559 MDX1V, FEBBRAIO. 560 se, et ave di grafia il provedador sier Marco da “Pesaro di fuzer e zonzer li a Sazil. Etiam li nostri fanti, erano in Crernons, è partiti. Et conclude,, tutti quelli castellani è acordali con i nimici etc. Noto: è con questi il signor Malatesta Baion e Piero da Lon-gena condutieri nostri, con homeni d’arme .... et cavali di stralioli numero 500, et altri lizieri. 326 Sumario e copia di ma letera di domino Hiro-nimo Savorgnan, data in Osopo, a dì 12 Febraro 1513 a hore 2 di note, al modo di terra ferma 1514, scrita a la Signoria nostra. Serenissime Princeps, etc. Son certo che Vostra Signoria, per letere del lo-cotenente et proveditor, averà inteso del nostro levarci da Udene, et per quanto alla specialità mia se appartiene, per una mia scritura a essi signori loco-tenente et proveditore sporta la ne serà informata. Mi doglio cordialmente di tanta jactura nostra, et confesso a Vostra Serenità, che partendome da Udene, mi ha parso lassar l’anima mia. Idio ne sia laudato! Lo magnifico proveditore ha fatto ogni cosa possibile per conservation di le cose di Vostra Serenità in questa Patria; circa ciò non dirò altro. A boca poi, piacendo a Dio, Io mi son reduto in Osopo per beneficio di Vostra Serenità et con licentia et mandato del signor proveditore, locolenente et governatore. Ho meco missier Teodoro dal Borgo con cavali 60, missier Jacometo da Pinadello con cavali 5, et alcuni altri per fin a la somma di 15, che sono in tutto N. 80; mi trovo etiam aver provisionati 100 a le spalle. Prego Vostra Serenità mi proveda de li danari de ditti cavalli et fanti, et subito, et ació se possa fare l’onor et utile di Vostra Serenità. Subito eh’ io giunsi qui, scrissi a Venzon et alla Chiusa et in Cargna per inanimarli. Io, per quanto apartiene a questo loco, non dubito le forze de nemici, per esser questo loco de la natura che molte volte ho scrito a Vostra Serenità, la qual su-plico che subito subito mi mandi li danari de ditti cavalli et fanti, aziochè da loro non sia abando-nato in tanta necessità. Io non so quello sia seguito de la mia famiglia che io ho de li, nè come le sia stà provisto; prego la Serenità Vostra per contento mio se degni farmi intendere quanto li sia statuito al mese per boche 22, per (iti di case etc. Io spero de ora in ora far sentir di me cose che a Vostra Serenila piacerano ; et molto di missier Todaro, mi laudo et contento. A Vostra Serenità me raco-mando. In Osopo, a 12 Febraro 1514, hore do di note. L’umile servitor Hironimo Savorgnan. Signori secretarii, vi prego mandatemi subito una zifra per bon rispeto. Et per Colegio, a dì 16, li fo risposto, laudando il suo bon proposito, e dii strenuo Todaro dal Borgo et Jacomo di Pinadello, di conservar quel loco, sì per la indefessa fede sua, come per l’amor el porta a la Patria come benemerito zentilhomo nostro, exortandolo a far lo effecto. Et la paga per quelle zente si manderà per la via lui scriverà si la mandi, non essendo per mancar in alcuna cossa et provision etc., perchè si desidera l'honor et conservation sua ; e a la consorte e fameglia è stà principiato a provederli al viver suo, etdoman con il Senato se li deputerà conveniente provisione, che onoratamente la potrà viver. Et se li manda una zifra. A tergo: Magnifico domino Hironimo Sa- 326* vorgnan, nobili nostro dilectissimo. A dì 17, la matina. Introe le galie di Baralo, 327 capitanio sier Marco Antonio da Canal, state in Istria, per tempi, zorni . . . . E fo sonato campano justa il solito. Di Padoa, dii capitanio zeneral, di eri sera. Come ha auto nova di Bassano dii conte Zuan Bernardin di P Anlignola suo nepote, che mandoe a custodia di Citadela, come con Anibai de......lo- cotenente dii conte Francesco Rangon governador di le zente d’ arme dii conte Guido Rangon, aver di sora Bassan roto e fracassato 500 fanti de i nimici todeschi, di qual molti è stà morti e parte presi, tra i qual il capitanio loro Cristofolo Calepin, et non si sa s’il sia o morto o fato presone; et che durò il combater da la matina a di.. fino a hore di vespero. Et che nostri ave grande favor da li contadini di quelle ville e teritorio bassanese. Di rectori di Padoa e sier Domenego Tri-visan, cavalier, procurator, savio dii Consejo. In consonantia, di la sopraditta vitoria, et occo-rentie de lì ; et come si manda danari. Et in la lettera dii capitanio zeneral è: come el voi venir in questa terra per esser do hore in Colegio, et l’ha a dir cosse che importa e zercha le zente