GENNAIO. 486 Selle savii, sora il Dazio di la spina. Provedadori sora il ilisco, a San Marco per mezo Sora le acque. Provedadori sora i conti di la guerra, Li Cai di sestier, restano sora la Becaria dove erano. Provedadori sora la revision di conti, a San Marco di sora l’Armamento. 485 mdxiv, sua. Sichè dillo sier Hironimo stava dentro senza pagar alcun filo fin esso sier Antonio vive. Deputatione facta di oficii in Rialto di poi lo incendio, et mutatione. • Li Governadori de Pintrade, di sora dove era li Consoli. Li Diese savii, di solo dove era dicti Consoli. Li Consoli di merchadanti, reslreti al loco suo sora Canal. Li Provedadori al sai, di sora a li Camerlengi, dove era le Rason vechie. Le Raxon vechie, di solo li Camerlengi, dove era li Extraordinarj. Li Camerlengi di comun, restano al loco suo. Li Extraordinarii, restano più in qua dove erano. Le Raxon nuove restano al loco suo. Li Provedadori sora la camera d’impresledi, al vol-tesin a le Raxon nuove' Li Otìciali a la camera d’imprestedi,di sora le Raxon nuove. Li Provedadori di comun, sora la Becaria dove era il Zudegà di propio. Li Sopra consoli, sora la Becaria, dove era li Provedadori a le legue. Li Provedadori a le legne, al loco suo sora la Becaria li apresso. Li Provedadori sora i oficii, sora la Becaria. La Justicia vechia, sora la Becaria. Li Cinque di la paxe, sora la Becaria. La Mesetaria, apresso la Becaria in le volte di San Marco. Tavola de l’insida, ivi indite volte. Tavola de l’intrada. Ternaria vechia, dove erano su la riva in una botega. Dazio dii vin, dove erano su la riva in una botega. Fomento a Rialto, soto la loza dii Fonlego di la farina. Provedadori sora i dacii, apresso la Becaria in le volte. Synici in Rialto, di sora la Becaria. Toca di l’arzento, Otìciali ai...., reduti in una altra volta lì apresso. Zudexi di proprio, sentavano poi disnar sora la Becaria, ora senterano a San Marco al suo oficio. Zudexi di examinador, Justicia nuova, si reduseno in l'osteria di la Campana. Otìciali a le cazude, in una volta di sier Zuan Maria Malipiero. Sopra gastaldi, il cassier, in una volta predila. Provedadori sora le pompe, A dì 17, fo Santo Antonio. Vene in Colegio 284,) Domenego di Malo servo dii capitanio zeneral, ritornalo per stafeta di Roma, et portò lettere di l’o-rator nostro di 10, et fo aldito con li Cai di X, qual referì di quelle cose di Roma. E come il Papa ha bon voler, ma non poi nulla, ni ha cuor, perchè el teme molto, et il Curzense ha quasi più dominio che lui ; et che dal Papa non mancava, ma, vien bertizato; et che el non si fida de fanti italiani; s’il potesse aver sguizari faria gran cosse in Italia e libereria da barbari. Et come il magnifico Juliano è mal sano, e il Papa il farà capitanio di la Chiexia ; con il qual sarà il conte Guido Rangon, perchè il Curzense non voi per niun modo vengi più a servir questa Signoria, protestandoli de confiscation etc. Item, ch’el gover-nador Zuan Paulo Baion era partito di Roma, è andato nel Patrimonio ad alcuni castelli di la dota di suo fiol. E che in Roma si parlava di turchi; ma se la ridevano, dicendo che li fa venir venetiani. Et che il Papa si partiva per andar a la caza a solazo. Altre parole scerete, e quello avìa parlato col Papa da parte dii capitanio zeneral, e la risposta dii Papa, conclu-«Jjndo el Papa è bollissimo homo di quiete e non di guerra etc. L. Roma, di l’orator nostro, di IO. Come el veniva qui Domenego di Malo sopra dito, dal qual la Signoria intenderà molte cosse. Et come è stato col Papa per le letere aule di 5, et il Papa li ha dito esser letere d! Spagna dii Re di 24, qual persuadeva a far l’acordo con l’Imperador e la Signoria nostra, e avia visto li parlidi pareva di far il Papa; e ch’el diceva erano scarsi per l’Imperador, pur li scrivaria non vardasse e la concludesse; et che etiam la Signoria non doveria vardar e venir con più larghi partidi aziò si concludi. Item, come il Papa era partilo con gran fredi per andar a la caza con alcuni cardinali zovem ut in Utteris, sarano da 1000 cavali, et in questo mezzo dize verà la risposta de Plm-perador. Item, come Calura di Cao d’istria era par-tido, al qual il Curzense li ha donato la galia è a Ma-ran, e la voi armar e far danni. Et el conte Guido (1) La carta 283* è bianca.