525 MDXiV, FEBBRAIO. 526 In questa matina, rio sopracomiti dii Consejo di X messeno banco a li Stendardi, che prima soleano melerà l’Armamento. Questo perchè loro armano adesso dii suo; però hanno messo ivi, et arano ga-lie bastarde, zoè sier Sebastian Bembo qu. sier Hironimo, sier Filippo Grimani qu. sier Alvise. Da poi disnar, poi vesporo. il Colegio si reduse. Et andono sier Antonio Condulmeret sier Vetor Fo-scarini a levar l’oralor dii Turco ; el era sier Lonardo Bembo baylo con lui, e sier Piero Zustiuian fra-delio dii baylo è al presente, e lo menono per la Riva di palazzo a l’audienlia. Et il Principe vestilo di veludo cremesin. Mandali tulli fuora chi non filtrava nel Consejo di X. E perdi' il solilo di oratori è sentar appresso il Principe, questo volse senlargli per mezo su una cariega, la qual fo portata, elsentoe exponendo la sua ambasciata; e stete poco; la qual fo in questa forma (1).......... Et poi tolse licentia, et con sier Andrea Grilti procurator, savio dii Consejo, e li prediti do savii di teraferma, e sier Lunardo Bembo e sier Piero Zustinian sopraditti, che lo aspetono di fuora dii Colegio, vene zoso dii palazo, e. volse andar per la Piaza che tuli el vedesse, et ognun coreva a vederlo. Andava con quelli soi turchi avanti, ch’era bel veder. Et acompagnato a la Riva, il Gritti e savii tolse licentia, et il baylo montoe con lui in barca, et andono un poco per Canal grando. È da saper, è custodia a la casa dove l’abita che niun li vadi a parlar, posta per i Cai di X, e fu lato comandamento a sier Francesco Contarmi dillo Sophì non vadi da lui, qual è pratico a Constantinopoli e lo conosce perchè l’era dragoman dii Signor vecchio et è di questo presente; etiam a sier Francesco Gradenigo qu. sier Nicolò, e non solum non andasseno da di-do orator, ma etiam, non si aprosimassino alle Scale dii palazzo. Et fo ordinalo per ditti Cai di X, non si scrivesse più, etiam nel camerin che è lì apresso la Scala si va in Pregadi, et fo serato con chiave nove per il capitanio dii Consejo di X. In questa note passata morite pre’ Cristoforo di Bonohomo, piovan di San Jacomo di l’Orio, stato piovan manco di uno anno. A dì 3, la matina. Li Cai di X fono in Colegio, e fo consultato zerca questo orator. Et sierZorzi Corner, cavalier, procurator, savio dii Consejo, non vi fu ; si dice è ammalato di gote. Di Padoa, Ietere di rectori. I nemici al solito. (1) Qui il resto della pagina è bianco. E solici lami si mandi danari, et 100 homeni per le porte sotto 4 capi. Item, li zentilhomeni è 11 a custodia, p.irle voleno partirsi, Ira i qual sier Andrea Dandolo qu. sier Polo stato a Santa Croce, e altri etiam hanno compito il mese dii suo servir, quali andono di qui. Item, fo condulo di Padoa a li Cai di X, uno spagnol qual era commissario in Peschiera dii vicere, e fu preso per li nostri stratioti su la piaza di Lignago, et uno altro, si dice è prole; el qual spa- guol fo posto in li cabioni, nome........Item, lo lelere di man di sier Domeuego Trevìsan cava-her, procuralo!1, savio dii Consejo, drizale ai Cai di X, si tieii sia di importunila; è poste in Idere di so’ tioli aciò sia presentale scerete. Di Treviso, al solito teiere, ma nulla da conto, zercha danari. Fo ordinato far ozi Pregadi, per lezer letere, et chiamar Consejo di X con la zonta duplicada in materia turdiesca. E noia: questo orator turco mandoe eri matina a donar a sier Andrea Grilli procurator, qual è so’ amico a Constantinopoli, una valixe a la turdiesca, una cassa di uno peto di cuoro et una brena tur-chesca ben lavorale, et volse mandar dille cosse per quelli noncii di! Consejo di X che lo serve. Da poi disnar, fo adunca Pregadi. Et leto le so-prascrite letere; ma il Principe non fé relalione di la venuta di l’orator turco, né ledo la lelera dii Turco. Ma vene sier Andrea Grilli procurator stato a visitar ditto orator, et venuto fo chiama, le-zendo le letere, Consejo di X dentro con il Colegio. E stato un poco, chiamato li coinandadi e li procuratori, quali introno dentro con le doe zonle,et ste-teno fino hore Va di note. Et il Pregadi, compito di lezer letere steleno in aspetatione, e poi fo licenlia-to, e restò Consejo di X suso fino ore 3 %, e tra-tono questa materia, et non fo expedila, e fu terminato etiam doman far Consejo di X. Item, in dito Consejo di X feno armiraio a l’arsenal, in loco di Felice Nordio è morto, Andrea di Vivian fo patron di nave. Et essendo Consejo di X dentro, l’orator dii Papa mandoe lelere aule di Fiorenza a lezer, le qual lede, fo mandate a lezerle al Pregadi. Il sumario è: Di 10, di la Badia, di 26. Come hanno aviso di la morte dii Gran Maistro di Rodi, in nave al Prodano, qual andava di Pranza a Rodi. Item, che ’I Sophì avia maridata una sua fiula in un nepole di questo signor Turco, fo fiol di Achniel Bassa. Item, mandano avisi auti da Bles dii loro oratore Ruberto Acciaioli