383 MDXIH, DICEMBRE. 384 galie per tempo nuovo, nel qual numero siano 10 bastarde, videlicet: In Candia, Retimo e la Canea n. 12. A Nixia 1 Zanle e Zefalonia 2 Corfù 2 Cataro 1 Trau e Spalato 1 Sibinico 1 Curzola 1 Lesna 1 Zara 2 Cao d’Istria 1 Brazza 1. Pago 1 Cherso 1 Ossero 1 Summa 29. Il resto in questa terra. Noto. Fu posto, per i consieri, che a una causa ha sier Mafìo Agustini ai XX savii, in loco di cazadi se loy 10 di Pregadi e di zonta, ut in parte. Presa. Fu posto, in dita parie, che le decime e tanse sono al presente a le Cantinele di governadori, tutte siano ubligate a l’arsenal per armar di le galie justa la forma di la parte mo’ presa, nè in altro modo di danari se possi spender che in l’arsenal nostro ut in parte canevi fostagni legnami feramenti. Pr ceterea,eh’el sia electo per scurtinio do prove-dadori sora l’arsenal con pena, da esser electi di ogni luogo et oficio, con l’autorità juxta la parte presa, e li provedadori asegni debitori di le Raxon nuove a chi darà robe a l’arsenal. Fu posto, per li ditti, scriver a li rectori di Candia che debino elezer do zentilhomeni de lì, uno nobile o cretense per ogni 100, qual andar debbi sopra l’ixola,et a loro spexe per ajutar la Patria in tanto bisogno, fazino 1600 arzieri, et siano electi 20 zenlilho-meni per capi ut in litteris, et fu presa. Di Trevixo, fo letere, di osi ore 21. Come ozi alcuni soldati in piaza avìa posto una botega a saco, et esso podestà et provedador andoe lì et remediò meglio si potè, et erano di la compagnia ut in litteris, et processe perchè non hanno danari da viver; però suplica se li mandi danari. Fu posto, per li savii, excepto sier Cristofal Moro savio dii Consejo et sier Piero Trun savio a terra ferma, atento che sier Piero Balbi e sier Domenego Trivixan cavalier, procurator, savio dii Consejo è stati assà a Padoa, che a li ditti sia dato licentia et electo il provedador generai in Padoa con ducati 80 stando in Padoa, e cavali 8 e do stafìeri al mexe, computa il servo et suo famejo, e andando fuori di Padoa ducati 120. Sier Cristofal Moro savio dii Consejo e sier Piero Trun savio a terra ferma voleno, alento la importantia di Padoa, che è bon ne sia Ire di Colegio sempre li, che per sorte siano mandati tre di Colegio a star un mexe per uno a spexe di la Signoria nostra, videlicet un consier, un savio dii Consejo, un savio a terra ferma. Sier Luca Trun el consier, voi che prò mine se inclusi la ditta licentia, e se elezi de prcesenti uno provedador zeneral in Padoa con li modi, videlicet di ogni loco et oficio e con pena a refudar, et abbi ducati 100 al mexe etc. Lete le ditte tre opinion, andò in renga sier Cristofal Moro, qual è stato provedador in campo più volte e ultimate a Padoa, et disse non è da butar via danari in provedadori perchè el non bisogna; ma mandar tre di Colegio per consultar quelo acade col ca-pilanio zeneral, e locò che disertò come tutti el sà, e con lui non se taia ben, sì che per niun modo vi voi andar s’il sarà electo, et al tempo di bisogno a sue spexe è andato a servir et è stato a Padoa; con altre parole. Andò poi suso sier Polo Valaresso, è di Pregadi, e disse da galioto non........ ..........Poi parloe sier Luca Trun per la soa opinione, danando quella dii Moro e Trun di mandar a sorte; locherà a sier Alvise Gri-mani cpnsier che non ha pratica di campo, e conve-gnirà andar. Comemorò se dia mandar i primi della terra in tanto bisogno; disse sier Alvixe Foscariuì dolor, procurator, fo mandato più volle provedador in campo, e altri; et le bona renga. Et parlò poi sier Andrea Griti procurator, savio dii Consejo, per la opinion di savii, che è di dar licentia a li savii perchè stando più manca di reputation, el elezer uno provedador, eie. Parlò sier Alvise di Prioli savio a terra ferma, qual disse aver un modo di proveder a Padoa e mandar zentilhomeni, che mandando si conserverà Padoa e non provedadori, e fè lezer una soa opinion, che quelli sarano electi in li olìcii vadino con tanti omini per uno ut in parte; una cossa longa e pericolosa, perchè se non li richi polrà aver olìcii etiam di Pregadi e zonta. Poi parlò sier Antonio Condulmer e fo bella renga, e ricordò a li consieri meteseno elezer zentilhomeni qui con ducati 10 per