156 156* 267 ora a Cales, c li se imbarcarla per passar di là. FA diti avisi è per ìeterc di Lion di 25, et di 15 da Amians. Di Franza, dii Dandolo orator nostro, d’Amians, dove è la corte, di 13 in zi fra, et di 8 et IO. In conformità con li avisi auti di Roma : che il re de Ingaltera avia dati a PImperator franchi 200 milia, che ogni franco vai grosi 13, el qual andava a una cità in la Franza per espugnarla chiamata Lez sotoposta a uno episcopo, onde il re di Franza subito spazò al duca di Gclcr restasse a quella parte e non venisse olirà, perobviar al ditto Imperator, che veniva a quella volta. Item, il re di Franza non voi mantenir Pacordo fu fatto con sguizari ; et come il re d’Ingaltera era per passar su P ixola con promis-sion di ritornar; lasava a Cales fanti 4000; e li franchi 200 milia ha dato a PImperator e sta che ’1 fazi zente a P impresa contra dito episcopo di Lez, fia-mingo, qual si avia dimostra francese. Item, il duca di Geler zà era in cammino poco iontan dii Re, ma soprastarà a venir avanti. Item, li fanti 6000 ha lasato il re d’ingaltera in Tornai, voi quelli di la terra li pagi. E altri.coloquii, scrive, auti col Roy, etc. Di Fiorenza, fo ctiam letere drizate al Ri-biena orator pontificia, di IO. Come, a dì 10, il re d’Ingalterra passò su P isola, e che monsignor di la Trimolia era venuto a Amians a la corte a persuader il Re, voy esser contento di lo acordo fece con sguizari, e Sua Maestà non voi asentir per niun modo. Item, par che partido el Re, uno gran maestro si avia messo di mezo in Iratar aponta-menlo con essi reali, et erano per adatarsi. Di Udene, di sier Jacomo Badoer luogotenente. Come a Gorizia si feva adunanza di zente, ut in littcris. Per tanto si provedi a quella Patria, et si mandi qualche galia a Marano per poter mantenir quelo loco, dove venendo esercito grosso, le zenle è in la Patria si redurà lì et salverasi per esser loco forte li in la Patria. E governador di quelle zenle è domino Baldissera di Scipion. Vene in Colegio P orator dii Papa con la risposta dii viceré, qual voi aspetar letere di Roma, etc. Di Treviso, fo letere dii podestà Moro e provedadori Griti e Contarmi. Dii zonzer di zentithomcni lì, et el fìol dii Serenissimo etc. Item, sierVicenzo Tiepolo sopracomito con la zurma di la galia. Et si mandi altri fanti e zente, perchè hanno poco numero mazor, intendendo il campo venir lì. E dii zonzer sier Piero Pasqualigo, dolor e cavalier, e sier Nicolò Michiel el dotor, e altri. Fo terminato: che sier Viccnzo Capelo provedi- 268 tordi l’armada, qual è a Malamoco, e sier Piero Po-lani sopracomito, vadino immediate con le zurme tutte di le galie a Treviso, e cussi immediate li diti partano con barche : andono a Treviso. Di Padoa, fo letere. De occurrentiis. Et dii zonzer di zenlilhomeni li, tra li qual Io Marin Sanu-do, fui nominato. E noto, za è zonto a Padoa sier Lorenzo Pasqualigo sopracomito candioto, con tuta la zurma di la sua galia, zonse adì...... El conte Ugo di Popoli era col governador Ba-ion, et è stato sii zorni a Venecia. Dimandava molte cosse, e la Signoria di lui poco si fidava, unde fo li-centialo, e con la sua compagnia, qual era a Treviso, de lì lizentiata, si partì et andò a Bologna a casa sua, con liomcnì d’arme P aveva. Da poi disnar, fo etiam Pregadi, e leto queste letere. Fu posto, per li savii, che li debitori di la tansa n.° 8, et di la meza tansa n.° 12 debino pagar in termine di zorni 8 senza pena, et pasadi siano taiade la prima n.° 8 a raxon di ducati 25 e n.° 12 di ducali 30, et poi siano mandate a le canlinele di governa-dori, dove debano star zorni 8 e si scuodi con pena di 5 per cento, e poi con pena di 10, e pasadi li tempi, non si possi possi più scuoder, ut in parte; et fu presa. Nolo. Sier Domenego Malipiero, fo provedador zeneral a Treviso, qual a Treviso si amaloe, ha la quartana, e soprazontoli novo mal, stà malissimo et làborat in extremis. È da saper, in questi zorni, nel Consejo di X con la zonla, fu taià certa termination fata per li Cai di X che era tunc, che li scrivani di le Cazude fuseno solo la protelion di lo excelentissimo Consejo di X, et che li provedadori sora i oficii potesseno far P o-lìcio loro a farli pagar la mità dii ncto, jusla la partq, come a li signori di le Cazude et altri fanno et hanno fato pagar; di la qual deliberation fo mollo essi Cai di X presenti laudati. A dì 30 domenega. La matina fo letere di j 5 Udene. Come Nicolò Savorgnan preparava zente per venir in la Patria. Di Padoa. Zerca i nimici. Come si ha sono pur in Vicenza, et hanno posto ordine al lutto di levarsi da matina. Chi dize anderano a Citadela, chi a Bas-san per andar in Friul, chi dicono anderano altrove, e però in questa loro levata bisogna far bone guar-de; et come ozi che è domenega, si farà la resegna di nobeli. Di Treviso. De occurrentiis, et provision per difendersi. Moxni, orrounE.