141 MDXIII, APRILE. 14-2 In queslo zorno fu el perdon a Sanla Maria di P Orlo et a San ¿Sorzi d’Alega, eh’ è una religion mederaa, canonici regulari, et fu perdon grandissimo di colpa et di pena, qual queslo Ponlifiee, per amar molto ditta religion, li ha concesso da sì a tulli do monasterii, licet siano richi frati, et dura ozi et doman al calar dii sol, come apar per il breve. E vi andò molta zelile a tuor ditto perdon a Santa Maria di l’Orto maxime, licet li perdoni non sia di slason al presente per esser passato. Pasqua. È venuto in questa terra molti veronesi citadini, tra li qual do eh’è siali gran rebelli, el marehexe Zuan Filippo Malaspina et Zuan Cevola, per cerle lite haveano de qui, unde li veronesi marcheschi si meravigliavano de questa audalia ; tarnen la trieva sta e non è tempo da far altro. Vene etiam Zulian di Codigliela, fo condutier nostro, el qual fu preso al condilo in Brexa, dove li fo amazato Zuan Beneto suo Gol valente soldato; hor fu posto presoli in castello in man dii castelan nominato domino Zuan de Ragonia, di nation....., dove siete 10 mexi presoti; poi intrò in pratiche di dar ditto castello a la Signoria e vene in campo da li proveditori, e tandem nel partir de’ dilli francesi fo liberato. È venuto qui, et voi remuneration di la Signoria e conducta, aleuto sempre è slato con la Signoria nostra, e poi la rota dii campo, e a Mestre etc. Andò in Colegio, et fo comesso a li savii di terra ferma. A dì 11. La malina in Colegio fo mandato per il capilanio di le fantarie, pregando volesse andar in Crema aleuto la importanlia di tempi; el qual volse il suo resto, dicendo li avanzava ducati 2000; et fo necessario darli, et chi non li deva dimandava licen-tia. Fu contentato, et partì a dì.. . dito per Crema. Di Piasenza, di Viseneo Guidoto secretano nostro, de 8. Dii venir lì col viceré, el qual par voghi andar verso Alexandria di la Paia per scuoder certo taion e recuperar danari. A mandato oratori a Milan al Senato per aver danari, e dice voi mandar danari a’ sguizari, e voi mandar zente in Verona, perché a la Gn di queslo compirà le Irieve; et tamen lui crede che i se vogliano partir per reame et non aspetar la furia de’ francesi. Si dice Milan su le arme tra loro ; el Ducha è lì e va a Milan e a Pavia e torna ; el conte de Santa Severina voi partir per reame* È zonto lì a Pavia dal viceré el signor Prospero Colo-na, qual si lauda mollo de li honori fatolì, et maxime da quella madama duchessa. Item, il viceré non si lauda dii Papa. È tornato uno suo nonlio, qual mandi* a Roma per aver danari dal Papa, etiam titolo di confalonier, non à pollilo olenir nulla ; dice è ingrato, havendo esso viceré et li spagnoli posto in caxa in Fiorenza la caxa di Medici, come ho scrito. Itcrn, ù mandalo ducati 25 milia a’ sguizari. Di Crema, di sicr Bortolo Contarini capi- 72* tanio, di 8. Come voria ancora 100 fanti per custodia, e si provedi di danari per pagar quelli fanti sono lì; et à mandalo uno suo di là da Milan, qual riporta, si dicea, francesi preslo passeriano i monti. Di Bergamo, dii provedador Mosto, di 6, questi avisi, utsupra;e aver mandato danari a Crema et in campo etc. Da poi disnar, fo Pregadi et leto le letere sopra-scripte et queste altre, chome qui solo noterò il sumario. Di campo, da San Bonifazio, di sicr Dome-nego Contarini provedador zeneral, di eri. Come é stato a Monte Forte, fato la mostra a li brisigeli, lì quali sono numero ... et feno certo bataion, e poi cridono: « danari, danari » ; sichè si provedi di danari. Scrive avisi di Verona; come vendeno ogni cossa quelle zelile per partirsi; sichè ticn resterà dita cita senza presidio. Di Zara, di rectori sicr Zuan Minoto c sier Leonardo Micliiel, avisi auti dal conte Zuanne di Corbavia. Come à fato acordo con turchi per non poter resister e li dà passo, qual dicono voler veniracorer in Dalmalia; però si provedi a questo. Di sier Vicenzo Capclo provedador di l’ar-mada, date a Pyran, a dì.. . Dii zonzer lì. Ila trovalo la guardia, soracomilo sier AnzoloTrun; li à fato la zerca. Scrive li homeni à trovalo; si partirà insieme per Zara a interzarsi. Poi etiam va volen-liera preslo, per aver inleso di cerle fuste di turchi corsari sono in Golfo; e altre particularità scrive, si-corne in le letere si contien. Fo leto, con la solila credenza et dato sacramento a sier Valerio Marzelo, qual rimase eri di Pregadi, le letere di Franza, di 26, con li capitoli ; il sum-mario di le qual lelere e capitoli scriverò di soto. In conclusion, li capitoli è fati e bisogna la retifìchation nostra. Fu posto, per li consieri, Cai di 40 e savii, che havendosi far eletion di do exalori a le cazude, ju-sta la parte presa, che possino esser balolali etiam quelli sono debitori, ut in parte; fu presa. E fato il scurtinio, tolti 51, rimaseno, poi che fono balota-li, sier Stefano Contarini fo provedador a le biave, qu. sier Davit, e sier Ilieronimo Lion fo provedador sora i offici, qu. sier Andrea; il scurtinio sarà qui avanti.