177 MHXlir, OTTOBRE. 178 Noto. Zuan Gobo corier vene di Vicenza a Pa-doa e poi ozi in questa terra, e fo in Colegio, e fe’ la relatione di molte cosse. Dize dii lato d’arme e di morti e presi, e par che lui si abbi tolto taia ducati 60, e referi assa’ cosse. E li fratelli e parenti dii qu. sier Andrea Lore-dan, inteso mo’ la morte certa sua, levono coroto. Si dize ha fato testamento e lassa la bella casa, à fato, a suo cuzin sier Alvise Loredan qu. sier Bertuzi, el qual è in Frinì a le sue possession, e si aspecta el vengi, e ancora non è sta ledo il testamento. Ma li parenti di sier Francesco Contarini qu. sier Hironi-mo Grilo, qual si sa è sta morto combatendo virilmente da i uimici, ancora non levono coroto, e stanno in speranza di vita. La lista de li capi morti e presi fo ordinata te-nirla secreta, perchè con effecto manca assà omeni da capo; quasi il forzo. E si sa certo di morti questo Sagramoro Visconte condutier dii re di Franza. Domino Theodoro Triulzi era a Padoa, fu in campo con febre, fuzì in Vicenza, poi qui. Nolo. Eri nel Conspjo di X con la zonta fu facto un di la zonta in luogo di sier Piero Balbi, si caza con sier Marco Zorzi nitrato ordinario, e rimase sier Francesco Bragadin savio dii Consejo. Item, sora le artelarie rimase sier llironimo Duodo Cao di X. In questa «latina, sier Piero Contarini e sier Zuan Capelo avogadori di commi messeno una parte in Quarantia, atenlo il bisogno di mandar zente a Padoa c Treviso, tutti quelli è in presoli condanati a star uno anno secondo i casi, li avogadori per il tempo possino mandar a servir la Signoria con quelli homeni li parerauo, e siano absolti di la preson. Contradise sier llironimo Bon qu. sier Felice XL criminal. Li rispose sier Zuan Capelo; eiterum il Bon, poi sier Piero Contarini. Andò la parte, 3 non sinceri, 12 di la parte, 18 di no, e preso di no. Da poi disnar fo Colegio di la Signoria e savii, et mandono per molti a dimandar impresiedo, e poco trovono. Li savii steteno daspersi a consultar tra loro. Di Pucloa, fo letere di rettori e dii provc-dador Moro, di osi, fiore 17. Come, per la venuta di un capo di bombardieri, fo fato preson a Vicenza e liberato con pagar la taia due......... dize al suo partir questa matina per tempo aver visto ari-var le artelarie a la volta di Verona, et vete uno squadron de fanti 1000 preparati per ussir e andar a Verona. Diceano voler andar l’exercito a guazarsi un poco questa invernala, e a tempo novo venir a l Diarii di M. SIinuto. — Tom. XYII. tuor la impresa di Padoa e Treviso; et che hanno facto troppo, eie. È da saper, questa note passala, a hore 4, partì quel spagnol nominato Gardano era in Toresele, et mandato a Padoa con un eanzelier dii signor capi-lanio et Zuan di Zara fante dii Consejo di X. Etiam quel’ homo dii signor Prospero eri andoe con sier Domenego Bon qu. sier Otavian, qual andò a Padoa con lui, e va dal signor Prospero. Noto. Se intese i nimici aver mandato a dimandar Bassan, dove era podestà e capitanio sier Francesco Duodo qu. sier Lunardo, et Citadela dove era sier Zacaria Contarini qu. sier Alvise, i quali per un simpliee Irombeta cesareo si reseno, et sono vernili a Padoa, e si dize haveauo letere di la Signoria di poter abandonar la terra dove erano, per salvarsi. Et per Colegio fo scrito a essi rettori non si parliseno di le terre loro, fino non vedino venir zelile a tuorle. Di Padoa, fo letere di questa matina di sier Domenego Contarini,provedador generai. Come cri a hore 4 si partì, e zonso a l’alba, e smontalo a casa sua, andoe al Santo, dove trovoe el signor Tho-daro Triulzi ; poi andoe dal capitanio zeneral, qual lo vete volentieri e poi da’ rettori e provedador Moro con i qual consultalo, et comenzono a dar danari a tre compagnie di fantarie, quali erano quasi integre. A di 12. La matina per tempo, li Cai di X, fono 107 * in Colegio. Di Padoa, fo letere di eri sera, di rettori et provedador seneral. Clic hanno avisi di Vicenza certi per la venuta di Bergamo da Bergamo conte-slabele nostro vien di Vicenza stato presoli e si ha riscoso, che il viceré era andato con 300 cavali a Verona, e si diceva lì in campo di spagnoli certissimo tutto il campo va a Verona a le stanzie. Scriveno, come il signor governador Baion è sta’ lasato sopra la sua fede, et è zonto lì, non è mirato ne la (erra, ma andato di fuora via a la volta di Treviso insieme con sier Francesco Barbaro qu. sier Daniel era etiam lui preson; si dice voi venir di longo a Venecia. Item, dii zonzer lì a Padoa e imbarcato per qui el corpo dii qu. sier Andrea Loredan sopranominalo più volte, qual da uno suo contestabele, ch’è sta liberato, andò a zercar il corpo, e trovalo ebbe Iicen-lia dii viceré di farli una cassa et condurlo a Venecia a farlo sepclir. Condudeno hanno avisi i nimici voler ritornar a Verona, etc. Et il capitanio seneral, scrive in conformità. Di l’andar i nimici via e non voler tuor altra 12