341 MDXUI, GIUGNO. 342 di molti di l’una e l’altra parte. Et manda letere dii Griti, di 4, in qual letere è questo sumario, che ho notato di sopra; et scrive che ’1 capitanio zene-ral nostro à scrito in campo di- francesi al Griti et quelli signori monsignor di la Trimolia e missier Zuan Jacomo Triulzi, che il meglio de l’impresa saria a levarsi de dita impresa di Navara et redursi loro francesi a ruinar il campo di Spagna; qual ruinato, tutto saria poi aquistato;con altre particula-rità, ut in litteris. Dì Vicenza, di sier Nicolò Pasqualigo podestà et capitanio. De occurrentiis, di eri. Di sier Nicolò Vendramin provedador exc-cutor, di 6, da Montichio. Come era ussito con li slratioti fuora di Vicenza con gran faticha, perchè vo-leano i loro danari di le sue page; et venuto lì e mandato fino solo Verona 60 cavali a corer, qual non hanno visto nulla ; imo inteso che quelli di Verona atendevano a meter vituarie in la terra, et feva taiar li formenti apresso la terra e portarli dentro. Da poi disnar, fo Consejo di X con una e l’altra zonta, et in la zonta di presonieri fono electi do di la zonta, uno in loco di sier Marco Zorzi, è fuora per esser intrado sier Francesco Falier dii Consejo di X con il qual si caza, et l’altro di sier Batista Morexini, va podestà a Padoa ; e rimaseno sier Nicolò Michiel dotor, cavalier, procurator, et sier Francesco Justinian, fo consier. Et in la zonta di stato, licentiata quella di presonieri, fono electi, per uno anno, do sora il flisco in luogo di sier Nicolò Michiel dotor et sier Polo Valaresso, che compieno et non poi esser balotadi se non dii corpo di Pregadi, et pono venir in Pregadi. Rimaseno sier Zuan Dolfìn è di Pregadi, qu. sier Daniel, et sier Andrea Foscolo, è di la zonta, qu. sier Marco. Tolti sier Piero Barbo, eh’ è di Pregadi, qu. sier Nicolò, sier Zuan Zorzi qu. sier Jacomo, sier Cabriel Moro cavalier e altri. Vene letere di campo dii provedador Contanni, da la Chava, de dì 6, hore .... Come spagnoli erano al solito alozamento. Manda letere dii Griti, et scrive che spagnoli aveano (rato do burchii dii ponte da la nostra banda per star più securi ; e altre particularità ; et si provedi di danari etc. per le zente nostre. Di sier Andrea Griti procurator, di 5, da Trccha. Avisa come in quella matina, havendo voluto obviar che 3000 sguizari, quali doveano intrar in Novara non intrasse, et non avendo pokito, perchè diti sguizari per certi paludi introno, adeo parve a quel signor capitanio de ritrarsi et ponersi lì a la larga mia do e mezo lontan di Novara, e li obvierà le vituarie ; et in la terra è poca vituaria. Et lui sier Andrea è a Trecà andato per alozar meglio, ma ne anderà in campo. Et scrive il modo di levarsi di Novara e l’intrar di sguizari, et a ore 23 ussiteno fuora per arsaltar le artelarie con occision di le parte, e vete mal ordine di francesi. Scrive che quelli signori francesi hanno inteso come le nostre fantarie di campo si lamentavano di pagamenti et si dolevano di questo, dicendo li soi è ben pagati, et aveano mandato per ingrossarsi a luor 200 lanze francese, erano in Alexandria, et 2000 fanti ; li qual fanti è stà ben pagati. Avisa come la bataiola fu fata con sguizari a la terra, ne fo morto di una parte et 1’ altra etc. Item, manda letere aule di Franza di 1’ orator nostro. Noto. In le letere di campo, di 6, hore 3, par il capetanio zencral nostro liabi mandato a dimandar ai capitami francesi che, essendo retrati di Novara, come hanno fato, è bene che non volendo loro (tassar Ada et unirse col nostro campo, li mandino 700 lanze et 6000 fanti e non più, e lui capitanio con questi e il nostro campo voi cazar spagnoli via, fugarli et romperli si lo aspelerano etc. Di Franza, di sier Marco Dandolo dotor, cavalier, orator nostro, date a.......... le idtime a dì... Come il Re à inteso il socorso dato al castel di Cremona per nostri ; li piaque assai et rin-gratiava molto la Signoria nostra, et sperava, zonto che fusse il suo exercito in Italia, si recuperia il stato di Milan e il nostro subito ; e altri coloquii. Item, che il Re predillo disse aver zà anni 34 sempre guerizato, e comenzò di anni 17, et bora ne ha anni 51 ; li rincresse andar in bataglia e voria riposar; pur li convien andar conira englesi. L’ orator nostro li rixpose molte parole, confortandolo a far vigorosamente per la fama etc. Di sier Nicolò Vendramin provedador exe-cutor, data a Montichio Mazor, a dì 7. Come havea mandato cavali linieri fin sotto Verona et nulla intendeva, nè alcun ussiva ; solum, per avisi di Verona, à che Antonio da Tiene citadin visentino avea persuaso a ussir fuora e venir in visentina, et che veronesi li erano stati a l’impeto, dicendo esser meglio adunar le sue biave a caxa. Verificha l’intrar in Verona di monsignor de la Rosa con 100 cavali. Item, a Trento e Rovere si stava con gran paura e si fortificava. Item, l’Imperador havia scrito una bona letera a Verona confortandoli a tenirsi, pro-metendoli mandar grande subsidio di zente, et etiam venir lui in persona etc,