355 MDXIir, DICEMBRE. 35C Vene el conte Guido Rangon eondutier nostro, venuto questa note di Padoa, et tolse licentia di andar a Roma, dicendo vuol andar fin dal Papa et ritornerà certissimo a servir la Signoria nostra ¡lasserà a Padoa tutta la sua compagnia. Et cussi li fo dato licentia, et parti la sera per Roma, et anderà per le poste a Roma. È da saper, sua madre, qual fo figlia dii magnifico Zuan Bentivoy, è a Roma in gran gra-tia dii Papa e più dii Cardinal Bibiena, et cavalca con gran pompa et ha faineglia e tien corte, et il Papa li dà ducati 200 al mexe, et di primi Cardinal sarà suo fiol qual è a Roma, e il Papa li ha fato renonciar al Cardinal di Ferara el vescoado di Modena; sichè è mollo favoriti dii Papa. La causa, perchè quando Medici fo cazadi di Fiorenza, lì a Modena da questi Ran-goni fu racolti, carezali et alozati. Da poi disnar fo Pregadi, et leto molte letere di Padoa, Treviso et Roma, et la lista di zentilhomeni stati a servire fin primo dii mexe a Padoa, e come è restati pochissimi, tra i qual il fiol dii Serenissimo et zerca 15 altri. Fu posto, per li consieri, salvo conduto a uno todesco nominato Zuan Scolli, per picxi G per debiti privati, 27 di no, 137 di si. Fu posto, per li consieri, Cai di XL e savii di Colegio, una parte: che l’oficio di governadori di le Inlrade abino quella inslessa libertà che ha le Cazude in vender beni di debitori dii suo olicio e conditionati e d’ogni sorte; et sia electo per Colegio uno exa-tor, qual sia ubligato andar su l’incanto a veder li beni di debitori; con altre clausole ut in parte. La qual non se intendi presa si non la sarà posta e presa nel nostro Mazor Consejo. Et fu presa. Fu posto, per li savii, perlongar il tempo di lo acompagnar di prò’ ancora alcuni zorni,MÌ in parte. Fu leto una parte presa nel Consejo di X con la zonta: che sier Francesco da cà da Pexaro e fradelli qu. sier Lunardo, qual ha dato a li camerlenghi in contadi ducati 1500, et con ducali 1500, parte com-pagnadi et di soi prò’ dii Monte novo voi poter tuor in tenuta slabeli a raxon di 10 per 100 termine anni do a rescuoder, et non pagi decime; et cussi fu preso in ditto Consejo di X ch’el possi luor: et però fo falò saper a tutti quelli vorano far a questo modo, che potrano tuor in tenuta ut supra. Fu posto, per li savii, che tutti quelli anno acom-pagnalo danari con li prò’ di Monte novo e vechio, debano in termine de zorui 15 aver conzo tutte le sue parlide dove sono debitori; e passadi, non possi-no più conzar ; con altre clausole ut in parte. E fu presa. El poste queste parte, vene zoso Pregadi a ore una di note, tulli non di bona voia, perchè le cosse di Roma non va ben, perchè el Curzense non voi venir a l’acordo come si credeva ; pur si stà in speranza il Papa fazi Irieva per certo tempo. A dì 4, domenega. La matina fo cavato 40 no-beli a la balota d’oro per venir a Consejo, per esser ozi Santa Barbara. Da poi disnar, fo Gran Consejo. Et fo prima pu-blicato per Gasparo di la Vedoa secretano dii Consejo di X, una condanason fata a di 24 Novembrio nel Consejo di X contra sier Zuan Corner qu. sier Nicolò, era castelan a la Chiusa, per soi mali portamenti in dita castelanaria e muodi usati : ch’el diio sia privo in perpetuo di la castelanaria di la Chiusa e non possi più esser castelan in alcun castello di la Signoria nostra; et sia publicala questa condanason nel Mazor Consejo. Fu posto, per li consieri, la parte di ofici gratis ancora per mexi 6 comenzando primo Novembrio pasado ut in ea, la copia sarà qui avanti posta, ex-ceptuando li oficiali di note e li provedadori a la giu-stitia nuova. Ave 2 non sinceri, 242 di no, 851 de si, et fu presa. Fu posto, per li consieri, la parte che i governadori possi vender beni di debitori dii suo olicio e conditionati ; quali siano come i beni si vende a le Cazude, et sia electo uno exator al dito oficio per Colegio con le condition di la parte ut in ea. La copia sarà qui avanti posta. Ave 6 non sinceri, 349 di no, 584 di si, et fu presa. Fu leto la parte presa eri in Pregadi di quelli hanno credito di danari aeompagnati, vadi a conzar le partite ut in ea. Fu posto, per li consieri e Cai di XL, alento l’o-fìcio di auditori novi non vadagni niente et pagi tansa dii suo, et molti refudano, e questo per convenir far la contribution justa le parte, però sia preso che li auditori presenti et quelli sarano per avenir possino esser elecli dentro e di fuora come prima solevano, con cerla condition, quelli intrerano non possino refudar come in dita parte si contien. Ave 9 non sinceri, 305 di no, 717 de si, nulla fu preso. Iterum balotata ave 3 non sinceri, 521 di no, 624 di si e non fu presa. È auditori sier Domenego Pi-zaraano, sier Bortolo da Canal, et sier Marco Antonio Sanudo. Fu exortato, per il canzelier grando, con ornate parole tuli a voler pagar le sue angarie per il bisogno dii Slado nostro : e fo parole savie. Fu fato podestà e cnpitanio a Bassan sier Piero 210*