375 MUXIII, DICEMBRE. 37C i altri per loro spazadi azonlo et usatoli come ai primi el modo del pagar per rata ogni mexe una volta, et per questo modo volemo sia fato che i me-nudi, che non sarano per i signori ut supra intesi, che queli per i capi de le contrade sarano electi insieme con el piovan, veda con diligentia la posibilita de quelli, el sopra la loro conscientia li possi dar di cargo per ogni mexe da grosso uno per fino a ducati .....dove a questo modo fazando se faza cosa aceta a Dio, imperochè, cadauno avendo l’imposition sua come è dillo, per ogni mexe zercherà de viver più costumatamente, remetendo molte spexe superflue et abominevole contra la Divina Maestà, et zercherà con ogni studio aiutar la patria, liberándose da i nimici nostri. Apresso volemo che s’el serà alcuno vorà servir dita imposition sua per tutto l’anno, la Signoria nostra, in termenc di la presente, qual volemo sia da mo’ a mezo zener proximo, dicemo quelli abiano per beneficio farsi far creditori de (ulto a l’o-fizio nostro del Monte Novissimo, avendo a poter scuoder el prò de tal danari principiando da uno per fino ad anni 4, et da poi finido dito tempo rezever possi el prò deducali 5 per 100a li tempi consueti; et per quelli vorano de mexe in mexe per rata la sua imposition sohm pagar, volemo finida la guera sieno fatti di la mità credadori a l’oficio nostro ut supra, rezevendo el pro’ a li tempi soi ; et questo tal modo abi a continuar a beneplacito di la Signoria nostra, azonzando con li sopra nominadi nostri abitanti in questa cita, Muran, le Contrade, Chioza e Malamocco, con i qual se abia a prozieder per i modi ut dictum est, con tamen condition che quelli che de tempo in tempo non pngerano la portion sua cada a la pena di al (retanti, avendose a scuoder tutto per Pofieio nostro. Depositione de uno amico fidel stato dasguizari e venuto a Venecia a dì.... Dezembrio 1513. RelTeris.se l’amico, la Santità del Papa aver mandato su ne la dieta de Zurich, la qual comenzó a di 19 de Novembrio et durò fino a dì 24, uno suo messo chiamato missier Hironimo Delfín dotor con uno breve apostolico diretivo ai cantoni confederati et a li Grisoni, pregando dicti veglino ritornar per amor suo Musoco a missier Zuan Jacomo Triulzio et quello tignir come bon amico et confederato, unde, vedendo li elvelii confederati che la Santità del Papa prega per uno inimico loro, molto sono meravigliali et turbali, menazando forte a ditto suo messo,'ciim el qual mi partì e cavalcai con lui da Zurich (ino a Bo- logna. El parlando con mi, per la via mi disse io vedo che questi elvetii me tratano male et me hanno me-nazato su la vita, però farò tal relatione per la fe’ de Dio davanti la Santità del Papa che quella vederà de far cosa a bon proposito del re de Franza et de la Signoria de Venetia, vedendo che diti elvetii fano si poco conto de Sua Santità ; et ha promesso de parlar con l’orator nostro a Roma, aziò tanto meglio el sapia tratar cosa utile per il Slado nostro ; et Io li ho dato una lettera a ditto orator nostro con bone information, de le qual ne avereti risposta. Lo ambasador de PImperatorha domandalo da li cantoni confederati homeni 10 milia, et questo se iu-diea lui abi domandato aziò se il re di Franza fusse in tratado over liga con elvetii, lui ne potesse aver tanto manco, et per romper il suo intento; al qual ambasador fu risposo che, abiando per certo el re de Franza astutissimo un gran exercito nel Delfinato et per tutta la Borgogna, che mal per tal rispetto li possemo mandar de nostra zente, però Sua Maestà, per l’amor che el ne porta et per nostra salute, non ne averà per male et averà nui a cari come nui lo avemo lui; et per confermar la cosa, si el re de Franza avesse tanto exercito come se dice, mandorono per monsignor de Grue ambasador de Franza, il qual disse esser cussi, et che se trovava etiam in ditto exercito lanzeche-nech 11 milia. Et diti elvelii hanno segretamente concluso che siano in ponto 16 milia fanti de li sui, i quali abiano senza altra Dieta nè Consejo andar verso et contra il re de Franza, movendose lui conira loro. L’ambasador de Franza è venuto nel paese de’ confederati con generai salvocondulo, zoè monsignor de Grue, e ditti confederati se lenivano certi lui portasse danari secondo la promission conlenuda nei capitoli per dito re de Franza porecti; el qual monsignor de Grue vedendo il populo mal disposto, li disse venir da poi de lui un baron de Franza con danari su la Dieta, et ch’el faria ogniun contento. Vedendo li confederati che questo era bugia, et maxime quelli che sono contra il re de Franza, volevano meter le mano adosso de dito monsignor de Grue et i i n presonarlo, volendoli romper il salvoconduto et retenirlo in pe’ de quelli 6 che sono impreso-nati a Zurich, et sopra zio fu fato el Gran Consejo, il qual li volse mantenir il salvocondulo come li hanno fato. Et vedendo questo, dito ambasador ha dato bone parole, domandando la copia de dili capitoli, prometendo che lui farà il re de Franza mantegnirà el tutto et li manderà li sui danari ; et cussi se ne andò. Dii suo ritorno non se sa. L’ambasador de vostra Signoria missier Zuan