169 MDXIII, OTTOBRE. 170 questo instesso far si debbi doman a banco a banco nel nostro Maior Consejo ut in parte. Nè fu fatto altra desputalione. Andò le parte 41 : di questi do sa-vii, il reslo dii Colegio, e quella fu presa, la copia di la qual sarà qui avanti posta. E presa la parte, il Principe si levò suso, e persuase a tutti a voler aiutar la patria e loro mederai, perchè li nostri inimici voi la nostra pernitie, dicendo sempre lui ha aiutato licei non si trova al presente contadi, perchè poi e sta guerra ha pagato grandissima quantità di danari come par per tutti i offlcii ; et tamen in tanto bisogno etiam voi prestar ducati mille e cussi fo chiamà a banco a banco, comenzando da i conseieri e altri di Colegio, e poi il resto. E chi imprestò e chi no, ma non fo nluno passasse ducati 200 ; e sier Zorzi Corner procutator oferse ducali......e tenie homeni 100 con sier Francesco suo fiol che zà è andato a Padoa fino bisognerà ; sichè fo trovato zercha ducati 8000. In tutto stete Pregadi suso fino ore tre e meza, e niun parloe. Die 8 Octobris in llogatis. L’anderà parte, che de presenti per el Serenissimo Principe nostro siano chiamadi tutti quelli di questo Consejo a banco a banco, principiando da quelli di Colegio nostro e poi altri de fuori secondo el consueto, e cum quella acomodata forma da parole socorerà a Sua Serenità, exortar e persuader per la carità che sono obligati portar a la patria sua, ad far quel largo imprestedo che rezerea le importantissime et urgentissime occorentie di presenti tempi, et de quell’oro presterano sian facti creditori a l’oficio di camera con 10 per 100 de più, possati -do scontar dito suo credito in tutte angarie sue et de altri, presenti, videlicet le do decime per sè et el 4.° de tansa posto ultimamente et future, sì a pagar in contadi come ad restituir, over altramente. E se quelle con magior don se metesseno, abino quel di più, dechiarando che tutti quelli presterano al presente possano servirse con tal imprestedo, in quel modo preciso, come in ogni tempo il credito suo fosse tutto denar contadi. E non se possa revocar, suspender over alterar la presente parte, soto pena de ducati 500 d’oro a chi metesse, over consentisse in contrario. E tamen parte alcuna non vaglia c non se intenda esser presa, nè de alcun valor, et il credito presente non possi esser interdito, signato over impedito per causa alcuna di debito publico over privato, e quanto se trazerà non possa esser convertito in altro cha in far fanti per custodia de le do cita nostre di Padoa e Treviso, e ne l’exercito nostro soto la pena di furanti. A dì 9, domenega. Vene per tempo sier Zuan 103 Viluri, vien di Padoa, era in campo a la rota, ma discosto, el qual referì al Principe e altri reduti in camera molte cosse, biasemando 11 capitanio zeneral, che senza ordine era sta fato la zornata, cargandolo molto, e disse tutti di li nostri non ha fato nulla verso i nimici, è stà roto da loro. E quelli capi e altri manca, molti è presoni, e altri è slà morti volendo fuzer da i nimici a la porte di Vicenza, perchè el podestà fe calar la sarasinescha zoso, e non poteno in-trar, altri anegali nel Bacaion. De li cavali lizieri pochi è presi perchè si arà salvato a 11 monti. Di fan-tarie è stà morto assai maxime di Brixigelli ; e altre particularità. Disse tuttavia il capitanio è stà caxon di la rota, le zente nostre erano lontane assa’ da lui quando volse apizar il fato d’arme. Disse si provedi a Padoa e Treviso, e presto ; manca assà capi. Or per il Principe con il Colegio li fo imposto non dicesse più dii capitanio zeneral. Di Padoa, di rettori e provedador Moro, di eri, ore 3 di note. Come quasi tulli i zentilhomeni erano zonti. e sier Nicolò Vendramin e sier Vicenzo Valier, non si sapea di sier Francesco Barbaro qu. sier Daniel. Babon di Naldo è zonto ferito e cussi molti di la soa compagnia. Serafin da Cai si dice è stà morto, e Alonso di Palma, spagnol, conleslabele nostro, era in Treviso, si dice li fo taià la testa e portata al viceré, qual ave grandissimo piacer, era suo inimico e valente omo. Sier Andrea Loredan provedador zeneral si dice è presoli ; dii governador nula si sa. Sier Zuan Francesco Griti qu. sier Hironimo, ferito, presoli in Vicenza. Item, vanno zonzendo fanti, sono da 2700 per le descrition fate di quelli erano pagati, et aràno da 4000 in tutto, e si mandi danari e danari, e altri fanti. Di Antonio di Pii e suo fio! Costanzo nulla se intende. Di Treviso, di sier Andrea Oriti procura-tor, provedador zeneral, di eri sera, ore 3 di note. Come fin quella ora non era zonto el signor governador, nè si sa de lui ; è ben venuti do so ne-poti, e de li soi, e altri, da zerca omeni d’arme 80. Item, zonto Gnagni Pincon contestabelc ; è zonto qualche uno, ma si provedi di fantarie, è solo Zorzi Buldegaria con la soa compagnia di fanti. Dii capitanio zeneral, da Padoa, fo etiam le-tere. Si duol dii caso seguito, e per lui non ha mancato, ma per non esser seguito; e zonze pur zente ma non capi, e non poi veder chi vien per la viltà