta letera ; li rispose sier Zorzi Emo con colora, dicendo di fermenti è stà mandà a Verona per nostri zen-tilhomeni soto specie di spagnoli, e burchii dì malvasia nuovamente, et che in questa terra è venula una nave di vini di Puia e Calabria, qual si vende per il conte di Chariati, et li danari vanno in man dii viceré, e altre cose si fa a danno di questa Repubblica. Poi parlò su la parte et fo lecto la difa le-fera dii re di Spagna. Andò le parte : 54 di l’Emo, 136 di savii, e fu preso non la mandar, nè altro fu fato. E licentiato Pregadi, restò el Consejo di X sim-plice per far li Cai di Avosto : sier Hironimo Contarmi, fo capitanio a Padoa, eh’è cassier dii Consejo di X, sier Andrea Magno e sier Zuan Venier zenero dii Doxe, stati alias. In questo zorno fo gran furia a la camera d’im-prestidi a scuoder quelli acompagnano a li prò’, justa la parte. Ozi è stà scosso ducati 10 milia e più. In tutto, fino ozi, scosso ducati zerclia 23 milia. Sono oficiati a la camera d’imprestidi sier Marin More-xini qu. sier Piero, sier Jacomo Pizamano qu. sier Fantin, sier Ferigo da Molin qu. sier Marco, quali tutti tre alendeno a tuor li danari; et fo mandato a Padoa in questa sera ducali 5000. A dì ultimo Buio. Domenega veneno in Cole- 301 gio li oratori dii Papa, ai quali fo lecto la risposta dii Senato in materia di le trieve ; et inteso la Signoria nostra non li pareva far trieve ma atender a far la pace, disseno............ Di Padoa, di provedadori generali, di eri sera. Come i nimici sono alozati al solito a l’Albara e le Torele, e la bravano voler venir soto Padoa. Hanno compilo li ponli, uno a l’Anguilara sora FA* 36