203 MDXIII, MAGGIO. 104 Nuove dii mexe di Mano 1513. A dì primo. Introno Cai di 40 sier Alvise Piza-inano qu. sior Fanlin, sier Polo Morexini qu. sier Alban et sier Marco Antonio Bon qu. sier Michie! ; et Cai di X, sier Ilironirao Contarmi, sier Michiel da Leze, novo, e sier Zuan Venier. Fo terminato et ba!ot;\ li danari ducali 180 di armar doman a l’armamento do barelle longe con darli paga per uno mexe et mandarle in Golfo per segurlà di le barche vien a la Sensa, acciò triestini, essendo compito la trieva, non fazesseno danni justa il solilo loro di fare. Scrito a Muia armi la fasta patron Bombiza, et cussi a Vegia armi subito la fusta. Eiiarn fu fato questa previsione per segurtà di le do galie di Alexandria, che sono a Ruigno per so-speto dii morbo ; et sier Ilironimo Contarini e sier Piero Querini executori fono li patroni. Fo manda eri in campo al governador ducali 2500 che li avanzava; el qual governador dia esser zonto in campo ozi. Vene in Colegio domino Costanzo, nominato di sopra, orator di missier Zuan Jacomo Triulzi, qual sempre in questi tratamenti di liga con il re di Pranza è stalo in questa terra incognito in caxa di Gasparo di la Vedoa secretano nostro, el vene con sier Antonio Justinian dotor, con il qual tratava sempre ; et parlato di alcune cosse. Et perchè el vene per caxa dii Principe, fo terminato el venisse doman publice, perchè tulli el Vedesse. Vene l’orator dii Papa per il qual fo mandato in fallo, volendo mandar per il secretano dii governador nostro, con il qual la Signoria voleva parlar. IH Zuan Piero Stella secretano nostro a-presso sguiscm, fo letere, date a dì22 a Zurich. Come, solicitando li agenli dii duca de Milan, solicita-vano haverli 3000 sguizari contra francesi in difen-sion dii suo Stalo; et come sguizari in la Dieta erano risolti darne 4000 et voleno andar verso monti contra Pranza, ma non voleno venir contra altri, vide-licet la Signoria nostra ; et voleno tutti li danari di page avanti trato, et darli zorni 15 poi auti li danari. El che erano zonli do oratori di l’Imperador, quali solicilavano aver sguizari G000 per romper al ducila di Savoia; et che sguizari aveano rimesso a risponderli a una altra Dieta; et altre particularità, sicome più diffuse scriverò più avanti. Da poi disnar, fo Gran Conscio, et il Principe, per esser fredo, era con vesta di veludo cremexin di martori. Fu fato avogador di comuu, in luogo di sier Francesco Orio, compie, sier Francesco Donado el cavalier, è di Pregadi, qu. sier Alvise, vene per ele-tion, et rimase da sier Francesco da ca’ da Pexaro è di Pregadi, qu. sier Ilironimo, che vene per scurii-ilio, e altri nominati. Fu posto, per i Consieri, parte che sier Nicolò Zi-gogna provedador in Are possi venir in questa terra per zorni 15, lassando in so luogo uno zenlilhomo. Fu presa. Fo exortato, per il canzelicr grando, cadaun zen-tilhomo nostro, che sono debitori di le angarie et maxime di la rneza (ansa ultima a restituir, vadino aliegramènte a pagar per ajutar in la imporlantia di tempi che si comenzerà a prosperar la pairia soa,con molle parole ben dite justa il solito suo, per esser valente homo. Vene sier Francesco Pasqualigo qu. sier Filippo dal Principe, et monstre una lelera auta ozi di Londra, di sier Lorenzo suo fradello, di 23 Marzo, zercha il passar di 1’ armadadi quel Re a’ danni di Franza, videlicet nave GO con 20 rnilia combatenti ; il capitolo sarà nolado qui avanti. Di Salò, di sier Daniel Dandolo proveda- 104* dar, di 27 Aprii. Come ha fato far tino bora ba-lote 500 de tutte le do sorte, e il maistro ne ha promesso dar 150 a la selimana. Item, à avisi da le bande di sopra, ch’è in la Val de Non et in Trento, e in tulio el conia del Tirol e altre valade, è sta fato comandamento a quanti poi portar arme stii prepa-parati; chi dize volerli mandar a Verona, chi dize certo li manda su questa Riviera di Salò a sachizar; per tanto la Signoria nostra provedi, perchè fin bora non li è zonto alcun presidio de fanti a la roca di Amplio, che ’1 necessita grandemente mandarli; starà lui provedador oculato e farà ogni provision. Item, per cavalari venuti di Milan, si ha certo di quelle zente andar con 4 boche di arlelarie a l’impeto de’ franzesi ; et avisa, scrivendo, a ore 3 di note, è zonto uno messo di domino Valerio Paiton, el qual voria tuor Brexa, et lo remete a la Signoria; dize esser in Brexa zercha 300 spagnoli et non altri. Di campo, di sier Domenego Contarini provedador seneral, date a San Bonifazio a dì 30. Dii zonzer lì dii governador zeneral, vien dii Polc-sene, dove à fato la sua monstra; etiam è zonto il conte Guido Rangon, vien di Roma. Et come è sialo in consulto con dito governador e condutieri zercha le lelere scritoli per la Signoria di moversi col campo e adunar le zente a uno tutte, essendo compite le Irieve, e scrive le opinion dite, qual sono due : una, tirarsi avanti verso San Bonifazio, l’altra redur