175 MDXIIf, OTTOBRE. 176 lomcni per mandarli ctiam loro, e sicr Zuan Viluri iterimi fo voluto rimandarlo,teme« non andò. Item fo parlato zerca il modo di trovar danari presti con li Cai di X. E Colegio stele lardi fin passa nona suso a consultar. Noto. Gionse questa matina sier Francesco Mi-chiel qu. sicr Anzolo, qual el zorno avanti fu fato el fatto d’arme a la Mota era andate con alcuni cavali lizieri, e fu fato preson di uno spagnol, qual li fe’ bona compagnia, e quando fo il di di la rota fuzite, et ita volente fato si ha liberato. Dice assà cosse, è sta a tutto, e la sua naration, qual però non fé in Colegio, scriverò avanti. Vene' in Colegio il Bibiena orator dii Papa, e di-mandoe di novo. 11 Principe li disse quello avevamo di morti e presoni nostri. Poi volse alcune cosse particular, et fo expedite. È da saper, di Padoa se intese per più vie e per venuti di Vicenza, come era sta fato una crida che tutti li vicentini ritornascno a Vizenza soto pena di rebelion, e venendo li perdonavano ogni delieto. Per il che li vicentini fono in Colegio eie. Item, se inlese spagnoli aver mandato a Verona a tuor le artelarie I e polvere, scrito a Trento per fanti, manda a far ) venir quelli fanti spagnoli erano soto Bergamo, e aver zente di brexana. Da poi disnar, fo Conscjo di X con la zonta : e Ira le altre cosse fo teiere di Padoa : e dii capita-nio generai do letere, di ozi. Come l’era venuto do trombeti dii viceré: per il primo a dimandar il cambio di suo nepote domino Bernardin di l’Antignola, qual è qui in Toresele, nominato signor Gardano che è spagnol ; e li disse dii Baion che era lì preson e si contracambieria, e il viceré presto lasserà li prexoni. Item, per l’ultima lettera scrive esser venuto l’altro Irombela a dir s’il capitanio voi farli dar el capitanio Caravaial é qui in Toresele, li darà el governador nostro Baion a l’incontro. E come il viceré manderà al capitanio una lista di presoni, eie. Acerta la morte dii povero sier Andrpa Loredan, e il modo. E cussi per deliberatimi dii Consejo di X con la zonta li lo dato dito contracambio, e cussi questa sera fu mandato a Padoa, e scrito al capitanio voy veder di aver il resto di presoni per il capitanio Ca-ravagial, come disseno voler far. Fo mandato, essendo Consejo di Xsuso, per sier Domenego Contarini fo provedador zeneral in campo, et electo capitanio a Padoa, exortato ch’el vadi provedador in Padoa, e fu conlenlo andar, e si parti a ore 4. Noto. Fu fato a l’armamento da fanti 200 di que- sta terra, e mandali a Padoa a presentarsi a li pro-vedadori zenerali* e si farà gli altri doman, atento il capitanio zeneral dimandava se li mandasse fanti 2000 di qui. Item, se intese ozi certo, per letere di Padoa, sier Francesco Barbaro qu. sier Daniel esser preson dii signor Troilo Savello suo amicissimo. Adunca de’zentilomeni nostri non manca niun, si non il provedador Loredan, eh’ò stato morto, e questo Barbaro fatto preson. 11 resto veneno, a maxime sier Andrea Moresini di sier Zustignam, e sier Andrea da Molin qu. sier Mann, siati anche loro in campo, e scapolati. Fo scrilo per Colegio a Padoa, che subito, atento domino Zuan Paolo Manfron era zonto a Padoa, licct suo fiol chi dize l’é morto e chi é fato preson, qual si ha portato e l’uno et l’altro benissimo, et il conte Bernardin Fortebrazo, fo condutier nostro, stava a Padoa e non se impazava più di guerra, e suo fiol conte Carlo feva lo esercitio di le arme; et era in campo si dize é morto certo, or questi do capi fo ordinato subilo audasseno a Treviso. Non resterò di scriver questo, che tutta la terra nostra era meninconica, era chiamà brigata in Colegio soliti prestar danari e non prestavano ; li tempi erano belli e se desiderava che piovesse, perché si roinperia le strade et i minici cussi facilmente non potranno venir a Padoa o Treviso; siché la nostra speranza è venuta in pioza per disordine di uno, che é il signor Bortolo, dii qual tulli diceva mal, e avia ragione. A dì 11 la matina veneno li parenti di sier Nicolò Vendramin provedador executor, dicendo è zonto a Padoa l’altro eri amalato, suplicando licen-tia ; e cussi per Colegio la ge fu data. Dii capitanio zeneral da Padoa. di eri sera. Come ha inteso che i nimici mandavano le artelarie e cariazi e botiui verso Verona, eh’è signal non vo-leno tuor; e altre particularità, e come fa dar danari a li fanti, etc. Di rettori e dii provedador Moro, di Padoa, di cri sera. Come hanno per venuti di Vicenza, esser zonti 40U cavali el 200 fanti novi di Verona ; saria signal volesseno tuor nova impresa. Item, mandano la lista di capi mancano, e si sono morti over presoni, si saprà poi la verità per il numero di presoni sono in man de i nimici a Vicenza. Et scriveno di le occorentie de lì. Di Ir eviso,dii podestà e provedadori Contarmi e Griti. In consonantia, e quanti omeni d’arme dii Baion è zonti, da zerca n. 80, e si provvedi.