315 MDX1II, NOVEMBRE. 316 provedador zeneral fuori, et mo’ vien di Treviso, dove volse andar, et avia licentia di repatriar quando el voleva ; et cussi veneno molti altri zenthilomeni. È reslato lì a Treviso provedador zeneral sier Hiro-nimo Contarmi Grilo pur a sue spese, et vi è sier Vi-zenzo Capelo provedador di l’armada, sier Piero Polani, sier Vicenzo Tiepolo sopracomiti con le zurme. Da poi dìsnar, fo Pregadi per far Consejo di X, con la zonta, et per scriver a Roma, e poi lelo le le-tere, el una venula : Di Crema, di 4. Di una altra viloria aula con-tra i nimici; la qual fo mandala a Padoa a comunicarla al capitanio zeneral, el la copia sarà posla qui avanti. Et il signor Renzo merita gran laude, si porta benissimo. El fo per la Signoria nostra molto laudato, con lelere sedioli in bona forma in sua comen-datione. Fu poslo, per li savii, una letera a l’orator nostro in Corle, con la risposta dii viceré zerclia el levar di le ofese, e accertarli avemo ordinato li nostri cavali non ensino di Padoa. Fu presa. Fu poslo, per li dili, una letera a sier Andrea Ba-doer orator nostro in Ingaitera, ut in ea. Et presa. Fu poslo, per li consieri, aleuto la morte di sier Zuan di Garzoni, qual andava sopracomito, che in loco suo possi andar sier Vetor suo fratello, con li modi e conditimi andava el dito sier Zuane ; sicome ad altri in sinici casi é sta concesso. La qual parte non se intendi presa si la non sarà posta e presa nel nostro Mazor Consejo. Ave 21 di no, 150 de si, e fu presa. E poi a dì 20 fu posla in Gran Consejo, et etiam fu presa. Nolo. Li zenlilhomeni tuli ritornati di Treviso, hanno lassato li homeni, aveano menali con loro, a compir il mese come é stà pagati, e slagino a custodia, poi vengino via. Fo poi licentiato il Pregadi, e restò Consejo di X con la zonta. Noto. Fu decreto per i Cai dii Consejo di X, atenlo la moltitudine di nobeli andavano a scriver lelere a Padoa e a Treviso a li soi, a la bolla, adeo quela bolla era piena, che de ccetero niun vi potesse entrar salvo li segrelarii, sub pana, etc. E questo feno aziò li secreta rii polesseno lì scriver lettere, che non fosseno vedute et lede, come si feva per nostri pro-sontuosi. Et fu per parte posta nel Consejo di X. Copia di una letera di sier Bortolo Contarmi 185 capitanio e provedador a Crema, scrita a la Signoria a dì 4 Novembrio 1513. Nara il prender di alcuni homeni d’arme. Serenissime Princeps, etc. Le ultime mie a la Serenità Vostra sono de tre de ¡’instante, per le qual li significai, qualiter per queste lidelissime genie in Calzinà de Bergamasca fo preso el signor Cesare Feramosca con homeni d’arme 40, e menorono cavali 200 con robe et danari, che fo uno bellissimo botino. Al presente dinoto a quella, come lo illustrissimo et valoroso capitanio, che continuamente invigila al benefizio della Serenità Vostra et danno de li inimici, avendo auto per spia come le zelile d’arme del conto Santa Severina erano alozate a Quinzan di brexana, mia 20 lontan de qui, sua signoria et mi deliberassimo andarli a svalizar. Et cussi questa noie preterita mandassemo tulli questi cavali sono de qui, con buon numero de fanti cernili al dito loco. Et perchè a Trigoli, loco del cremonese se atrovava bon numero de cavali, mandassemo a quella volta 20 cavalli con 8 tamburli, et do liore avanti zorno, un miglio apresso la terra, dilli tamdurlini dettero a l’arme facendo un gran rumor, adeo che tulio el paese se messe in fuga, et ogniuno tendeva salvarse, et quelle zente da Frigoli spaventate coinenzorno serarse in la terra, murando le porle el preparandose a la defensione. El in questo interim le zente nostre feceno ditto eft’elo, et hanno svalizato 42 homeni d’arme del ditto conte de Santa Severina, et 10 del signor Prospero Colona, et preso il locolenente dii dito conte de Santa Severina, et tolti tulli li cavali et arme lassati. El in questa ora, con lo aiuto de Dio sono zonti a salvamento con dito bulino, che é stato gran danno e vergogna de li inimici, e onor e repulalione a le cosse di la Signoria nostra. La qual cosa mi ha parso subito notificar a la Serenità Vostra, cujus gratice, etc. Crema, 4 Novembrio, ore 20, 1513. Bartolomeus Contareno, capitaneus etprovisor Crema. A dì 14. Per alcuni frati di l’ordine di San Za- 185 ‘ nipolo venuli di Este a Padoa, se intese, il viceré esser pur a Monlagnana e il governador Baion esser zonto lì, vien di Manloa. Item, esser venuti 1400 fanti spagnoli, erano in Lombardia, lì a Montagnana. Si dicea il viceré si volea levar con le zente e andar