373 MDXIII, dicembri:. 374 ciò col Papa in queste pratiche ; nè il Cardinal Gri-mani ch’è veneto e di primi cardinali se impaza, cl qual parlando col Papa li ha dito Sancte pater, l’è rneio viver in spavento che una morte subita, quasi dicat la Signoria farà venir turchi. Et per letere di sier Vetor Lippomano, vidi letere di 10. Come il Papa avìa revocà in concistorio tutte le riserve ha fato di beneficii etc. Item, quel zorno, a dì 6, era infrato in Roma tre oratori dii marchexe di Monferà benissimo in ordine per far la ubedientia al Papa. Scrive di la morte di sier Francesco di Prioli di sier Bernardin lì a Roma, qual era con domino Agustin Gixi et si amalo fuori, lo fece condure li a Roma et ben ateso et è morto. Li oratori di Franza, col Cardinal San Severino, col Papa molto tratano far liga col Papa, Franza, la Signoria et Sguizari ; el Curzense non si vede fuor di caxa, va solum la note, sta con gran reputation, venere in concistorio publico si li darà il capello, si à fato taiar la capa di Cardinal, ma el voleva aver el primo loco in concistorio come fosse l’Imperador, per esser suo ripresentante. 11 Papa ha manda missier Ga-leazo Budregal bolognese, è col Cardinal San Zorzi in Spagna per slafeta dal Re, a dirli zerca questo acordo voi far tra l’imperator e la Signoria. Item, scrive di la trieva voi far il Papa per mexi 3 over 4 con li nostri inimici e la Signoria e li dagi da ducati 30 milia in zoso, e lui non conseia si fazi nè se li dagi alcun danaro. Scrive coloquii auti con domino Hercules Rangon fratello dii conte Guido, che è ca-merier dii Papa. Noto. Per la Signoria, inteso il caso dii retenir le do nostre nave a Brandizo, mandò subito di qui a far bolar zerca 8 magazeni di pujesi perchè voleno far ripresaja; ma si dice che dite nave è sta lassate; qual sarà scriverò. Fo mandato in questa sera a Padoa ducati 1000. È da saper, a di 8 fo la Concezion. Et la malina l’orator dii Papa, per alegreza e voto fato di la vali-tudine dii fratello Cardinal, fece dir in Santo Anzolo, eh’e la sua contrada, una solenne messa. Vi erano li oratori etc., e fé’ uno pranzo solenne, vi fu assà brigata etc., et maxime li soi fiorentini. Nota: questi sono li sentilhomeni andati a Padoa a servir a loro spexe per questo mese. Sier Jacomo Miehiel qu. sier Biasio. Sier Hironimo da Canal qu. sier Zuane. Sier Piero Gradenigo qu. sier Anzolo, per 8 giorni. Sier Ferigo Morexìni qu. sier Hironimo. Sier Vicenzo Zen qu. sier Piero. Copia di la parte aricordata per Alvise Sca- 220 reli a la Signoria nostra et per lui presentata,per trovar ducati 600 milia in uno anno per la guerra, et fo aldito pleno Colegio, tua li savii non la sentì. In questo mexc di Decembrio 1513. Non è altro che più laudabel apresso mortali sia, che per la patria faticarsi con ogni studio per beneficio di quella, in però che l’è debito di ciascuno per i bisogni esercitarsi, et maxime nel presente tempo,e ritrovar danari per poter con quelli aiutarsi, deliberándose da i nimici loro, zercando modo più piaze-vole di quello fino al presente sia fatto, aleviando cargo a tutti zenlilhomeni o zitadini nostri fazendoli exenti de ccetero de decime, lanxe, mezi fitti, sali, barche el ogni altra eo modo con che fina ora è stala messa, exeluando però quelle avanti la presente parte fusseno imposte, servándose la Signoria nostra de più summa de danari per il bisogno de tempo in tempo li occorre di quello fino ora, come è ditto per anga-rie passale sono stà riscosse, per li effetti ut supra, et però : L’anderà parte: che de ccetero, tutti quelli sono stà tanxadi per i nostri signori X savii fino a ora, e cussi etiam quelli sono et sono stà soto posti a pagar decime de ogni et qualunque condition quomo-documque, li sia usà agevolezza tal che solum la mità di quel tutto fino a hora hanno abuto de gra-veza per l’anno intrego una sola fiata, se intenda cusì dolcemente procieder con una regula tanto amena, fazendo uno calculo: se uno tansadoera ducali 300 et per decima avesse ducati 100, o più o meno, a-zonli insieme farsi ducali 300, torna 150 che dia tornar ducati 400, et cussi per ogni summa se intenda trazerli la mità de tutto, dechiarando però che tutti quelli averà solum abuto graveza di decima e non di tansa insieme, sichè non asenda a più de ducali 10 overo da là a basso, volemo chea li ditti altramente non li sia sfalchado allro, ma abia a restar in tanto quanto per una decima pagavano da esser quella anche divisa per rata ogni mexe la porzion sua, et cussi se intenda per quelli avesseno tansa solum et non fusseno stà mai solo posti a decime per non aver stabele da ducati 10 a basso, tutto abi a pagar pro rata come è di sopra. Et perchè ne sono infinito numero dei abitanti in questa nostra cità i qual ancora non son stà per i nostri X savii inlesi, 220 * volemo, per dar presta expedition,che quelli per tal modo poterano esser da loro intesi et visti siano con