597 MDXIII, AGOSTO. 598 avisi, di brieve i nimici si leveriano, et zà todeschi parte erano partiti, come si ha per certo brexan vernilo di dito campo, che certo numero era andato verso Verona. Dì Bergamo, di sier Bortolomìo Da Mosto provedador, date in la Capcla a dì primo. Come à posto ordine con le vallade, quale sono marche-sche, che a ogni comando vorano venir a tuor Bergamo per nome di la Signoria e tenirlo. Item, el Cagnolin è li in la Capella con lui in la terra ; quel capitario spagnol chiamato Vanozo è con poche persone, et scuode le taie lentamente, per aver bergamaschi intelligentia con nostri, perchè sono fìdelis-simi. Item, si dagi ducati 20 a la rnoier di Bironimo Tartaro contestabile in ditta Capella, qual è in questa terra ; e fo balotà darli subito. Di Zuan Fiero Stella secretano nostro a-presso sguisarì, date a Lucera a dì 15 Litio. Come à recevuto una nostra letera, qual li fo data aperta e leta da quelli signori, ai quali pregoe voles-seno dar risposta a la Signoria; risposeno non poder si prima non si fa la dieta, qual si farà da San Jaco-mo. Et scrive, che missier Jacomo Stafer à auto li ducati 500 di letera di cambio di darli per le spexe, e sopra questo scrive longo. El qual missier Jacomo fa bon oficio di far li habi eie. ; la qual letera è scrita per letera ; si lien loro l’habino vista. Di Bassan, di 6, di sier Francesco Duodo podestà e capitanio. Come erano partiti sier Zuan Vituri provedador di stratioti con Zuan Paulo Man-fron e altri cavalli lizieri, al numero . . ., per andar verso Marostega, per intender alcuni cavali de i nimici esser a quelle parte. Item, scrive di nove l’ha di le cosse di sopra, ut in Utteris. Fo aldito alcuni lisignani, che sono qui, expo-nendo contra il provedador lo mandato in Dalmatia sier Sebastian Justinian, qual à condanato 69 horneni lisignani contra raxon etc., et parlono longamenle ; tamen il Principe li disse si vederia. Da poi disnar, fo Gran Consejo. Fo publicà prima alcuni andono a servir la Signoria nostra a Pa-doa, zoè sier Vicenzo Zen qu. sier Toma el cavalier con 4 homeni, lui et uno ragazo a sue spexe, Hiro-nimo Vianello qu. Zuanne con homeni 6 e la sua persona c non voi il beneficio di la parte, sier Tho-mà Michiel qu. Zuan Matio con 10 homeni, do cavali, lui el suo ragazo, in cxecution di la parte l’ultimo Consejo. Fu posto, per i consieri, che Alvise Fileto can-zelier grando nostro di Candia, qual desidera venir a Venecia ,per alcuni zorni, che li sia dato licentia poter venir per mexi 6 comenzando dal zorno si parte de lì il tempo con la condition dii salario, qual resti in la Signoria nostra, ut in parte. Ave 95 di no, 1019 de si, e fu presa. Fu fato eletion di retor e provedador a Cataro. Tolti tra li altri, do che serve la Signoria a Padoa, zoè sier Alvixe Minoto qu. sier Jacomo con 10 homeni et 3 cavalli a so’ spexe, e sier Justo Guoro qu. sier Pandolfo, fo di Pregadi, con homeni 10 e cavali 2, e non passono. Item, dii Consejo di X di nuovi fo fati e di Pregadi ordinarii, e tolti di Pregadi do che serveno a loro spese a Padoa : sier Polo Braga- din qu. sier Zuan Alvixe con 20 homeni et...... cavali, sier Gristofal da Canal qu. sier Zuanne con 10 homeni, et non passono. Di Padoa fo letere di provedadori generali, di ozi, hore 11. Come i nimici erano a l’usato, et i nimici.... fevano certo reparo, over bastión, dove erano verso la Saracinescha; seguivano le cave. Il capitanio zeneral voi mandar in quella, matina fuora per veder la qualità di dille cave chiamate da loro Irinzee. Item, di certo trombeta venuto, era in campo de i nimici, qual dice certo dito campo si ha a levar et andar parte a Verona e parte in reame, e tra loro capi è gran discordia etc. Copia de una letera scrita per la Signoria nostra a lo illustrissimo Zuan Paulo Baion governador generai nostro existente in Treviso, dolendosi di la morte violenta di la illustrissima, soa sorella madona Lucretia, fo moglie di Camillo Vitello, a Porosa. Bavendo noi abraziata la excellentia vostra per nostro carissimo figliolo et prosequendola de paterno amore, convien che de ogni suo avenimento, o secundo o contrario ch’el sia, gran parte lochi il cuor nostro, onde, udito al presente il mancar de questa vita de quella illustrissima madona sorda di vostra signoria, et inteso apreso il cordoglio et passione che quella ne dimostra et sente, ne abiamo invero receputo quel cordial dispiacer che difícilmente explicar mai se potesse, et parimente con la excellentia vestra ne dolemo. Et se ella si duole in questo caso che noi reputamo acerbo et grave, avendo fata tanta jactura, non se po’ negar che la non se ne doglia cuín summa ragione. Quella tamen non si do-menticherà de la virtù el constante sua, et cum la experientia l’ha de le cose umane, modererà questa sua passione tale che la ne riporterà etiam in le grande adversità laude non minore tolerando,che ne le prosperità, usando quelle temperalissimamente.