217 MDXllI, OTTOBRE. 218 In questo Consejo di X, fo acetado uno vengi in Pregadi con dar e prestar a la Signoria ducati 500. Sicr Beneto Grimani di sierMarin,e suo padre, mai potè remagnir di Pregadi, e zà anni----in qua non si fa tuor in niun luogo, solimi cazete consier ; ora ha voluto suo Col vadi in Pregadi, e abbi il titolo per questa via. Sichè zà dò è stà tolti con ducati 500: sier Ferigo Contarmi, sier Piero Trivixan e mò questo ; ad ogni modo in Pregadi si trata poche fa-cende de importantia. Fono sopra una materia dii capitanio di le fan-tarie qual voi licentia, e fo disputato quello si avìa a scriver, e fo gran disputation. Tandem fu preso de non scriver niente. Di Roma, fo letere di Vorator nostro sier Piero Landò, l’ultime di 15. Come a dì 13 rece-vete leterc dii Senato zercha la rota auta, la qual però se intese per avanti per altra via. Fo dal Papa e li comunicò dita lettaro, pregando Soa Santità volesse proveder come capo di la Cristianità. E1 qual rispose ; « Per mi non ha mancato di acordarvi ; non aveti voluto lassar Verona, perirete vui e altri » eie. E1 qual è andato a Hostia. E il cardinale Santa Maria in Portico, Bibiena, slava malissimo. Di Franza non era aviso alcuno, e altre particularità. Di sier Vetor Liponiano vidi do letere di Roma, di 12 et 15. Come a dì 11 scrisse : poi quella note si ave letere di........di la rota dii nostro campo, preso el Baion e altri capi, morti alcuni, el conte Guido Rangon e li altri condutieri e il signor Bortolo non si catava. De che per tempo l’o-rator di Franza episcopo di Marseia fo dal Papa a dir che Soa Santità voy provedar, perché spagnoli si fariano signori de Italia. E mandò per l’orator nostro vi andasse subito a palazo, e cussi andoe e inlroe subilo dal Papa. Item, tutta Roma si ha dolesto di questa rota, e il Cardinal di Ferara sopra tutti. Item, el Cardinal Bibiena sta mal di febre e flusso. El Papa ha dato uno vescoado di Scozia, ch’era dii fralelo dii Re, el qual etiam lui fu morto da inglesi in la rota, che ha intrada ducati 12 milia, a suo nepole Cardinal Cibo. Ozi è slà concistorio, e il Papa à dato a questo Cardinal ditto vescoado. El Papa va a la Magnana, poi a Hostia a piacer; mena con sì questi cardinali zoveni Medici, Cibo, Ferara, Ragona, Corner, San Severin e Sauli. Item, l’orator yspano ha fato trar artelarie. Item, il sumario di la lettera altra di 15 sarà avanti per non poter star qui. 129 ' A dì 19, la matina. Fo l’orator dii Papa in Co-legio, e disse quanto avia di 14 a posta di Roma, zercha la rota auta, qual ha dispiacesto mollo al Papa e tutta Roma, e Soa Santità farà ogni bon olìcio. Poi di suo fratello Cardinal disse è con febre e tluxo, ta-men avìa lettere di domino Zuan Francesco Valier, è con sua signoria, che se non li soprazonzeva altro, scapoleria. Di Padoa, dii capitanio generai, di eri sera. Come ha per do vie, ch’el signor Prospero Cotona qual era tornato in Vicenza, meteva in ordine le sue zelile, e partiva poi doman per andar in Lombardia capitanio di Milan. Di rettori e provedadori. In consonantia questa nova ; e che dito signor Prospero avia fato intender a le zenle sue erano in Vicenza, si dovesse* no levar per andar in Lombardia; e che era a Verona rimasto quasi non ben in acordo col viceré. Qual viceré era andà a Mantoa dal marchexe,e’l Curzense era con lui andato. Item, dii zonzer di do savii dii Colegio eri a ore 21 ; li fono conira al Portelo e con molti cavalli introno in la terra, e andono do longo dal capitanio zeneral, qual era su le fabbriche a la Saracinesca, e abrazalosi insieme, soa signoria montò a cavato et vene a mostrarli il baslion dii Ponlon, poi la cava di Santa Justina over Pontecor-bo. E perchè l’ora era tarda, andono a l’abitation deputala per loro, qual è su la pinza di Castello, e il signor capitanio li volse acompagnar lino a lo aloza-mento, ch’è la casa dove sleva sier Andrea Loredan provedador, che fo morto. Di Roma, come Jio dito, la letera di 15, ore 20, di sier Vetor Lippomano. E che a dì 13 ricevette l’orator le lettere di la Signoria con lo aviso di la rota; qual però vien scrita è poca. Dove subito l’orator la malina montò a cavallo, e volse l’andasse con lui, e cavalcò 4 mia fuora di Roma. El Papa era andato a la caza con alcuni cardinali ; e come fu da Soa Santità, Toralor smontoc da cavalo, el Papa volse el montasse a cavalo, c li lesse la lettera di la rola, qual intesa dal Papa, Soa Santità disse : « Me piace non sia tanto mal quanto se diceva, e che le zente erano tornate in Padoa et in Treviso e il capitanio zeneral Alviano zonlo; ma ne dispiace di la rota : non aveti voluto far l’acordo che voleva far, perirete vui e altri. » E l’orator disse sopra questo alcune parole, come il tutto scrive a la Signoria. Avisa come i nimici hanno scrito questa rola de lì molto grande, e preso il governador e altri capi, e morii altri, qual non manda la lista; ma la Signoria 130 scrive è poco danno. E slà fato fochi in Roma per dila rola a casa di l’orator jspano, dii Cardinal Remolin zoè, Cosenza, Adriano e Ingaltera, et dal