527 MDXIV, FEBBRAIO. 528 di 5, come il Re era con le gote in leto, qual disturbava il far di le facende. Item, di sguizari, che si tratava fosseno d’accordo con il Re, il qual non feva rnovesla poiché il Pontifico si avia posto medio. Ch’ era venuto li a la corte uno homo dii re di Spagna per liberation di don Piero Navaro capitanili fo preso al fato d’arme di Ravenna, al qual il Re deva bone parole, et cussi deva il re di Spagna a li agenti regii per la prolongation di le trieve. Et per asegurarsi da quelli confini, il Re mandava monsignor di Lolrech con 4000 lauzichenech, qual ara 400J paesani et 1000 guasconi, et aria lanze.....a quelle frontiere. Et che il cavalier Bianco, eh’ é in Scozia, ha scrito al Re : come scozesi voleuo seguir la guerra per Franza contru Ingaltera, ma voleno aiuto di zente, e voriano (¡00 lanze, ÌUOO lauzichenech, et per questo mandavano li in Pranza al Re do oratori. E altri avisi ut in litteris. Fu posto, ozi in Pregadi, avanti il lezer di le le-tere, per i consieri, absente sier Luca Trun : che sier Zuan Zantani era governador, et sier Carlo Contarmi era provedador alle biave, quali fono elecli di X savii a (ansar e hanno compilo P ofìcio loro, che i possino venir in Pregadi sino Septembrio proxi-mo, non metando balota. 29 di no, 95 di sì, e presa. 306* In questa malina, fu fato una crida da parie di proveditori sora Rialto: che tutti quelli aveano volle, case e botege in Rialto che sono sta brusate, de-bano in lermene di zorni... aver fato portar via el suo ruinazo a Lio, come è sta terminato, alla casa di zudei, aliter sarano fati portar a loro spese. La qnal crida fu fata per uno comandador, sora uno banco dove si farà il coverto, qual tuttavia è sta fato le fondamente ai pilastri, ma non si va drio perchè non vi è calzina da lavorar i pilastri. Etiam, fo fato un’ altra crida : che tutti quelli hanno auto danno sulla nave Contarina naufragata a Corfù si debano andar ai provedadori di Comun a provar il loro danno, acciò di le robe che si recupera a Corfù si possi far la destributioue etc. È da saper: avendo essi provedadori di comun, per l’incendio brusato tutte le scrilure et il suo capii ular, et non avendo la (ansa di oficii, quello si pagava prima, non sapevano come far. El Io, trovan domi a caso ivi a l’oficio sopra la Becaria, sier Francesco Contarmi qu. sier Hironimo, sier Sebastian Moresini qu. sier Francesco e sier Lorenzo Braga-din di sier Francesco provedadori di comun erano sentali, et Io li ofersi la ditta tansa qual avia a casa copiatfa zà più anni per mi, el l’ebeno molto grata, et ge la ditti a sier Bortolo d’Armano nodaro che la vene a luor. A dì i, la matina. Fo letcre di Padoa di reofori et savii, di eri sera. Solicitano li danari ut supra, et li liomeni per custodia di le porle. E come hanno per uno gastaldo di Vicenzo Guidoto loro secretano, qual vien de i nemici, come certo spagnoli sono per levarsi e andar sul Polesene. Et come erano zonte zente dii signor Prospero Cotona a Villafranca, e che alcuni pezi di artellarie erano stà car-gati a Verona e venivano zozo per l’Adexe. Si dice voleno andar a la impresa di Ferara, e luorla per il Papa; ma è da dubitar non si voltino sotto Padoa. Il cavar di la fossa di Santa Justina si continua. Item, lui sier Piero Balbi, per quanto si ha per letere par-tieular, partirà luni a dì ti, et sier Domenego Trivi-san proeuralor non sta bene di certa doia l’ha in una gamba. È da saper: eri fo ledo una letera di sier Domenico Contarmi, capitanio di Padoa, qnal scriveva per niun modo non poteva far do oficii, et si facesse provedador, perchè non si lazando chi governa quelle cosse dii campo, le cosse nostre ande-rano mal ; et però suplica sia provisto di governo di quello. Vene in Colegio l’orator di Hongaria, suplicando 307 la Signoria li dagi danari overo licentia di repalriar, perchè è stalo fino ora con speranza di aver qualche resolutione; ma non vede nulla. Il Principe gli usò grate parole, et si vederla. Da poi disnar, fo Consejo di X con le do zonte in materia turchesca, et steteno fino hore tre di note. Et essendo Consejo di X suso, li galioti di queste galie venute a disarmar, zoè dii Polani et Tiepolo, qual fono armate per in xi 6 et state fuora mesi 32, età l’Armamento, di ordine di la Signoria sier Hironimo Contarmi Grilo provedador li volea dar ducali 3 per uno, et loro non voleano tuorli, dicendo: «Dii resto che sarà ? » unde con furia ozi si levono, et veneno a la scala di Pregadi a ora ehe dito Consejo di X era redulo, et rupeno per forza le prime porte, cridando voleno esser pagali, et non hanno da viver. Unde sier Cristofal Moro e sier Andrea Griti procuratori, savii dii Consejo et homeni experimentali in questi tumulti, provedadori in campo, veneno zoso admonendoìi a far queste cosse, et sariano pagati. Et fo mandato lì a la Scala per ditto provedador, et destro modo ne fo presi 3 di loro galioti et posti in presone: quello sarà, scriverò di sotto. E da saper, le galie bastarde che hanno posto banco non poleno scriver li homeni, perché li ho-