35!) MDXIII, DICEMBRE. Re da Paris: dii boti voler l’ha verso questo Stato e voi onmino venir in Italia a recuperar il suo Stado di Milan, e atcnde aver sguizari; et altre parole disse sopra questo. Et è da saper, ozi volse veder come si governa li judicii nostri in le Quarantie civil,e andò.Li fo dato per sua compagnia sier Alvise Marzelo qu. sier Nicolò e sier Antonio Gondulmer, e a caso fo menato una sententia fata al zudegà di procurator in favor di sier Malio Benedeto e altri nominati contra sier Zuan Francesco Bragadin qu. sier Bernardo e li fioli di sier Filippo Boldù, intervenendo alcune caxe in Ruga di do Pozi, et parlò sier Luca Donado avocato, li rispose domino Venerio avocato di banditi, e al segondo Consejo, fo 18 bona e niuna taia. In questa matina, fo parlato di mandar zentilho-meni a Padoa, e fato certe polize, e sier Bortolo da Mosto savio a terra ferma, tolse il cargo di farli venir in Colegio, et ne manderà bon numero, che Dio voia sia presto. Fo mandato danari a Padoa ; ma pochi ducati. Di Padoa, letere di savii e rectori. A l’usato si mandi danari, perchè pagano tutta via le Cantane etc. I nimici ut supra. Da poi disnar, fo Consejo di X con la zonta, et feno tutte queste cosse per aver danari, et altre che non le so. Fu asolto sier Almorò Foscarini qu. sier Polo di età di anni 80, fo bandito di Venecia per sodomito, stava a Padoa zà anni 50, videlicct dona a la Signoria ducati 100 et fu asolto. Fu asolto sier Zuan Jacomo Bon qu. sier Alexan-dro è confina in Cypro, per il Consejo di X, per ba-lote di Gran Consejo e intelligentia con quelli portava i bossoli, fo bandito 1485, el qual dà a la Signoria orzi la valuta, over ducati 300, e sier Beneto Bon so fradello si oferisse andar a servir a Padoa per mexi do con homeni 5. Fu asolto sier......Zen di Candia, fo bandito de li per sier Alvise Malipiero duca, per certo caso ut in processu, dà anche lui denari. Fu posto, per li Cai di X, dar licentia a li do savii dii Consejo è a Padoa, che a mezo il mexe ven-gino a repatriar. A l’incontro, per i consieri fo posto si provedi prima per Prcgadi a Padoa, et questa fu presa. Copia de una letera di sier Sebastian Malipie- 212 ro, consier a Corfù, data a dì 11 Novem-brio 1513, drizata a sier Andrea Surian qu. sier Francesco, per la qual nara il naufragio di la nave Contarina in quelle acque. Come, in quel zorno si spaza una barca con letere a la Illustrissima Signoria. Da novo, de qui, nulla da conto, solum l’è intravenuto uno miserando caso dii romper di la nave Contarina, patron missier Fantin Querini, qual a dì G de note li soprazonse sopra el Pasu uno temporal de siroco, et avendolo tolto in pupa per imbocar el canal, vedendose trovati a seguro e volendo tuor poi l’altra volta, deteno in terra in uno scogio nominato la Gudia distante de l’ixola zercha mia do a la parte de fuora e cavo verso garbili, la qual nave subito è andata in cento milia pezi; ne son scapolati da homeni 23, i qual ve-derete per una poliza qui inclusa. Tutti i nobeli se redusseno in barca; la qual subito se afondoe per esser troppo carga; molle casse e robe sono venute in terra, ma per vilani rote e robate. Subito inteso questo caxo, el mio collega è cavalcato per veder di recuperar più se potrà; ne se mancherà de ogni debita provisione. Avemo nui ile qui mandati doi schie-razi con assai valenti homeni per far el possibile. Io per esser al modo suo, non son andato. È stà uno caso miserando, e certo lutti dicono esser perìda mala et tristamente, perchè non ve era ni governo ni obedientia. Idio doni paradiso a tutti. È stà trovato la moier del povero homo missier Marin Griti et sepulta. El consier è ancor fuora. Dii seguito ne averete particular aviso. Homeni scapoladi di le nave. Matio de Adamo Toscan. Cesare Gradenigo de sier Nicolò, llironimo lio de missier Fantin Querini. Vicenzo de mastro Antonio Gratian. Domenego de Zorzi. Nicolò de Matio, scalco. Zaneto Calafatili. Malio de Sibinico, cuogo. Piero da Modon. Maestro Zuan da Cataro, barbier. Domenego, bombardier. 212* Francesco Gigante da Corphù. llironimo, fio del capilanio del Consejo dì X. El Paron.