477 MOXllI, LCIO. 478 dramin executor e provedador con letere sue di credenza, e si stagi di bon animo fazendo le provision debite. Di sier Zuan Vituri provedador di stratio-ti, dal Frasine, di eri, liore ..., di Este. Come i nimici erano levati da San Bonifazio e doveano in-trar la sera in Vicenza; lui era reduto lì con li cavali lizieri, et mandava scolte fuora etc. Di sier Andrea Loredan provedador zene-ral, date in Padoa, ozi, a hore 20. Come, di hor-dine dii signor capitanio zeneral, era venuto la note di Este li in Padoa, e il campo etiam levato e reduto parte al Bassanello, e cussi il resto veniva drio con il signor capitanio, perchè i nimici si aviano a la volta di quella terra; era venuto avanti per far le provision debile, ltem, si mandava fanti qui a le basse a Liza Fusina numero .... per mandarli in Treviso. Scrive siano le barche preparale lì per far questo ellecto. ltem, è intrato in Padoa per aver le porte, e soldati non entri. Fo chiamato quelli erano in Pregadi deputadi sora i sexlieri e ordinatoli fazino far .... homeni di questa terra per mandarli in Padoa o in Trevixo subito. Fo falò ozi il scurtinio dii provedador zeneral a Padoa con boletini. Tolto numero 3 soli, rimase sier Andrea Oriti di tutto el Consejo; el qual rimasto, andò a la Signoria dicendo mai aver ricusa fatica per questo excellentissimo Stado, come dia Air cadaun bon patritio, e acetava e partiria quando volesse la Signoria, che saria doman. El Principe el basoe. Et per Thora tarda, el Consejo di X non fo principiato, licet fussQ ordinato, c fo rimesso a doman. Era hore 23 quando Pregadi vene zoso di mala voia. Scurtinio di un provedador zeneral in Fadoa con ducati 120 et pena. Sier Polo Capelo el cavalier, fo prove-vador zeneral in campo, qu. sier Vetor..........36. ... f Sier Andrea Griti procurator, fu provedador zeneral in campo, qu. sier Francesco........165. 13 Sier Christofal Moro, fo provedador zeneral in campo, qu. sier Lorenzo . 45.... * In questo zorno vidi in questa terra el reverendo domino.......Saracho arziepiscopo di Nepanto, era sufraganeo a Vizenza, et è fidelissimo nostro, el qual si partì col podestà, et andò a parlar al Principe zercha vicentini e la qualità i sono, e disse vicentini aver fato governador cesareo uno Antonio Da l’Aqua citadin, et che non è intrato alcun, ina ben era venuta quella madona Ixabella da Sessa a San Biaxio, frati di San Francesco observanti, eh’ è di fuòra di la terra; e come li rebelli vicentini è causa di ogni mal, i qual proinesseno ducati 20 milia al viceré di robe, formenti etc., ma non li troverano a gran zon-ta, perchè tutti à sgombralo quello ben ànno potuto, e Vizenza è voda. Intesi, el capitanio zeneral zonlo a Padoa e trovato sier Nicolò Pasqualigo podestà di Vicenza lì, et non vi esser venuto alcun de i nimici, li ordinò ritornasse in Vicenza. Di campo, di proveditori zenerali non si à più letere di novo come prima, perchè per i Cai dii Consejo di X con il Colegio li è sta scripto la parte, non scrivi ad alcun di novo, et erano soi respondenli qui, dii Loredan sier Polo Soranzo qu. sier Bertuzi, e dii Contarmi sier Zuan Antonio Dandolo qu. sier Francesco. Fo dito una nova in Rialto, tamen la Signoria non l’à in Colegio, come fiorentini preparavano le sue zente, capetanio il marchcxe di la Padula, per venir a tuor Lticha; et che il magnifico Juliano si voleva insignorir di Siena; et che Orsini erano in arme contra Colonesi ; nulla era vero. Etiam fo dito che Mercurio Bua, venuto di qua, liavia amazato Antonio da Tiene visenlin rebello, e portato la sua testa nel nostro campo, el non fu vero. In questo Pregadi fo leto la deposition di Mercurio Bua capo di stratioti. Come era venuto di qua con letera dii capitanio zeneral di sua mano, perchè l’ha-via desiderato tornar solo la Signoria per esser in liga con Franza ; e come l’exercito spagnol sono lan-ze 700 spagnole, fanti 5000, todeschi numero 8000, tra i qual 2000 lanznech, cavali lizieri 600 et pezi 14 di arlclarie, zoè 8 di lire 50 (in 110, et 6 da 40 liti 50, il resto artelarie de campo; et che voleno venir a tuor Padoa over Treviso ; et altre particularilà. ltem dice, il nostro campo di le Aintarie, ussilo di Crema, à tolto a Bergamo ducati 14 milia. ltem, il conte di Chariati era zonto a Verona dal viceré, e so-licitava il venir di longo et l’artelarie et il campo. Fo leto la letera dii re di Franza scrita a la Si-gnoria nostra in francese e translalada, data a Paris, a dì 2G Zugno, qual comenza : « A li nostri cari e grandi amisi » etc., che havendo inleso il ritrarse dii suo excrcito di l’impresa del duchalo de Milan per caxon di sguizari, si à dolesto, sì per il suo disturbo 252 qual per l’interesse nostro, et clic bisogna tolerar et