117 Y1DXIII, OTTOBRE. 118 71 Questa è una crida fo fata a San Marco et a Rialto, a di 1° Octubrio 1513. « El Serenissimo Principe et Illustrissima Signoria fa a saper a tutti: che havendo li perfidi inimici facti molti danni et incursione, Sua Serenità ha deliberato cimi el nome del Signor Dio far provision valida et oportuna, e che li inimici predicli portino le pene di sui mancamenti: però ha statuito mandar i magnifici missier Andrea Griti procurator et missier Cristo-folo Moro, l’uno a Padoa, l’altro, a Treviso, quali per la carità hanno a la patria, si sono oferti voluntarie andar promptissimamente cimi le compagnie sue. Però tutti quelli zentilhomeni citadini e populo, che amano l’onor e stabilità di questo Illustrissimo Stado e la ruina de i nimici, si mettino in ordine e vadano a presentarsi a dicti do primarii zentilhomeni per tre over quattro zorni, che ultra i farano el ben et onor de la patria, quelli se presenterano a essi zentilhomeni et averano le fede sue, serano recognosciudi se-gondo la fede, gradi et valorosità sua, et el nome e la memoria loro apresso li posteri rimanirà gloriosa, et a quelli anderano avendo bisogno di pane et vino, serà provisto molto promptamente per el viver suo. » Fo proclamata la dita crida sopra la piaza di San Marco in loco solito per Nicolò di Thodaro co-mandador, e su le scale di Rialto per Zaneto Moncelo comandador, et posta in loco Notatorio. A dì 18, in Pregadi. « Sono stà facte molle e diverse provision questo tempo superior per trovar il danaro tanto necessario, e tutto ad fine de deferir più che se po’ el meter angarie per non gravar la terra nostra salvo in caso di gran necessità ; ma vedendose manifestamente le sopradite provision non suplir al presente urgentissimo bisogno, è al tutto necessario de venir ad altra provision per conservation del Stato nostro, e però l’anderà parte : che a tutti li soliti pagar decime, siano poste do decime perse ordinarie, da esser pagate a Poficio nostro di governadori, la prima per tutto 15 dii mexe presente, et la seconda per tutto el mexe, con don di 10 per 100 a quelli le pagerano de contadi in dicli ter-meni. Posase, etiarn pagar diete decime con el cre- 71 * dito di el danar prestado a la Signoria nostra, et da tutti i altri che per deliberation de questo Consejo ponno scontar, con li modi et condition in quelle contenute. » Ave 154 di sì et 20 di no, e fu presa. 72 A dì do, domenega. La matina per tempo si sentì trar molle artelarie grosse. Fono i nimici a Mestre, come dirò di soto ; et Io le udii di caxa mia, e se intese certissimo i nimici questa matina levati di Mestre, aver posto fuogo in tutto Meslre e li borgi, zoè cadaun in le caxe dove erano alozati aver ficato fuogo, sichò tutto Meslre brusava, e si vedeva fumi grandissimi. Andai in campaniel di San Marco per veder, vidi di fumi, e tutti coreva per veder biastemando i nemici, e le poche provision si fanno : é questo zorno di anniversario duodecimo e memorando: in tal ma-tina fo brusà Mestre, e sentite artellarie grosse de i nimici verso San Segondo Le monache questa note si voleano partir dubitando star li, ma pur vedendo 4 barche longe e altre barche a San Zulian, steteno salde, ma ebbeno grandissima paura. Et il Principe vene in chiexia a la messa dii suo anniversario duodecimo compito, vestito di veludo cremesin ; li canonici con le f li andono contra fino a la scala, et veneno in chiexia per la porta di la piaza. Era in mezo di do oratori Papa e Hongaria, e poi li procuratori numero 5, et altri assa’ patricii, Golegio zoè, li savii steteno in Colegio. Di sier Hironìmo da Canal, di Margera fo lettere, di questa matina. Di aversi levato il campo di Mestre, non si sa la via tieneno e hanno bru-sato tutta Mestre, qual tutavia arde. E li fo scrito per Colegio, subito vadi in Padoa, e cussi con quelli fanti andoe verso Liza Fusina, e con barche andò a Padoa. ltem, se partì a terza sier Cristofal Moro per Padoa con alcuni zentilhomeni, li nomi sarano notali più avanti. Etiam sier Andrea Griti procurator partì per Treviso a ore 7 di notte con altri zentilhomeni, et dete fama andar per la Piave via, per andar securo, ma tolse etiam lui la volla di Padoa et a Strà dismonterà, et a cavallo anderà a Treviso. Di Padoa, dii provedador cenerai, di eri sera. Come certissimo questa matina ore do avanti zorno il campo ussirà di Padoa, e anderà a alozar a Limena. Ila scrito a Treviso ensa. ltem, manda copia di proclame fate e l’ordinanza si ha a far, e tutto in ordine. Le copie sarano qui avanti poste. Noto. Come per le croniche noslre si ha, che Mestre dii 1382 fo brusà una altra volta per Hon-gari, e poi fo refata per la Signoria nostra : ora è brusata, come ho scripto. Da poi disnar, fo Gran Consejo, terminato in Colegio di farlo, acciò il Principe parli, e balotar le voxe resto di la zonta, e chiamar Pregadi e Consejo di X con la zonta, et era uno solo Cao di XL.