207 MI)XIII, MAGGIO. 208 signor era anelalo a casa sua ; a dì 28 saria lì et si parteriano insieme; tulavia le zente si aviava. A dì 3, fo la f. Leto in Colegio le letere di Franza, e terminalo ozi per Pregadi scriver in Fran-za e risponderli, et etiam meter le galie di viazi a do per muda. Fo ordina Pregadi. Di Crema, di sier Bortolo Contarmi capita-nio, di primo. Manda avisi auti zerclia francesi clic vieneno di qua da’ monti, et una lisla di le zente e capi ; la copia di la qual sarà qui avanti posta. Item, come a Lodi era zonlo il conte Alexandro Sforza con certo numero di cavali, et deva faina veniva 200 ho-meni d’arme. Item, che esso capitanio, avendo lodesani richiestoli trieva de non si molestar l’uno teri-torio a l’altro, avia concluso cussi far. Item scrive, spagnoli, eh’ è a Piasenza, la bravano voler far con-tra francesi et venir a tuor Crema etc. Di Bergamo, di sier Bortolo da Mosto prò-vedador, di primo. Avisa nove e reporti auti zerclia francesi ; et di Maximiano, come si dize el vien con 100 milia persone; et altri avisi non veri. Vene Zuan Alberto da la Pigna nontio dii duca di Ferara in Colegio, solicitando la sua expedilione zerca esser relassà quel prexon Alberto Malchiavello eh’ è a sier Polo Malipiero in le man. Item, zerca le possession tolte su quel di Are per sier Piero Querini e nepoti, et mostrò una letera dii Duca. Alfonxus dux Ferrarice etc. Zuane Alberto, nui siamo questa sera giunti a salvamento qui in questa nostra citade cimi la nostra comitiva et cum bona expeditione de le cose nostre. Volemo che ’1 tutto in nostro nome significate a quella Illustrissima et Excellentissima Signoria, da la quale pigliando bona licentia ve ne veniriti a nui, che desideramo parlarvi a bocha, offerendovi a li beneplaciti di quella Excellentissima Signoria, a la quale infinite volle ce recomandereli. Ferrarice, ultimo Aprilis 1513. Pancratio de la compagnia de li Eterni, e fato uno ballo di donne. Etiam lui oralor volse li soi sonasse una musica di flauti e corniniusi. Partito, vene sier Santo Contarmi di sier Bernardo da mamalucbo come orator dii soldan, et apresentato la letera et uno lovo cervier, falò un ballo di dono, l’oralor fe’ baiar una moresca a li soi. Poi vene l’orator dii re di Franza, sier Zuan Contarini qu. sier Alvise da Londra, vestito a la francese con belli abiti, et con la letera di Loys re, exposta in francese, apresentò uno can al re, et fato il baio di le donne, fe’ sonar cor-neti et trombeti. Poi vene 1’ orator yspano, fo sier Zuan Falier di sier Francesco, qual parlò spaglio!, poi presentato la letera di credenza scrita in spa-gnol, et donalo do di Ginea, quali zugono insieme di spada ; poi fato il ballo di le done. Demtun vene l’oralor ungaro, fo sier Ferigo Foscari el novizo, con la letera dii re Ladislao, et apresentò una copa coperta d’oro al re, e poi fato el ballo, lui fe’ sonar di violeta et altri instrumenti ad alcuni soi ungari. Poi è da saper che Io interpelre dechiariva in latin vulgar la proposta di oratori e la risposta dii re, che fu sier Stefano Tiepolo, e ben. Vene poi uno cavalo marian picolo con uno pygmeo suso come corier, et con F orator di pygmei sier Jacomo Dandolo qu. sier Alvise góbo, qual exposto e dato la letera dii re suo, donoe una grua, e fato il ballo di le done, volse li soi 4 pigmei facesse un ballo e ben da principali, con azete in mano e a tempo in 4. Poi vene tre oratori di venitiani : sier Beneto Zorzi qu. sier Hironimo el cavalier, vestito di restagno d’oro, sier Daniel Barbarigo qu. sier Andrea et sier Baptista Contarini di sier Carlo con manti di seda, et presentato la letera di credenza di Michiel Sten doxe, e li nomi di oratori, il primo da cha’Storlado dotor et cavalier, il secondo Participazo, il terzo Bonzi, tutte caxade morte, et poi fato l’oratione per il Zorzi, presentato una nave d’arzento et uno bufon, Zuan Polo, fato il ballo di le donne, fu fato salti forti per do servitori, poi falò cantar a 4 villani da villa. Poi Zuan Polo disse alcune piasevoleze, e zugato di man sopra uno schagno fo compita la festa. Era bore tre di note, et con grandissimo caldo per la gran zente era. Di Fratina, vene le letere, da Bles, di sier Andrea Oriti procurator. di 20 Aprii. Dii zon-zer lì a la corte monsignor di la Trimolia venuto orator dai sguizari, et come il Ite avea dillo a esso sier Andrea voleva el venisse a l’impresa insieme con dito monsignor di la Trimolia, qual vegneria con 400 lanze, qual 1’ à mandate a tuor per el ducila di Albania, che sono in Linguadoca. Et come ditto mon- Di campo, dtl provedador zeneral, da San 10G * Bonifazio, di primo. Di coloquii auti col governa-dor, el qual tandem à mandalo a dir a la sua compagnia, eh’ è sora il Polesene, vengino lì in campo. Item, Zuan Balista da Fano et Marco Antonio da la Motella condutieri è amalati, et il cavalier di la Volpe e Zuan Paulo da Sante Anzolo sono in questa terra; et che domino Antonio di Pii non si contenta ; voi venir a la Signoria per aver augumento e stipendio a’ so’ fioli.