307 MDXIII, MAGGIO. 308 Sicr Antonio Condolmcr, fo ambassador in Pranza, qu. sicr Sebastian . . 38.131 Sier Andrea Mozenigo dotor, fo a la camera d’imprestedi, di sicr Leonardo 39.129 Sier Marco Gradenigo dotor, qu. sier Bortolomio........18.148 Sier Alvise Bon dotor, che fo di Pregadi, qu. sier Michiel.......4G.117 In questi zorni, è da saper, il secretarlo dii ducba di Ferara fo in Colcgio et dimandò a la Signoria fusse contenta lassarli Figaruol e quelli lochi l’havea di qua di Po, perchè voi esser bon Gol di questa Signoria. Et consultato in Colegio, li fo risposto non esser tempo di far altra movesta per adesso, e seguir le trieve quanto fo conclusa con Zuan Alberto di la Pigna venuto in questa terra per nome di esso Duca ; et che non volevamo altro cha il nostro Po-lesene ; il resto si darà a chi de jure li vien. In questo zorno, fo brusato uno calafao de Parsemi chiamato Piero Trentateste per sodomia usata con una dona ; el qual non volendo li fosse taià la testa, fu forzo farlo ligar e taiarli la testa e poi brasarlo. A dì 28, la nlatina, non fo teiera alcuna fino nona, se non di sier Sigismondo di Cavali provedador executor, da San Bonifazio, di eri. Di certo scandolo successo de li tra li stratioli rimasti con lui a guardia dii visentin, ut in eis. El Colegio vene zoso a bona bora. Da poi disnar, fo Consejo di X con la zonla di presonieri. DaEoma, vene letere, di 25, di Vorator nostro. Dii zonzer lì di 12 oratori fiorentini con 200 cavali ben in hordine et 50 cariazi, et l’intrata soa fo onorata di le fameie dii Papa e di cardinali e di oratori. Item, eh’el Papa mandava Marco Antonio Colona, e havevali dato danari per la compagnia a Parma et Piasenza per defension di quelle terre ; et che era aviso di Spagna che non aveva recuperà Tripoli in Barbaria di le man di spagnoli ; et come quel zorno, essendo el concistorio suso per le cosse di cardinali scismatici, intrò in Roma li cariazi dii olim Cardinal San Sevcrin con le insegne di Cardinal, e inteso questo, il Papa lo ebe a mal et molestissimo, e non volse l’intrasse, et li mandò a dir s’il non mudava opinion de intrar in Roma da Cardinal el non era per farli alcuna cossa. Veniva etiam drio el Cardinal olim Santa f ; quali do cardinali scismatici fin ora sono siati a Fiorenza, poiché yeneno in Italia. Item, scrive dito orator nostro, il Papa aver mandalo ducali 20 milia a’ sguizari et alia. Di sier Vetor Lipomano vidi poi letere. Come a dì 20 zonseno Ire oratori di Manloa al Papa e cardinali. Item, dii venir lì a Roma la sorela dii Papa, fo maridata nel Rodolfi, et che lì a Roma è venuti il reverendo fra’ Piero Querini, olim domino Vizenzo, e fra’.....Justiniano, olim domino Tho- maso, frali camalduensi, voleno dal Papa una bolla, poi la morie di questo abate Dolfìn non vadi in co-menda ; è stati dal Papa e sarano esauditi. E questo instesso ebeno a richieder a Fiorenza quando el Papa era cardinal ; ora che l’è Sapa, lo esaudirà. Dize la nova di Zenoa, che il fratello di missier Janus amazò il fìol fo di missier Zuan Alvise dal Fiesco. Per concistorio fo remesso la cossa di cardinali scismatici al Papa. Sua Santità li voleva rimeter, ma vedendo li 20 muli con le coperto da cardinal di San Severin, ave a mal e suspese. L’ Imperador à scrito al Papa per loro ; e li oratori di Franza e di 1’ Imperador è stati dal Papa per loro. 11 Papa rimeterà far do episcopi di più, zoè Tioli e Velelri, e sarano ai lochi loro remessi. Item, doman li oratori di Mantoa barano publica audientia ; a dì ultimo verano li oratori di Siena. In questo zorno, fo apichalo uno ladro che robò 159* la doana, sicome fu preso in Quarantia, nominato Confortili. Ne ho voluto far nota, perchè è assa’ non vien fato justicia di ladri. Et perchè la terra comenzava a pezorar di peste, ozi non fo fato morella a San Marco, nè si farà di mer-core a San Polo ; con altre provisione fate per li pro-vedadori sora la sanità. A dì 29, domeñe,ga, da matina, vene le in-frascriptc letere: Di campo, dii provedador generai, date a (Jambara sul brexan, a dì 26, a liore una di note. Come quel zorno, con gran caldo, levato l'esercito nostro di la Volta, erano venuti lì a Gambara rebelli nostri, e che zonli lì, el capitanio zollerai aveva auto messi da Cremona che la dovesseno andar a tuor, non ostante che dentro fusse 200 cavali lizieri, 50 homeni d’arme, et 500 fanti, et che lui capitanio zeneral subito con 200 cavali de homeni d’arme e tutti li cavali lizieri era partito et andato a quella volta, et aveva scriplo a Crema al capitanio di le fantarie, che subito con tutte le zente che lui avea el dovesse levarse et andar a trovarlo verso Cremona ; et ordinò al nostro campo ch’el zorno sequento dovesse andar a Pontevigo. Al qual capitanio etiam vene messi di Brexa che lo invitava andarla a tuor