583 MDSIV, FEBBRAIO. 584 .Tonni de Rodi se referisse,come sverno lettere da li nostri esploratori, quali continue teniamo in Babilonia per nostra securtà et de tutti li iìdeli cristiani, il tenor di le qual è questo : In la Natività del Nostro Signore, a dì 8 Magio 1513, in le estreme parte di Babilonia, in uno loco dimandato Policastri e Gatubi in lingua latina, in la provinlia nominata Colossi, de una fernena vilissima nominata Sacas de stirpe dalmata, è nato uno puto el quale è obscuro et tenebroso, del cui parto non è notilia alguna; el suo aspecto non è lucido nè chiaro, la sua fazia, li ochii, e li denti resplendeno come luce; ma quelli nostri esploratori ne referiscono che è grosso più che o mai creatura umana, et dicono che el putto, essendo de dui mesi, parlava perfectissima-mente come li altri homeni de età perfecta, et in lo suo parlar nunliava a li discepuli che lui era lo fiolo de Dio. El più, li prefati scriveno aver quello visto, et con esso parlato, et dicono che la stanzia de quelo è de meravigliosa forma, et in la sua natività le virtù celeste aver monstralo gran segni, zoè,quello nascendo da meza note, nel tempo sopradito si fece un tempo chiaro et sereno come se fusse sialo mezzo giorno, el qual tempo subito se mutò in obscurità e tenebre, et per grande spazio de zorno non apparse el sole in nisuna parie de Babilonia,et da poi apparse non di quella chiarezza qual è solilo, et da li abitanti forno viste le stele fora de l’ordinario. In la notte de la sua natività, per spazio de ore tre aparse uno foco sopra la casa dove nacque et subito cascò in quella turba lì adunata. Forno visti molti altri segni leribeli. El giorno da po’ la sua natività, vene un tempo tenebroso et piové in la notte sequente pietre preciose. el el giorno sequente forno visti serpenti volar per aere; dii che el puto, adimandato, rispose che le pietre preciose significavano quelli populi lo * averano a seguitar, et li serpenti significare quelli che serano a lui contrarii. Dicono ancora, che in la notte de la sua natività, fu diviso in due parie un monte magiore che fusse in Babilonia, nel mezo del quale fu trovato una colonna meza rossa in la quale sono scrite lelere ebree, zoè venit hora nostri acti exi-tus de rnundo. La quale colona, i prefati nostri esploratori dicono aver veduta ; aver visto fare molli miracoli al ditto putto, come sussitar morii, rendere lume a ciechi et sanar molti infermi solum con parole; et a questo dicono che quelli di Babilonia lo adorano per Dio conira le sue leze, et chi non lo crede li fanno morir da crudel morte; et dicono eh’ el puto vole dechiarire molte scrip-ture le quale non sono siale intese fino a la sua natività. Et più, li prefali dicono che uno venerabel padre religioso in la scriplura nostra doctissimo al presente è convertito a la fede de quel puto, et lui va predicando per quelle parte de Babilonia, dicendo quello esser el vero. Ancora dicono li prefati esploratori, che per spazio di ore 10 da poi la natività di quello, fu udita una voce grande quasi per tutte le parte de Babilonia, la quale diseva : preparate mentes et corda vestra ad compescendtm : beati qui sequuntur verbum ejus; le quale cosse dicti esploratori avendo udito et veduto, hanno scripto ad nui, cussi et nui scriviamo ad tutti li fideli cristiani che debano star constanti perchè dubilamo forte che questo sia Anticristo figliolo de perditione et certo per li peccati grandissimi generali quali oggi più che mai regnano in li cristiani dubitamo sia approssimato la fine del mondo, et ideo dicebat apo-stolus nos sumus.... fines seculortm devenerunt. Però vi advisamo, come volemo fermamente creder etdi quello nescripsenoli nostri esploratori,e per nui fu fatto parola e consulto, dove fu concluso andase-no quallro de i nostri fratelli in Babilonia a trovar li nostri esploratori, quali andorno e tornorno e dicono aver visto et (rovaio come di sopra è dillo, et aver visto el puto e molti miracoli fare, quali per 344 brevità non scrivemo. Concludiamo, che vostre signorie advisino tutti li fideli cristiani et ogni gente che voglino lassar la mala vita et star advisali de li ingani de lo inimico, et fare predicare la vita et f’ne de Anticristo, perchè trovamo, da po’ questo, deve venire el fine del mondo, etc. Copia di letere de le exequie de la qu. Serenis- 3450 sima Anna, regina de Franga, fate a Bles nel 1514, a dì 3 Febraro. Dii 1514, die Veneris tertio Fébruarii, Blesis. In questo giorno, a mezodì, sì è levato il cadavere de la qu. Cristianissima regina de Franza da la camera in quale è stato da li 15 dii passato nel castel de Bles, da poi la morte in fino adesso, e portato ne la chiesia de Sancto Salvador sopra la piaza de ditto castello, coperto de la medema copertura de drapo d’oro rizo, qual gli fu messo in fino al principio che fu portato in dieta camera, con la sua corona d’oro et un sceplro d’ oro da man destra et un altro de arzento da la sinistra. Et portato da 16 zentilhomeni (1) La carta 314* è bianca.