7 MDXIV, MARZO. 8 sicr Piero Landò orator a Roma con sì, vadi a conto di la Signoria nostra et a risego ; et fu presa. Fu posto, per li consieri, perlongar a li synici di Levante, quali li fo limità sleseno mexi 16, possino star altri mexi 6. 11 di no, 151 de si. 1 * A dì 2. In questa malina morite, a nona, un podio avanti, sier Alvixe Sanudo, fo consier, qu. sier Lunardo,mio fratello, di egritudine cativa, stato amalato zorni 9 da petechie, et sempre zavariando cosse di Stato. Era di la zonta dii Gonsejo di X, havia anni 61; et il zorno poi honorifice per terra fo portato a sepelir a San Zacharia, dove è le nostre arche antiche in chiexia in uno deposito. Di Roma, fo letere di sier Piero Landò orator nostro, di 25 Fevrer le ultime. In materia di l’acordo voi far il Papa, con il qual l’orator è stato in diversi coloquii. E1 Papa li ha ditto non poi far altramente che a questo modo, chi ha si tegni, et Crema e le altre terre si metti in le man dii Papa, e si lazi trieva per uno anno, con questo la Signoria dagi a l’Imperador ducati 50 milia; e altre particula-rità, justa quello ha parlato di far; e Vicenza e Ude-ne resti in man dii Papa, e Crema,con molti coloquii; e fo letere cative. Di Padoa, di eri sera. Come il capetanio zeneral questa malina partiva per Trevixo, e aspeta l’hordine di quanto havia serito zerca andar in Friul, e che si mandi danari etc. Et sier Domenego Trivixan el cavalier procura-tor, savio dii Consejo, scrive, di Padoa, come hora che sier Domenego Contarmi capitanio à acetado l’ofi-cio di provedador zeneral, suplicha li sia dato licentia di repatriar, perchè à mal a la gamba e non si poi operar nè ussir di caxa. Di Trevixo, di sier Sebastian Moro podestà e capitanio, e sicr Hironimo da dia’ da Pexa-ro provedador zeneral. Di quelle fabriche e zente è li, e si mandi danari. Da poi disnar, fo Pregadi per scriver a Roma in risposta di le letere aute, et leto le letere; il sumario ho scrito di sopra. Fu posto, per li savii, consieri, Cai di X, dar licentia a sier Domenego Trivixan el cavalier procu-rator, savio dii Consejo, ch’ò a Padoa, ch’el vengi a repatriar. Ave 40 di no, 143 di si. Fu posto, per li savii, una letera a Roma a l’ora-tor nostro zercha il far di la trieva, e alcuni savii voleva darli più libertà. Fu dispulalion grande ; non so chi parlasse. Era in caxa per la morte di nostro fradello; et fo rimessa a doman, et comandà grandissima credenza. Fu posto, per li savii ai ordeni, atento li nostri merchadanti, per quanto si ha, è stà retenuti in Alexandria perchè el signor Soldan voleva da loro alcune canevaze et dimandava etiam ducati 50 milia dii tributo di Cypro dii conto vechio, però sia preso che sia dà libertà a li provedadori sora l’un e l’altro cotimo che comprino dite canevaze, o a contadi o a tempo, e le mandino in Alexandria. Ave 149 di si, nulla di no, et nulla non sincere. Noto. Eri fo posto, per i consieri, atento fo limità a li sindici dii Levante uno anno di tempo, e dovendo andar per l’Arzipielago il tempo non li serviria, da mo’ sia preso che li sia prolongato el suo si-nichà altri mexi 6. Ave 11 di no, 151 di si. Fu posto, per li savii, che li proveditori a le biave porti li danari di la masena in la procuratia, come fu preso, solo pena di ducati 100 d’oro. Ave 11 di no. A dì 3. La matina nula fu di conto, e fo gran 2 pioza; et non essendo expedito la cossa di la Irieva, ozi fo etiam fato Pregadi. Da poi disnar, aduncha, fo Pregadi, et posto le do opinion, di scriver a Roma zercha la trieva, e una opinion, che sier Antonio Grimani procurator savio dii Consejo e li altri nominati volse che si scrivesse facesse la trieva a questo modo, che di là di l’Adexe le terre havevamo, zoè Brexa e Bergamo se metti in man dii Papa, Verona resti a l’Imperador, el resto et Friul resti a la Signoria nostra, e semo contenti darli li danari a tanto al mexe; con altre clausole, ut in ca. Et sier Zorzi Corner el cavalier procurator, savio dii Consejo e altri nominati, e sier Alvixe di Prioli savio a terra ferma, voleva la letera, con questo, che l’orator nostro, vedando il Papa perseverar in voler far la trieva al modo l’ha scritto, debbi condescen-der a lassar Crema et... , sicome in dite parte si contien; qual fo secretissime, et fo gran disputation. Parlono in questa materia, in questi zorni do che la fu tratada, sier Antonio Grimani per la soa, sier Alvixe da Molin savio dii Consejo, sier Lucha Trun el consier, qual intrò col Grimani e li altri, sier Francesco Bragadin savio dii Consejo. Poi sier Zorzi Emo, fo savio dii Consejo, qual non voi la trieva a questo modo ; poi sier Alvise di Prioli savio a terra ferma el sier Antonio Condolmer savio a terra ferma. Et andò le parte : 30 dii Corner e compagni, il resto dii Grimani, e fo presa. Et vene zoso Pregadi a hore zercha quatro di note, et a hore 8 fo expedito letere a Roma di questa risposta. A dì 4. Vene in Colegio domino Bernardin di Prosperi secretano dii ducha di Ferara, qual è qui e