123 MDXW, OTTOBKE. 124 Missier Augustin da Brignano. Missier Alexandro Fregoso. Missier Marco Antonio de la Molella. Missier Constanzo di Pii. Fanti. Tutti li fanti venuti da Trovixo. De rispetto. La compagnia de l’illustrissimo signor gubernator. Sig. Malatesta da Soiano. E1 cavalier de la Volpe. La persona de l’illustrissimo signor gubernator, tute le bataglie e cum la sua banda de le gente d’arme erano in Treviso, se spenza dove sarà bisogno. La persona del clarissimo proveditor Lauredano, in la compagnia de l’illustre sig. Todero. La persona del clarissimo Grifi, in la retrovarda de missier Antonio di Pii. A dì tre la matina in Colegio fo ie infrascripte lettere. Di Padoa, di sier Cristo fai Moro proveda-dor zeneral, di eri, ore 20. Come zonse lì con alcuni zentilbomeni ben visto da tutta la terra, et aloza a San Jacomo in chà di Musali. Di sier Andrea Grifi procurator, va pro-vedador generai a Treviso. Come la note passata montoe in barca, e vedendo il suo andar a Treviso non esser securo per li inimici, fece la volta di Piove di Saco e zonto a Corte, avendo a Padoa scrito per li cavali e scorta, qual è venuti 15 stratioti e li cavali. E cussi eri a dì 2, bore 18, era montà a cavallo per andar per il Teraio questa note a Treviso. E nota, se intese per uno cavalaro venuto da Treviso, aver scontrato esso sier Andrea a ore 2 »/* de note sul Teraio. Di Limena, di sier Andrea Loredan prove-dador zeneral, di eri, ore 3 di vote. Come è lì col campo nostro molto volenteroso di trovar i nimici, et il capitanio promete indubitata victoria; voi levarsi da matina per tempo, e andar a Fontaniva e Santa Croce, donde intende i nimici è per passar la Brenta, et ivi aspetarli. Ha scrito al podestà di Bassan sier Francesco Dnodo rompi il ponte di Bassan, e brusi quante burcliiele è lì. acciò i nimici non possino passar la Brenta, e con quante zente el poi el vadi a in- frar in Citadela. Ha scritto a Vicenza ch’el Manfron vengi con quanta zente el poi di visentina a trovar il nostro campo, e sier Andrea Zivran fu mandato a Vicenza a questo effecto. Et ha scrito a Treviso il governador ensa, e vengi fuora di Treviso per venir a scontrar il nostro campo verso Citadela, e stagi 7 mia almeno lontano de li inimici. Et come esso pro-vedador, justa le letere dii Senato, volendo dir al signor capitanio saria bon indusiar il governador con le zente zonzi, rispose : << Tazè, che non voglio aspe-tar ; senza di loro li romperemo certissimo. » Conclude il capitanio è molto volonteroso, e li ha dito scrive a la Signoria eh’ è San Francesco; faremo la zornata e li prometo indubitata victoria. Di Treviso, di sier Sebastian Moro podestà et capitanio, di eri, ore... di note. Come il campo è per ussir. Ozi certissimo aspetano il proveda-dor Griti e li danari da pagar il resto di fanti manca, Et il signor governador à auto letere dii capitanio zeneral con avisi varii zercha l’andata sua : li ha re-scrito, e aspela risposta. Dii governador zeneral, di Treviso, di eri sera. Come ha recevuto letere dii signor capitanio zeneral zercha la sua levata, e cussi omnino ussìrà doman, e secondo farano il camino i nimici, cussi si governerà, dicendo : « È un gran ponto questa zornata, io sto a ubedientia, » nè consiglia come governador, ma dal canto suo e li soi farano il dover con-tra i nimici, li quali, per quanto se intende, starano questa note a Noal, e doman anderano a Castel Franco. E manda una deposition de uno suo omo d’arme, stato preson de i nimici, qual dize i nimici sono fanti 10 milia, zoè G000 spagnoli, 4000 tedeschi, da 1000 lanze et......cavali lizieri, et hanno inteso lì a Mestre il levar dii campo nostro di Padoa, e lo hanno molto a grato per quanto dimostrano, e voleno andarli contra verso Citadela, andando doman di Noal a Castel Franco; e altre particularità. Di Crema, fo letere di sier Bortolo Contarmi capitanio, di 28. Zerca danari da pagar quelle zente, et il modo di averne, ut in litteris. E di l’acordo di sguizari con Franza, e manda li capitoli utpatet ha auti per via di uno da Milan, qual è al modo si ha inteso. Et a dì 6 di questo franzesi dieno consigliar a sguizari le forteze di Milan e Cremona, con altri capitoli ut in eis; la copia sarà qui, avendoli. Di Zuan Pietro Stella secretano nostro era apresso sguizari, date a Como, a dì 27. Come di Cuora è venuto lì con salvoconduto auto dal duca di Milan a requisition di sguizari, acciò possi vegnir