MDXIII, DICEMBRE. 370 I)a poi disnar fo Colegio di savii, e tratono materie pertinente al Consejo di X,.tndelicet dii Turco, che si Irata. Et però fo cazati li nodari e li savii ai ordeni. A di i) nevegò un poco. E fo in Colegio sier Nicolò Vendramin provedador executor, vien di Pa-doa, mandato dal capitanio zeneral con lettere sue; el qual dimandò licentia di andar per slafela a Roma dal Papa per poterli parlar in questi tratamenti di acordo, per che el vede non si farà nulla, e andando lui la Signoria vederà il bon fruto si farà. E li fo risposto la Signoria non voleva. Vene l’orator di Pranza, et fono sopra varii eo: loquii. Vene l’oralor dii Papa con letere di Fiorenza di 7. Come è notizie di Franza da la corte di Paris di 15, come il Re ha mandato le zenle a le guarni-son; atende acordarsi con sguizari. Li hanno mandato a proferir un milion el 200 milia scudi. E altri avisi, la copia di qual scriverò qui avanti. 217 * Di Padoa, di rectori e savii, di eri sera. Come in quella malina, essendo il capitanio zeneral a messa, Rosso da Chavina, qual ha fanti 174, posto in ordinanza era andato fuori di la terra per andar via. Li fo mandato drio aziò ritorni; rispose non voler morir da fame, et è più zorni non hanno auto denari; sichè promesse indusiar fin ozi, e non avendo li soi danari si voi partir. Per tanto solicitano si mandino danari, ali ter seguirà qualche gran inconveniente di quelle fanterie. Noto. Eri fo mandato ducali 1000 a Padoa. Itemi, si ave aviso, per via di Padoa, per relation aute, come a Verona si preparava alozamenli, si di/.e vien P Imperador; etiam el signor Prospero Colona vien di qua di l’Adexe. Item, si ave aviso come a Brandiso, a dì 18 dii passato, capitò do nostre nave veniva di Candia per qui con vituarie e vini suso, una di Marco Antonio Dragon e l’altra di Nicolò di Ziprian. E li fo rete-nule, et tolto la roba, come si spagnoli fosse in aperta guerra con la Signoria nostra. Noto. Li deputati a contar con sier flironimo di Prioli fo dal Banco, videlicet sier Zorzi Corner pro-curator savio dii Consejo, et sier Gasparo Malipiero savio a teraferma, e sier Piero Capelo cassier, hanno conze tulle le partide di le ubligation avìa falò esso banchier per la Signoria nostra a diverse persone, che non è venuto il tempo, i qual hanno contenta tuor quelle medeme ubligation a loro, che è per ducati ____Itemi, d'do Prioli resta aver di la Signoria per tempi venuti et ha promesso ducati 7000 in zerca ; l Oiarii di- M. Sanuto. — Tom. XVII. et par il suo debito sia lutto ducati 17 milia ; ha debitori boni per ducati G000, sichè si tien salderà il banco, e a questo la Signoria vi mete ogni cura per onor di la terra, e volendo farlo se li darà contadi quello el dia aver di la Signoria; el qual a tende averli, dicendo mi acordarò con li miei creditori, et la Signoria voi prima el saldi. Da poi disnar, fo Consejo di X con la zonta gronda, cazadi li papalisti, in materia di Constantinopoli, e sier Zorzi Emo savio dii Consejo non fu, per esser in caxa con gote. Noto. Eri malina in Colegio fu fato exator ai go-vernadori, justa la parte presa, sier Alvixe Soranzo fo exalor ai governadori qu. sier Remisi: solo sier Panfilo Contarini qu. sier Francesco. A dì 10. Fo letere di Padoa, di rectori e prò- 218 vedadori. A P usato i nimici, solicitano si mandi li danari, e li savii voi licentia. Item, dii zonzer alcuni zentilhomeni mandati, zoè sier Jacomo Michiel qu. sier Biaxio, sier Uironimo da Canal qu. sier Zua-nc, sier Piero Gradenigo qu. sier Anzolo eie. e aspelano il resto. Item, come la note seguite che, per le guardie nostre, è stè preso Piero Bagarolo fo fìol di Bertuzi, fo apicato, ciladin padoan, con do altri armali, quali dicono andavano a done; tamen è da so-spelar allro. Li hanno fato relenir et li examinerano per saper la verità. Di Treviso, dii podestà et sier Uironimo Contarini provedador zeneral. Di certo disordine seguito, che alcuni fanti de Uironimo Fateinanzi eri è andati a caxa di uno forner e posto tutti il pan a saco. Itemi, alcuni altri fanti è andati in caxa de uno monaro e toltoli farine e formenli: per tanto rechie-deno et instano si li mandi danari, eie. Po mandalo a Treviso ducali 1000. Fo mandato a Padoa ducati 2000. Et scrito scuo-dino de lì ducati 1000 da uno dazier dii sai, è il tempo adesso. È da saper, vene fra Corado, vien da sguizari. Dice come sguizari hanno tolto Misoco castello di missier Zuan Jacomo Triulzi, et non ha valso letere dii Papa et de altri ge lo rendino, che lo voleno lenir. Item, par che abino licenlialo Porator di l’Im-perator. Item, non voleno el nostro secretario Zuan Piero Stella ritorni a loro, e questo perchè semo in lega con Franza. Item, hanno aulo molto a mal ch’el re di Franza abbi voluto dar i castelli al più presto al Duca che a loro justa Pacordo fato, et però non voleno acordarsi con dillo Re se prima non conlenta di Pacordo fu fato con loro per monsignor di la Trimolia. Tamen, alcuni cantoni è molto ami- 24