DIARII l SETTEMBRE M D X 111. — XXVIII FEBBRAIO M D X I V, Dii ìnexe di Septembrio 1513. 1 A dì primo, Inlroe Cai di XL, a la bancha di sora, per un mexe solamente, j usta la parte io presa in Gran Conseglio, sier Andrea Valier qu. sier Zorzi, sier Stefano Viaro qu. sier Zuanne, sier Andrea Dandolo qu. sier Antonio dottor; Capi dii Consejo di X: sier Francesco Falier, sier Anzolo Trivixan et sier Michiel da Leze, stali altre fiate. Di Padoa, fo letere di eri sera, dii capitano netterai. Come, per uno stratioto venuto, ha inteso Andrea Mauresi capo di stratioti, qual andò iuora di suo ordine, con zercha 100 cavali, per veder di prender quelli danari che ’1 Papa ha mandato in campo, dize li ha fallili ili do zorni, et come feno in-boscala, et hanno preso verso Verona li cariazi dii signor Lodovico di Bozolo et altri, e fiuto botiui per valuta di ducati dieci tnilia, e presi alcuni citadini rebelli, tra li qual uno di Guarienti, e pocho manchoe non habi preso dito signor di Bozolo et madona labella di Sexa, qual li sono.fuziti di le man ; è stato fin sul ponte di Verona e quasi preso, el vescovo di Trento era andato a la caxa ; e come dito Mauresi con la compagnia era salvo, venuto a Caslelbaldo con el bulino ete. Di sier Andrea Loredan, proveditor generai di Padoa, di eri sera. Scrive in conformità questa nova, e dii bufino dize è stato per valuta ducati G000. Item, come alende a pagar le fantarie e se li mandi danari. Di Crema, di sier Bortolo Contarmi capitano e provedador, di 23 et 25. Di occorentje de lì, e atendeno a far fanti molli e condurli in la terra; hanno allre viluarie assai, ma danari non hanno, che importa assai, adeo ha terminato e consultato col signor capitano di le fantarie, di tuor imprestedo ducali 500 dii Monte di la Pietà, et ducati 500 da uno altro, ut in litteris, venduto però 1’ habi le sue biave prima. Item, come la peste è dentro la terra; si fa ogni provision, etc. Di Corphù, di sier Alvixc d’ Armer, baylo, 1 * di li. Come erano zonte lì do galie nostre, venule dii Zante e la Zefalonia, zoè Bragadina e Tiepola, con cavali 130 levali su quelle do ixole, et 10 levarono lì a Corfù, et havia tolto cinque schierazi, con li quali mandava li diti cavalli, perché tulli non potevano star, et 40 altri sono su 1’ armata. Scrive allre particularilà ut in litteris, et di gripi si potrà haver de lì, etc. Nolo. La terra fo di peste Ira morti e amalati numero 7, che è zercha zorni 6 non vi è stato niuno. Da poi disnar, lo Pregadi, non fu il Principe. Leto molte letere, di sopra notale. Di Padoa, vene dii capitanio generai et dii provedador Loredan, di hore 16 et 19. Dii venir lì di Traversili Traverso con sua moglie, partì quella malina di Vicenza. Dize tedeschi doveano levarsi ozi per Verona, con i qual va il Curzense e il conte di Chariali, et za’ molti di le botege di Vicenza di tedeschi li'gavano le so robe per partirsi. Spagnoli aspe-terano fino a dì 8, ch’è la Madona,e il conte di Chariali dia ritornar con danari. È stati assa’ in consulto quid fiendum, e il viceré voleva tedeschi restaseno* lì, qual non hanno voluto ; et si dize vano spagnoli