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MDXITI, SETTEMBRE.
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   Ugo podestà c capitanici di ... Di l’intrar suo li a nome di la Signoria nostra, e come à trovi la terra vuoda si di zente come di ogni altra cossa, questo perchè, partito eh’ el fo el campo, villani introno dentro et messe a sacho quello poteno trovar, pur è resta certo formento e sali mozeti -300; è lì con alcuni citadini, senza però zente d’arme. Avisa. per alcuni venuti dii campo inimico, come è verso Albarè, e atendevano a voler passar di là.
       Da poi disnar, fo Consejo di X con la zonta, Co-legìo e procuratori reduti in sala di la udientia, per aldir il capitanio zeneral, qual vene. Et sentato. par-loe longamente di molte cosse, come (1) . . . .
9	* In questo zorno, in do quarantie, fo per li syndici da terra ferma, sier Faustin Barbo e sier Zuan Antonio Venier, c parlò il Venier, e posto di retenir sier Bernardin Zane qu. sier Piero, fo l’anno passato podestà e capitanio a Mestre, facendoli tre oposition, ma una grande : aver tochà ducati CO da una parte et ducati 50 da 1’ altra, et assolti do eaxi atrocissimi, che li andava la vita per occision e forzo, e condanati sohm soldi 15. Ilor sier .lacomo Zu-stinian quarantia criminal qu. sier Polo, contradixe in favor dii Zane. E'tiam parlò sier Filippo Que-rini quaranta zivil, dicendo si dovea andar per via di capitoli. E poslo per li sindici di retenir, 29 non sinceri, 13 di no, 32 di si. Iterimi, 26 non sinceri,
   14	di no, 34 di si, nihil captimi.
       Noto. Eri morite Polacho capitanio di Rialto, al qual fo trovà ducati 3500 di contadi e taze d’arzente e bel mobele; à uno fiol e una fìa e la moglie. In locho suo el Principe fece capitanio Andrea Va-sallo, era di San Marco.
       A dì 6. Fo la note quasi tuta e la matina grandissima pioza. 11 Principe fo in Golegio, et vene in
   Colegio uno sguizaro, homo da conto chiamato.....
   .......Soprasaxo, qual va a Roma per certa dife-
   rentia ha col Cardinal Sedunense, e si hanno posto nel Papa. Questoriisse aver fato dito Cardinal, quello l’è, lui, et fato far vescovo, qual li dia dar assa’ miara de ducati, et ultimamente è sta dito Cardinal suo gran inimicho, e lo fece retenir, e per ussir ha lassato una soa fiola in prexon, et va ora a Roma È venuto con persone, et alozato a San Bortolamio. Questo portò letere di missier Zuan Jacopo Triulzi, e fè una ora-tion latina.
      Di Padoa, di sier Andrea Loredan prove-dador zeneral, fo letere, di cri sera. Come li ni-
         (4) Qui la pagina è bianca.
mici erano a Albarè, et erano venuti lì 2000 fanti di quelli andono a Verona, alemani, et che starano do over Ire zorni lì, et li mancavano burchiele per compir il ponte sora l’Adexe.
   Di Vicenza, di sier Nicolò Pasqualigo podestà e capitanio, di eri sera. Come, per alcuni venuti dii campo, l’inimico è alozato Albarè e lì introno; di spagnoli si ha aver fato il ponte, el esser passati di là di l’Adexe, el dicono voler passar Po e andar a Bologna.
    Noto. Sier Zuan Vituri provedador di stratioli è ad Axolo amalate ; siete pocho, et vene in questa terra varito.
    Vene su l’ora di disnar in Colegio uno visentin, 10 homo di villa, nominato Zuan Jacopo di San Zuane di la Rogna, qual disse, insieme con 24 homeni de villa de lì introno verso Arzignan, venere di note, fo a dì ......quando il campo si parli di Vicenza, avendo inleso che uno capitanio di l’Impe-rador eh’ è milanese, eh’ era a Schio, et Nicolò da Dresano, dotor e cavalier, et Bortolo suo fratello e alcuni altri partiva per fuzier a l’ora di mezanote su quelli monti, li asaltono e li amazono tutti, erano da
13	cavali e do pedoni. Quel Bortolo fu ferito, et è
in una caxa custodito Nicolò......e il capitanio,
e li altri quali non poteno far molta difesa ; et però è venuto a dir questa nova, per esser gran rebello nostro, et quello che insieme con Antonio da Tiene cavalier hanno fato gran danni. Et disse questi do dava ducati 5000 al campo al mexe, e li trazeva di villani e dii teritorio, et però voleva cavali lizieri e fanti per aver diio Bortolo in le man. El fo mandato dal capitanio zeneral li facesse letere et li desse presidio, qual capitanio ozi lo expedite.
    Da poi disnar, fo Consejo di X con la zonta, in materia pecuniaria. Et Io fui a visitarei capitanio ze-neral, con il qual steti e cenai fin bore 6 di note. Prima vidi 1’ orator dii Papa, vene da esso capitanio et steteno ore do serati insieme soli, et poi la sera veneno sier Zorzi Corner cavalier procurator, sier Andrea Griti procurator savii dii Conseio, sier Piero Trun savio a terra ferma, et Alberto Tealdi-ni secretano, venuto zoso il Consejo di X, et steno insieme con dito capitanio et sier Nicolò Vendramin provedador, executor, che è tutto dii capitanio, in consulto : fono sopra li capitoli di esso capitanio, qual non si contenta, pur si aquietò, e fo conzà la cossa e doman si parte. Partono zercha domino Mercurio Bua, che è bon darli conditione, e feno varii ragionamenti, et mi comisse facessi stampar lo suo ordine di lo fantarie di manipoli, decurioni e