211 MDXIH, OTTOBRE. 212 Copia di una altra letera dii ditto. Serenissimo Principe, etc. Come per più mie ho scrito a Vostra Serenità, di forza non dubitiamo, ma sì di li sinistri, li quali a uno longo andar potriano parturir qualche malo etfe-clo, maxime che tanto che io stato in roca è stà fata mala massaria de aqua, la qual non ci basta zorni G solo a far pane. Però Vostra Serenità provedi de so-corso, aziò che non siamo da questa necessità astretti a far qualche perniciosa deliberalione, significandoli, che se questo loco capita per disgratia ne le mano de li nemici, mai più se pensi di averlo, tale è lo suo sito, a me mai non credulo. Si le zente di Vostra Serenità se spingeno a questa volta, senza dubio farano bona opera, perchè costoro sono remasi pochi ca- 125 valli et pochi fanti; vengino verso noi, et passino San Daniel et presto; non ce bisogna altro che acqua. Data nel monte de Osopo, a di 25 Febraro 1514. Hironimo Savorgnan. 12G1) Fo mandalo danari a l’armamento, et sier Piero Querini esecutor dagi ducali uno per homo a la ga-lia Pasqualiga di Candia, e la zurma e il soracomito vadino in Padoa. È da saper, non si fa altro cha lavorar freze in l’arsenal et fuora per le botege per conto di la Signoria; sono bona arma. In questa malina fo dito una nuova, ma non certa, come por via di Crema, per lettere dii capitanio di le fantariCjSe intendeva, sguizari molto grossi venir sul stado di Milan, chi diceva con Triulzi, chi di-cea per custodia di quel slado ; tamen non fu vera, e fu una zanza levata incerto auctors. Da poi disnar, fo Colegio di la Signoria e savii, et (1) La pag. 125* è bianca. veneno li oficii quali erano stà admonili a venir. Et cussi come intravano insieme con li scrivani, massari etc. il Principe li diceva il bisogno di andar uno per oficio. Chi diceva di andar, chi voleva pagar un zentilhomo vi andasse, chi si excusava non aveano il modo ni de andar ni de pagar, come fu li zudexi di Piovegi etc. Et cussi stetenosu questa pratica fino a hore do di note. Ma per mia opinion, è poca pro-vision in tanta materia. Di Padoa, fo letere di rectori e provedadori generali, di ozi, irne 20. Varii avisi auti. Chi diceva certo erano zonte polvere a Vicenza, e verano verso Padoa o Treviso; altri che scorerano in Friul depredando ogni cossa; altri avisi hanno preparavano le stanzie in veronese ; tamen è bon proveder. Da matina si parleno li do savii dii Consejo vanno a Padoa, e portano con sì ducati 4 milia. Li homeni scripli per le contrade e sextieri non si fa altro, cussi preparati, perchè si ha fanti assai; pur si mandi danari. Sichè il Colegio non voi mandar homini di qui. Vene in Colegio Bataion colateral, stato in ledo di qui amalato, el qual disse era sia do mesi anialato ; fin 5 over G zorni va a Padoa. Noto. Ozi li parenti di sier Francesco Contarmi Grilo levono corolo,perchè si ave cerio la sua morto cornbatendo con i nimici. Jtcni, el corpo di domino Antonio di Pii e suo fiol Costanzo fono trovali e portati a Padoa, et fato le exequie e sepulti. Di Treviso, questa matina, fo letere dii podestà e provedadori zenerali. De occurrentiis, e provision fano, e pagano fanti, e non si manchi di qui. Fo expedito questa sera Hironimo Tartaro contestabile con fanti 73 per Treviso, e datoli danari, et partì questa note. Et inteso che la galia, soracomito sier Piero Po-lani, era zonta in Istria venuta di Ancona, dove era andata a levar il Cardinal Strigonia e condurlo a Segna, et per letere di la Signoria, quando fo la rota, fo scrito la venisse in Istria ; ora per Colegio è stà scrito vengi a Chioza e vadi con li homeni luti di longo in Padoa. Tamen le robe dii Cardinal è zonte in Ancona. Vene in Colegio uno vinitian chiamato........ Cebeschin, qual si oferse andar a Padoa a servir la Signoria a sue spese con homeni maritimi numero ... e fo acelado, e fatoli le letere. Fo mandato, come ho ditto, per molti zentilho-meni esortandoli andar a Padoa, tra li qual sier Bortolo da Mosto qu. sier Jacomo, venuto provedador Et per Colegio a dì 25 dito, li fo risposo in risposta di dite letere, laudandolo summamente insieme con quelli capi et soldati et altri nostri fide-lissimi sono de lì, et esser contentissimi prometi per nome nostro quanto ne richiede a quelli balestrieri e altri, e li afirmarete sarano abrazati etc. Et post scripta, a dì 23, hore una di note. Come hanno resisteste a la gaiarda baiaria, e la viloria avuta, di che Dio sia ringratiato, laudando el strenuissimo Theo-doro dii Borgo, qual siamo per averlo carissimo. 126*