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MDX1I1, APRILE.
   De Vincenzo Guidoto secretano, da Piasen-za, fo teiere. Come il viceré feva preparamenti, e dava voce voler andar a conquistar il castello de Mi-lan: e altri avisi, come dirò di solo.
   Di campo etiam fo ¡etere dii provedador Contarmi. Nulla da conto; zerca danari bisogna per pagar le zente, el eri li fo manda ducati 3000 per dar principio a pagar lo zente d’arme, e le fantarie ancora non è compite da pagar. 11 colateral è stato in questi zorni qui et in Colegio zerca la reforrnation di le zente d’arme e poi tornò in campo.
   Fo in questa matina in Colegio domino Zuan Paulo Manfron condutier nostro venuto prexon di Franza, qual fu preso in Brexa, et sentalo apresso il Principe, disse il modo di la sua liberatione, e come è stato preson di francesi, poiché ’1 fu preso in Brexa a ......
   Fo aprovà una vendeda di una caxa, fo di.Ariuso Conte, e campi 24 in Arquà a sier Lorenzo Capello qu. sier Michiel, per ducati 30 et grossi 1 il campo.
    Noto, Fu falò do di zonta di presoni in luogo di sier Lunardo Mozcnigo, è inlrado savio dii Consejo,
et sier............Rimaseno sier Torna Moze-
nigo procurator e sier Francesco Tiepolo, fo Cao di X.
   Fo etiam aprovà in Colegio una possession di campi 90 in la villa Altichieri in padoana, fo di Alberto Trapolin, per ducali 15 il campo, venduta a sier Alvixe Pixani dal banco.
   Di Salò, di sier Daniel Dandolo provedador, di 10. Come à aviso certo il vescovo di Trento esser levalo di Verona con lutto el bon e mior e andato a la volta di Trento; chi dize l’è andato da l’lmperador, et ha portalo via assa’ danari che 1’ à vadagnato in queste banche; e che uno di questi zorni etiam se dia partir el capitano Roneadolf, che è pur in Verona. Di Brexa non è novità alcuna, salvo la mutation dii governador, come ho scrito. Si dize, dito vescovo é andato a trovar l’imperador per dimandarli di gratia che, intendendo Soa Maestà voi restituir Verona a la Signoria, che ’1 ge fazi lasar Riva di Trento eh’ è di la sua juridllion dii suo ve-scoado, e lien li suo’ fradello per podestà.
   In questa matina, fo publicà a Rialto la 'parte presa eri di conzieri di le done, e fo butada in stampa a un bezo l’una.
    Fo scosso ozi in tutto ducati 17 milia di la tansa a restituir, e si ha scosso per Ire man. Era gran pressa; tutti chi ha li danari sono andati a pagar volentieri, che fino uno anno li sarà restituiti.
    E sta dito, ozi esser stà sentito a mezodi un po-
dio di terraiuolo in questa terra; tamen iono’l senlì ; pur si dize è stato.
   A dì 15, la matina, fo ¡etere di Crema, di sier Bortolo Contarmi, di 12. Come, per vilani venuli a dirli corando, esser stà menati via da cai de animali numero 100 a una villa dila Caxuole; el poi veneno altri a dirli a Monte Udene esser stà visto zerca 30 cavali di spagnoli, che tieneno sia stà quelli che hanno menato via tal animali ; e altre particu-larilà, utpatet.
    E intesa questa letera il Colegio, subito fo consultalo mandar a dolersi uno secretano di questo romper di trieva al eonle di Chariali orator yspano ; e cussi fo mandato.
    In questa malina, in quarantia, in do quarantie, fo spazà le sede trovate in Ilistria per Marinalo capl-tanio di la stimaria. Parlò sier Marin Querini per le sede e sier Marin Morexini 1’ avogador prima ; e posto per tutti Ire li avogadori Bembo et Orio, che siano cazuti a la leze, 22 di si et 34 di no, e fu preso di no, atenlo una oblalion detono, che si possi me-ter di procieder contra le sede si ben sia preso di no, eli’ è caso nuovo, el cussi poi li avogadori mes-seno di procieder. Ave 3 d> no et preso. Fo posto varie parte, tandem preso questa parte posta per i Consieri, che quelli de chi sono dite sede presti a la Signoria ducati 1700 per mexi 18, edagi ducati 550 a li avogadori da esser parlidi col podestà di IIu-mago, dacieri el loro; et ducati 80 a Marinato capi-lanio; e questi tal danari debano esborsar in termine di zorni . . ., soto pena dii dopio, ut in parte.
    Da poi disnar, fo Colegio di la Signoria e savii ad consulendum.
   Fo apichà a San Marco uno spagnol desertor, robò al suo patron di una nave, sichè è molti mexi non è stà apicà alcun ladro ; tamen per la terra vieti fati ogni di gran latrocinii.
   A dì 16, sabado fo San Sydro. Fu fato la 82 procession de more atorno la chiexia. Eravi col Principe li oratori, Papa, Spagna et Hongaria, e il fiol dii conte di Pitiano, di eia di anni 14, nominalo Chiapino, qual sta con la madre a Padoa; el compita, il Colegio si reduse et fo ordinato far Pregadi.
   Di Crema, fo letere di 12. Come li animali menati via non fono se non 40 cai, et scrive la cos-sa; sichè non è slà incursion di spagnoli, ut in Ut-teris.
    Da poi disnar, fo Pregadi, leto le letere di Crema e di Bergamo e di campo da San Bonifazio, dii provedador Coniarmi zercha danari.