209 MDXIll, OTTOBRE. 270 Da poi disnar, fo Gran Consejo. Et il canzelier grande, con acomodale parole, persuase tutti quelli si hanno oferto di andar over mandar a Padoa o Trevixo, debino far la execution più presto li sia possibile, perchè il primo Gran Consejo si publiche-rano tutti quelli sarano andati over averano mandato fanti, etìam quelli hanno promesso e non sono andati a servir. Et in questo usoe molto ornate parole, et dicendo si erano alcun che si volesseno dar in nota di andar a servir a Padoa o a Trevixo o mandar fanti o dar danari,^i venisseno a dar in nota, et cussi veneno alcuni, qual fono li infrascriti publicati. Sier Baldissera Minio qu. sier Zuan Domenego, con do homeni a Trevixo. Sier Alvise Malipiero qu. sier Benedeto, dar ducati 30. Sier Piero Balbi qu. sier Benedeto, ducali 10. Sier Benedeto di Prioli qu. sier Francesco, ducati 30. Sier Vetor Diedo qu. sier Baldi- \ sera ' / loro con homeni Sier Zuan Contarini di sier Marco j 15 a Treviso. Antonio Sier Hironimo da Canal qu. ster Zuanne, con ho-meni 10 a Treviso. Sier Alvixe Foscarini qu. sier Bernardo, con homeni 10 a Treviso. Sier Jacomo da Canal qu. sier Bernardo, con homeni 10 a Treviso. Sier Silvestro da Leze qu. sier Jacomo, con homeni 5 dove vorà la Signoria. Fu leto la parte presa in Pregadi, a di 26, che li debilori a l’olicio sora le pompe possi prestar a la Siguoria altretanto quanto è debitori e siano asolti di la condanason, et di quello danaro siano fati credi tori e si possi scontar in le angario loro e de altri passa un anno, ut in parte. Fu electo capitanio a Zara sier Francesco Fosca-ri, fo di Pregadi qu. sier Nicolò, che ha manda 40 homeni a la custodia di Padoa, et rimase. Item, fu tolto sier Zuan Francesco Zustinian di sier Nicolò con titolo, va con homeni.... a la custodia di Treviso, all’ arzento in Rialto, et balotato con altro scontro di più età e rimase. Morite in questo zorno sier Domenego Malipiero fo provedador zeneral a Trevixo, qu. sier Francesco, qual poi che il vene di Treviso, sempre è slà amalato con febre e quartana. In questo zorno zonse a Padoa, et Io li vidi, slra-tioti n:° 13 con li soi cavali, venuti de..... Etiam alcuni zentilhomeni con fanti per custodia di la cita, quali fo destribuiti a le so poste, come dirò di solo. È da saper, ritrovandosi il capitanio Caravaial qui a Padoa, et non potendosi far il cambio con il governador nostro Zuan Paulo Baion, perchè il Cur-zense non voleva, e fo mandato a Mantoa, parse a la Signoria scriver a Padoa a li savii e provedadori che volesseno parlar col capitanio zeneral et far quello licentiar et remandarlo a Venecia in Toreselle, perchè el stà meglio e più seguro che li a Padoa, e cussi li predilli li parlono, e tamcn il capitanio non volse mandarlo per niun modo, nè volse alcuna persuasion li fusse facla, dicendo : « Sta ben seguro qui, e voglio stagi qui, perchè li presoni è in man de’ inimici sia ben tratali come jo Irato esso capitanio Caravaial. » Noto. A di......di l’instante, si levò di sora porto la nave di sier Piero Contarini da le Malvasie, va in Cypro, qual è stà conzà l’alboro che si rupe per fortuna ; sopra la qual andò sier Marin Grili, va consier in Cypri, sier Nicolò Zustinian el cavalier, et altri zentilhomeni nostri vano in rezimento in Cypri, el altri per star in Cypro, come sier Vicenzo Pasqua-ligo, qu. sier Cosma. In questo zorno a Padoa, sopra la piaza, reduti li rectori, provedadori zenerali e savii, fu fato la ra-segna di zentilhomeni venuti con fanti a servir gratis. A dì ultimo octubrio. Qui a Padoa se intese i 158 nimici erano levati, si dice per Verona. Tamen, a bore 18, vene aviso al capitanio zeneral, la guarda inimica di cavali lizieri erano corsi a le Brentelle, unde tutti li villani erano in fuga corendo chi potevano di qua di la Brenta per salvarsi in Padoa, unde fo spazà alcuni cavali lizieri di stralioti e altri verso loro, et fo avisato di questo la Signoria nostra. E poi disnar montai a cavallo, e andai a la porta di la Saonaruo-la, va verso dite Brentelle, dove era il capitanio zeneral che aspetava lì a cavallo, con il conte Guido Rangon, il conte Hironimo »......, e alcuni altri, et se intese i nimici erano di là di la Brenta e aveano corso reslelando lutto, e cussi venivano menali da li cavalli nostri lizieri maxime da’ slratioti molli presoni spagnoli presi per loro, parie a cavalo e parie a piedi, quali dal capitanio zeneral examinati diccano a varii modi: chi diceva erano pochi li ussiti di Vicenza venuti per depredar, capo il marchexe di Pescara e domino Alonso Caravaial liol di quel Caravaial è qui presoti,altri dicevano erano mollo grossi; erano ussiti per andar in Friul; chi diceva per andar verso Barbaran poi su el Polesene; altri diceva erano solo un grosso squadron, e il viceré non era mosso di