385 uno a le porle di Padoa, altramente la ne sarà tolta. Etiam un altra volta parloe sier Luca Trun per la sua opinion, non si voi aver rispeto di mandare a vardar Padoa li primi patrizi di la terra, o voja o no. Et li altri consieri messeno di elezer il primo Pregadi per scrutinio 15 zentilhonieni nostri, da esser mandati a Padoa con ducati 10 al mese per uno. Andoe le parte n. 3 perchè il Moro e Trun introno con li savii, et balotate, fu presa questa di consieri di elezer 15, e veneno zoso hore 4. In questa matina, l’orator dii Papa fo in Colegio, e questo perché l’orator di Ferara, over fiol dii segretario del Duca, perchè dito signor segretario Bernardin di Prosperi era andato a Ferara per 20 zorni e lasato il fiol qui, et in Colegio ha dito el Curzense avia ordinato a Ferara non la lassi venir alcun burchio per Po in questa terra, e cussi ha fato di Romagna e la Marca ; dolendosi la Signoria molto di questo che di le terre di la Chiexia non vengi vi-tuarie qui et dovesse scriver, et scrisse caldamente. Nolo. Fo a dì 1G ditto oralor in Colegio, et non a dì 15 ut scrissi. Noto. Le do nave di Candia retenule a Brandizo è zonte qui, lassate perchè quelli di Brandizo si le-vono e feno lassarle, dicendo non erano sicuri più navegar, che etiam loro in li porti nostri sarano retenuti. Et nota, erano stà retenuti per certa repre-saia fin al tempo fu preso Monopoli. A dì 16, di Padoa. Fo letere di rectori e savii che si mandi danari, aliter seguirà per queste feste qualche novità etc. 1 nimici par, li capi, siano andati dal viceré a Montagnana a consultar; e come per avanti avisono, hanno voleno usir e far corerie per il terilorio, unde hanno scrito per tutte le ville e castelli redugino li abitanti al securo. Dii capitanio generai fo etiam una lettera con questi avisi. Le zente d’arme é mal contente et bisogna pagarle; qual, fato el conto quello bisogna, è ducati 8000 omnino; però se li mandi presto; e altre particularità ut in litteris. Di Treviso, lettere. Dii partir di 70 homeni d’arme dii Baion per Friul, e altri non ha voluto cavalcar. Di TJdene, dii luogotenente, di 14. Come i nimici erano a uno loco dove si reduseno per consultar dove dovesseno andar, chiamato la Strada alta vicino a Goricia; et in Maran è 150 cavali et 150boemi restati. Item, quelli di castello Porpedo ha auto mandato di rendersi, e non si provedando presto a quella Patria, si perderà. Scrive dii zonzer di domino Baldissera Scipion lì, qual ha confortà quella tera, I Diarii di M. Sanuto. — Tom. XYII. 38(1 et che li 70 homeni d’arme dii Baion, quelli citadini non hanno voluto entrino in la terra, ma alozino di fuora per quella note; vederà farli contentar entrino; e altri avisi di quelle cosse di la Patria, ut in litteris. Di Caorle, di sier Bortolo da Mosto savio a terraferma, fo letere. Come è li; quello intende di Maran e prepara le barche, et come quelli di Caorle armerano do barche longe dii suo e con li so’ homc-ni ; e manda qui a tuor le barche, qual le fo date. Da poi disnar, fo Pregadi e fo poi lcto le letere, tolto il scurtinio di 15 zentilhomeni per le porle di Padoa et erano più di 100 di ogni condition, et per esser gran numero, non fo balotati e rimesso a farli un altro Pregadi. Fo leto che do aveano portà li boletini aver pagato per avanti li mezi lìti, e tamcn fono publicati debitori: sier Polo Capello el cavalier e sier Michiel Navajer. Fu posto, per li consieri e tutti di Colegio, uno quarto di (ansa da esser pagata termine Zener, con don di 10 per .100 a li governadori, da esser resti-tuida di danari dii dazio dii viri di l’anno 1515, ut in parte ; con questo chi primi pagherano prima siano satisfati di la reslitution. Et fu presa. Ave 24 di no, 136 di si. Fu posto, per il Serenissimo e tutti di Colegio, 227* che li debitori di le lanse e decime sono al Monte Novissimo, debano pagar in termine di zorni, 8 ali-ter passadi, tutti quelli sarano in Pregadi non portando i boletini di aver pagato, come hanno fatto di mezzi fitti, siano eazadi fuora, e cussi tutti li altri sono in officio, sì zentilhomeni come populari, ut in parte, la copia sarà per avanti posta. Fu presa. Fu posto, per sier Zorzi Emo, sier Andrea Grifi procurator, savii dii Consejo, atento il grandissimo bisogno di trovar danari volendo mantenir il Stado nostro, che siano electi per scurtinio di ogni luogo e oficio continuo, 6 onorevoli zentilhomeni nostri savii a tansar, qual debano tansar N. 100, da ducati 100 fin ducati 50 per una volta solamente. Preso. Siano preeterea electi per ogni contrada 6 zentilhomeni et 3 populari, quali debano tansar la soa contrada cadaun, sia che se voja, da un ducato fino a ducati 50 per una volta, utsupra. Preso, con altre clausule ut in parte. Ma questa è la sustantia. Fu posto, per sier Alvise da Molin savio dii Consejo, che tutti li debitori di la Signoria nostra che è a le Cazude, possi pagar il suo debito con la mità di contadi e altra mità con li prò’ di Montevechio et novo e prò’ 1512 ut in parte, Marzo e Septembrio. 25 MDXill, DICE MURE.