557 MDXIIT, LUGLIO. 558 Exemplum. 297 1513, die 29 Julii, in Bogatis. Essendo intervenuta la morte de ambi li syndici nostri destinati in Levante cum perdita de tutte le scritture et processi da loro formali per el naufragio del nobel homo Zuan Navajer, per el qual infelice caso le cose nostre de'Levante vieneno grandemente a putir, et essendo necessario proveder de elezerne duo altri, L’anderà parte, che per scurtinio de questo Con-seglio clezer se deba doi syndici et avogadori in Levante, quali siano tenuti partir cum le galie nostre da Baruti cum quella commission li sera data per questo Conseglio; andar debano luti duo uniti a dretura in Cypro, et nel ritorno in Candia, Napoli de Romania, Zante, Cephalonia, Corphù, et tuli li altri lochi nostri de Levante, dove meglio et più necessario li parerà possino esser electi de cadauno loco, officio, e rezimento, si dentro, come de fuora; non possi esser eleclo alcuno che sii sta da 10 anni in qua in rezimento in alcuni dei loci predicli. Non possino star più de mesi 16, et ha ver debi cadauno de loro ducati 50 al mexe per spexe per di-cto tempo, come hebeno li sopraditi syndici, dei qual non siano tenuti render alcun conto alla Signoria nostra, cum el suo faineglio, al qual debano far le spese, et pagar li salarii dei famegli dei denari predicli, ita che la Signoria nostra non habi altra spesa, salvo i ducati 50 al mese per cadauno, come è ditto. De luto quello veramente loro intrometteranno et convoleranno per i consegli nostri, tutto sia suo, sì del cavedal, come de la pena, cum condition di la parte de pagar la milà alla Signoria noslra, ultra la qual milà non siano tenuti pagar alcuna altra cosa, nè per angaria, aut aliter quovis modo, hoc tamen declarato che de quello loro senlenlias-seno, aut rccuperasseno senza li Consegli, solamente la pena sia sua, et el cavedal integro resti alla Signoria noslra in quelle camere de quelli loci dove serà facta la executione. una soa opinion, ch’era cargar molto spagnoli, quali si voriano insignorir de Italia, et è stato causa non è seguila fin hora acordo con l’Imperador, et che non ne par di far trieva ma si fazi una pace, e nui habia-mo il nostro Stado etc. Li rispose sier Gasparo Ma-lipicro savio a terra ferma. Poi parlò sier Vetor Mo-rexini, è sora le pompe, laudando l’opinion dii Prin-sipe, dicendo mal di spagnoli etc. Andò la parte, che fono 4 opinion : 3 di sier Zorzi Emo, 32 di sier Piero Balbi e compagni, 36 di sier Domenego Trivixan e compagni, 116 dii Serenissimo, e questa fu presa, e fo comanda gran credenza. Fu posto, per li savii dii Consejo e lera ferma, havendo richiesto il reverendissimo Cardinal Ystri-goniense una galia per pasar di Ancona a Segna, che el sia scrito al provedador di l’armada li dagi una candiota, che lo lievi di Ancona fino a Segna. Con-tradise sier Lucha Trun, dicendo è mal el vadi con le nostre insegne: s’il Turcho el saverà, el faremo iritar ; et li savii ai ordeni messe de indusiar. Andò le parte : 66 di l’indusia, 106 di savii, e fo presa. Fu posto, per li savii ai ordeni, elezer per scurtinio in questo Conseje do synici da mar con ducati 30 per uno al mexe, vadino adretura in Cypro etc., ut in parte. Fu presa. Di Padoa, fo le ter e di provedador ì generali, di osi, hore 11. Come i nimici sono a l’Albarè, et nostri la note non li lassano star, et hanno menato in la terra da 50 cavali di sacomani presi ; et per 4 fantazini fuziti dal dito campo e venuti in Padoa, hanno omnino in questa note voleno venir solo la terra. Stanno nostri di bon animo e non li temeno. Veneno zoso Pregadi a hore 24. Fo leto in questo Pregadi uno capitolo di le-tere di sier Vetor Lipomano, di 24, di Poma, a sier Hironimo suo fratello. De’ coloquii auti col magnifico Lorenzo di Medici zercha questi acordi, e dito sier Vetor li parloe gaiardamente, che il Papa non voria far cussi contra la Signoria havendo fati tanti beneficii per la caxa soa, et speso ducati 200 rnilia per meterli in Fiorenza, et ch’el re di Franza non è ancora morto, e quando venitiani vederà tutti contra, chiamerà turchi in suo socorso. Il magnifico Ju-liano disse: «Non lo credo i chiamerano; metansi nel Papa, averà Verona con il tempo » e altri coloquii sopra queste materie ; qual fo grato al Pregadi, et non fo nominato chi scrive. Fo mandato a Padoa ducali 5000 et a Treviso ducati 2000, perchè si scuode a furia a la camera d’imprestidi. Fin qui è stà scossi ducati 13 milia, et i prò’ vai ducali 32. Ordine de le gente d’arme e cavali lisieri posti 298 in Padoa a le ordinarne. La compagnia de lo illustrissimo signor capilanio generale Bartolomio d’Alviano. La compagnia del signor capitanio di le fantarìe Renzo di 1’ Anguilara di Zere.