479 MDXIV, GENNAIO. 480 Sicr Polo Valaresso, è di Progadi, fo a la custodia di Treviso, qu. sier Gabriel ......• . . . 34.108 Sier Zuan Antonio Dandolo, fo a le ra-xon nuove, fo a la custodia di Pa-doa con homeni 10 a sue spese, qu. sier Francesco.....44. 94 A dì 14. La note e la matina nevegò forte, adeo la neve era grande. Et reduto il Colegio, veneno li sette savii electi eri sora Rialto, et tuti aceptono et andono a Rialto con uno di la canzelaria, et se re-duseno in la camera de li Camerjengi, et principio-no certi ordeni, et dete licentia a far zercar a queli diceano aver le volte, con questo portaseno el ruina-zo via ; qual fo terminato per li savii sora le acque butarlo drio Santo Antonio, dove si fa la chiesia di San Joseph, per alzar lì quel terren. Itera, feno aprir che sì potesse pasar per Rialto, et deputono il loco a li oticii, come dirò di soto,justa il voler dii Collegio. Vene sier Ilironimo da cà da Pesaro electo pro-vedador a Treviso, excusandosi non poter andar, e la scusa si melerà al Pregadi. Vene sier Ilironimo Contarmi venuto proveda-dor zeneral di Treviso; et referì alcune cosse; et restò nel suo oficio di executor. Da poi disnar, fo Consejo di X con la zonla zer-ca l’armar, per una oblalìon fata per 4 zeutilhomeni nostri, sier Lunardo Zuslinian qu. sier Uufrè, sier Antonio Marzelo qu. sier Andrea, sier Nadal Marze- Io qu. sier Nicolò et sier ilironimo da Canal di sier Bernardin elelo capitanio di le galie di Alexandria,et farano altri 4 con certi pati ut in eis. E disputato la cossa, fu posto e preso una parie : che chi voi armar ahi ducali 1100 de prcesenti, con altre clausole ut in parte, e abino titolo di Pregadi, e vengino per uno anno in Pregadi; la copia di la qual parte sarà notada qui avanti. Et che queli vorano aceptar el par-lido, si dageno in nota in termine di zorni 3 da eser balotadì nel Consejo di X con la zonta, et deta parte sia publicala domai) a Gran Consejo. 280 Fu etiam preso di licentiar do done di signori di Cypri, bastardi fono di re Zaco, quali sono a Roma el ivi si stanno; e diete done stavano in l’oficio di Cataveri e con spesa di la Signoria. Or fo preso li-centiarle, et cussi fo facto. Dì Padoa, veneno do man di letere, la prima di 12 ore 4, di rectori e proveditori. Come, per relation dì do diversi, hanno, che questa matina todeschi parlino di Montagnana, con voce di an- dar in Friul. La sera alozerano a Lonigo, poi dieno andar in vai di Dressano per darli uno taion, che è rica vale. Li spagnoli, erano a Esle, sono partili e re-streli a Montagnana per star più uniti; et etiam loro diano partir. Scrivono hanno mandato exploratori fuora per saper la verità. Item, si mandi danari etc. De li diti, di 13 ore 3. Come, per letere di la Signoria in quella ora zonte, et hanno inteso l’incendio seguito in Rialto; si doleno assai, e più si l’è stà posto a mano. Item, poi ebeno una altra letera venuta per via di Chioza con questo aviso inslesso. Scriveno coloqui auti col capitanio zeneral; et farano le bone guardie etc., e si mandi danari. Item, per cavali de i nimici, è stà presi per li nostri cavali li-zieri a Saleto, hanno, i nimici eri passò spagnoli parte a Lignago, e doman paserano il resto di là di l’Adese; et vano a li alozainenti a Villa Franca e in quelli contorni sopra il Veronese, et è certissimo si dieno levar. A dì 15 Domenega. Da matina fo fato una cri-da per tutte le chiesie zerca le robe tolte di l’incendio, siano restituite per tutto doman in pena di la forca : la copia di la qual sarà notata et scripta qui avanti. Vene in Colegio l’orator di Franza, qual etiam fu l’altro zorno dolendosi di l’incendio, et con avisi auti di Roma e Franza. Vene l’orator di Ongaria, et etiam lui si dolse di l’incendio. Di Udene, fo letere di sier Jacomo Badoer locotenente, di 12. Come le nostre zeute ussileno eri fuora in ordinanza, et andono a Codroipo e Stra-soldo, et poi ritornorono in Udene. 1 nimici sono al solito in Gradisca. Da poi disnar fo Gran Consejo, et fo pochi a ^gg • Consejo. Et avanti l’andar a capello, fo pubheato per Zuan Balista di Adriani la parte presa eri ne l’eceì-lentissimo Consejo di X con la zonla, zerca quelli vorano andar soracomiti, con li parlidi presi ut in parte: la copia sarà qui avanti. Et nota, quelle persone tal partido non volseno aceptar, dicendo mancar la parte in tre cosse, le qual dirò de sotto. Fo fato, tra le altre vose, provedador di comun sier Alvise Pisani fo consier in Candia, è a la custodia di Treviso con homeni IO a sue spese, qu. sier Marin; et di Pregadi, sier Marco Antonio Contarmi, fo capitanio di le galie di Fiandra, è a la custodia di Padoa con homeni 30 et 5 balestrieri a cavallo a sue spese, qu. sier Alvixe. Tuta la terra fo piena di questo levar de i nimici, et non si sapea la causa. Alcuni diceva per causa di