4G3 MDXIV, GENNAIO. 404 tava di mal assai. Questa matina, li oficii non sentono in palazo, un poco Quaranlie, tuli corevano a veder il fuogo, e visto rimanevano storni, dolgiosi, meninconici, et pareva eossa oribelissima a veder ' tanto incendio e tanta eossa. La Marzaria era pur aperta e le botege di la terra: et Irati et preti o monache venivano a veder tanta eossa et impa-zavano le strade. Tutti coreva, et Io, olirà andai a torno poi in barca, con sier Zorzi Emo vini a veder l’incendio, qual fu tanto grande che iuro a Dio mi stupì. Or le provision fu ordinate per questa note che li Signori di note e Cai di séstier con tutti li oficiali steteno in ordine armati in Rialto atorno il foco, acciò non prociedi avanti, e che per le contrade li capi di le conira’ vadino atorno la conira’ vardando non sia posto foco in alcuna ca-xa ; che tutte le cinque scuole grande si redugeno e armati stiano a custodia dove bisognasse; che molti homeni marittimi stesseno a la custodia dii Palazo e e di la Piaza, et le maistranze di l’arsenal tutte vadino in Rialto a proveder al fuogo; che l’arsenal sia con bone guardie custodito e li Patroni fazino dili-zente guardie, et scrilo a li podestadi di le Contrade vengino con li homeni de quelle in barca e stagino atorno Veniexia,e cussi le barche di Consejo di X e altri capi di oficii, et che non si .soni altro campana martello. Etìam ordinato sì a forestieri pa-doani, trivixani o vicentini fosseno trovati con le arme la note, siano impresionati a requisilion di capi dii Consejo di X; fo e ti am ordinalo non vadi barca alcuna fuora di questa terra, et altre provisione che tutti aricordoe al Principe si dovesse far per dubito non seguisse qualche novità. Et a bore una di note, il vento rifrescò grandissimo, ma ita volente Beo, il foco cessò: et tuttavia si stava a far le guarde, e in Rialto atorno il foco e per la terra. Ma Idio volse che a ore una il foco cessò di qua e andò a basso, sicliè non era più temenza dovesse far altro progresso; che laudato sia Dio, ma è stà tardo. La note fu grandissimo vento, adeo si ’1 foco era impiado in qualche caxa, senza dubio questa note aria fato gran processo. Et cussi comenzò a nevegar un poco e segui che si agiazò li canali ; et questa note stele in Rialto sier Cristolal Moro savio dii Consejo con li Signori di note e altri homeni e oficiali comandati, e fo fato piantar do forche, una su la Pescaria l’altra a pe’ dii ponte di Rialto; et sier Andrea Oriti procurator, fo savio dii Consejo, ste’ sul campo di San Polo,e fe’ far una crida che tutti por-tasseno il suo, era lì sul campo, in caxa, in pena di saco.E nota:erano li guardiani e homeni di le scuole grande con arme a custodia per la terra. Avendo scrito di sopra tutto il successo di l’incendio questa note pasata et ozi, non voglio restar di far memoria de tutti li Officii erano in Rialto che si brusono, di li qual vien dito anno recuperato le scriture de molti et de altri nulla è stà recuperato, i quali sarano notali qui soto, ch’è stà di danno grandissimo a la Republica per li debitori erano per un pozo d’ oro : ben è vero vi sono li alfabeti a palazo di debitori: pur non si potrà veder gli allri, eie. Poi cadauno oficio avea qualche dinaro di la Signoria in li canzeli. Et prima, l’oficio di le Cazude e le cantinele di Zuan Ferman, brusà molti libri. Li Diese savii sora le decime, brusà le scriture. Li Provedadori di comun, brusà le scriture. Li Diexe officii, brusà le scriture. Li Provedadori sora le camere, brusà le scriture. Li Provedadori sora le revision di conli, brusà le scriture. In altro soler. Li Sopra consoli. A la toca di l’arzento. In altro loco. Li Governadori de l’intrade. Lo Exator a le cantinele. Li Provedadori sora il flisco. Li Provedadori sora le pompe. Li Provedadori sora i conti di la guerra. Li Provedadori sora i officii. Li VII savìi sora i dacii. In altro loco. La Justitia vecchia. Li Cinque di la paxe. Lì per mezo. La Justitia nuova. E1 Zudegà di examinador. Item. Li Provedadori al sai. Li Oficiali a la camera de imprestidi. Li Provedadori sora la camera de imprestidi.