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MDXIVj FEBBRAIO.
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  d’arme e ¡diro. Et prega la Signoria li dagi licenlia, e non la dagando, omnino un zorno vera.
     Di Bassan, di sier Francesco Duodo podestà et capitanio, di.......Scrive questa vitoria
  ha aula nostri, e come lui è stato in persona. Et tra morti e presi, non si sa il numero, ma sono 400 fanti et 30 cavali, e di l’ajuto ha dato li villani a li nostri.
     Di Cittadella, di sier Francesco Codio podestà. In consonanti, ut supra.
     Di Frinì, di sier Jacomo Badoer luogotenente e sier Zuan Vi turi provedador generai, di 15. Come i nimici è andati a veder di aver la Chiusa e Osopo, dove è domino Hironimo Savorgnan dentro ben munito, et ha con lui Matio dal Borgo capo di cavali lizieri con fanti .. ., che tolse di Ude-ne, e lo menò con lui per difender ditto loco, qual è fortissimo.
     Di sier Hironimo da ca’ da Pesaro provedador generai, date in Conejan, a dì 15. Come, partito di Seravaie, vene lì per far condur li strami in Treviso. Li nostri introe ili Fellre a nome di la Signoria nostra, e lo sier Anzolo Guoro che lì andò a tuorlo; qual è stato provedador a Feltre. I nimici avia lassato 20 fanti in la roca, et menato con sì,zoè con Andrea Letistener 4 citadini di Feltre, dicendo la compagnia farano nostri a li soi, lui la farà a loro. Et sier Hironimo Barbarigo podestà di Feltre, che era a Seravaie, torna a Feltre.
*	Et in le letere di Udene è: come il conte Cristo-foro Frangipani era inlrato in Udene con Nicolò Savorgnan, e tutti cridoe « Savorgnan, e pochi Austria ». Sichè hanno visto dito Savorgnan molto volentieri, et quasi tutti li castelani di la Patria è acordati, et si hanno dati.
    Di Sagii, di domino Malatesta da Solano condutier nostro. Come si duol di quanto siegue in la Patria, et lui non ha colpa e bisognava altro presidio a volerla lenir, come sempre ha dito. Pertanto vede che lui si fatica, e non vien agumentato di con-duta ni altro, e non voi star cussi, e dimanda o agu-mento, di sorta eh’ el possa star con onor, over licenza : che ’1 non voi star cussi.
    Da Crema, di sier Bortolo Contarmi capì-tanio e provedador, di 10. Zercha danari da pagar quelle zente, Et come è sta scaramuzato con li inimici e zente dii signor Prospero Cotona per nostri, con occision di 8 over 10 per parte; et questo perchè de li nostri pochi è usiti a scaramuzar, perchè il capitanio li vede malcontenti per non esser pagati, e non li voi lassar ussir. El qual capitanio ha auto la
     I Viarii di M. Sanuto. —' Torà. XVII.
letera di la Signoria nostra di la creation in govcr-nador zeneral nostro; li piace assai, et voi mandar uno suo in questa terra a sigilar li capitoli.
   Vene in Colegio dòmino Mercurio Bua cavalier, capo di stratioti, venuto di Padoa, qual è stalo ama-lato. Et lo in Colegio; dimanda resolulion di quanto ha richiesto per li soi capitoli dati, aliter licenlia.
Et fo commesso a li savii. Porlo letere dii capitanio zeneral in sua recomandatione.
    •	In questa malina, in Quarantia criminal, iterimi fo menato per li avogadori do, perchè sier Piero Contarmi è cazado, di retenir sier Zuan Domenego Contarmi qu. sier Julio per sospcto dii scrigno manca, di la volta qual era di sier Nicolò Querini Slampa-palia, come ho scritodi sopra. Parloe sier Zuan Capello avogador; li rispose sier Filippo Trun el XL; poi parloe sièr Orsato Zustinian avogador; li rispose sier Zacaria Valaresso XL, qual volea si desse ta-ia, etc., Andò la parte; 4 non sinceri, 16 di no, 16 di retenir ; et per esser venuto a (ante a tante, eli’ è
il	terzo Consejo, per le leze bisogna menar questo in le do Quarantie.
   Da poi disnar fo ordinato Pregadi, per lezer le 328 letere e non far altro, e chiamar Consejo di X con tutte do le zonte, el esser in materia di......
    Fo leto le lelere soprascrile, et molte, perchè è zorni 3 non è sta Pregadi : il sumario di tutte ho scrito di sopra.
   Di Boma, vene letere di 8, 9, 10 et 11, di
V	orator nostro; il sumario è: Zercha tralamenti di le Irieve. Et come erano stati più volte il Papa con 7 cardinali in congregatimi, et con li oratori cesarei et yspani. Et lui orator, avendo voluto per 5 fiale andar dal Papa, non era sta admesso, dicendo non se li potea parlar. Et che ha inteso questi oratori hanno fato il compromesso nel Papa, et formato certi capitoli ; e altre particularilà ut in litteris. Scrive, 1’ oralor di Pranza è stato etiam col Papa, et tralano il suo acordo. E coloquii aulì con cardinali, eie.
   Di sier Vetor Lipomano, vidi letere di Roma, dì 11 et 12, il sumario di le qual scriverò qui avanti.
   Di Hongaria,fo letere di Vorator nostro sier
Antonio Surian dotor, di____, da Buda. Come
avìa comunicato alcune letere nostre al reverendo Varadiuense per nome dii Re. Et come le trieve con
il	Signor turco ancora ^non erano concluse, e si stava su la pralica. Item, che ’1 reverendo Cardinal Slrigoniense, che vien di Roma, era zonto in Zagabria, et si aspetava a la corte. Et che avia scrito a
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