413 MDX1V, AGOSTO. 414 passar di qua a danizarne etc. Etiam, di hordine dii capitanio zeneral, li reclori di Padoa fé’ comandamento che ninna barcha di Padoa venisse in questa terra questa note; e cussi non vi vene alcuna, nè vi andò, che parse da novo a tutti ; ma fu ben fato per questi respeli. Fu mandato barche a Liza Fusina et verso Piove per levar le persone fuzivano de qui, et li Cai di guarda et barche di Cai di X fono a uno questa note a custodia etc. Fo mandato a Trevixo, per pagar quelle zente e fanti, ducali .... A dì 3, fo la invention di San Stefano, Zuo-ba. Hessendo sta ordinato per il Colegio, ozi, far processione a San Marco per la reliquia di la costa di San Stefano, eli’ è sta manda a donar a la Signoria per il Zernovich sanzacho di Montenegro, et cussi fo fato, videlicet porlato in uno tabernaculo ditta reliquia solo una ombrella atorno la chiexia, et quella messa su l’altar di San Marco, et cantata la messa, fo poi posta dove è le altre reliquie nel santuario. Vi era con sier Marco Donado vicedoxe el patriarca nostro domino Antonio Contarmi, li oratori Franza et Ferara, et eravi etiam il nonlio dii dito turcho, qual è chrislian, di sora li consieri, con li procuratori e altri patricii. perochè fo mandato a invidar quelli di Pregadi, ma pochi vene etc. Vi fu solo li canonici e la Scuola di San Marco. Da poi la messa, si reduse il Colegio, e vene il patriarcha suso, et parloe zercha munpge etc. Di campo fo letere, di eri sera. I nimici non è mossi. Di Franza, fo dito esser aviso per uno Vangelista, homo di sier Andrea Grifi, vien di la corte. Come uno amico dii dito Griti li scrive di Pia-monte, che franzesi, lanze 2000, lanzinech 20 mi-lia erano zonti a Garnopoli per la impresa de Italia ; tamen non è nova vera, nè fo stimada ; pur per la terra per molli fo dita, come cossa notanda. Di Candia vene uno gripo, over brigantin, armato a posla, expedito con letere particu'ar di 22 Zugno, el non fo letere dii rezimeuto, et fo dito questo havia portato nova el Signor turcho era sta roto dal nepote con le zente del Sophi. Tamen non è letere di questo ; si fusse vera, si aria per molle vie. Ma ben é vero che alcuni cretensi si doleno di certe senlentie fate de li per sier Bernardo Barbari-go capitanio e viceducha, et confiscation fate di terreni che loro godono più di 300 anni, adeo quella ixola è susitada in arme, e si doleno molto dii dito capitanio, et hanno fato do loro comessi, sier Fabri- ciò Corner qu. sier Michiel e sier Vicenzo Zorzi qu. sier Polo, fo camerlengo in Candia, quali è di qui, che comparano per questo a la Signoria. Da poi disnar, fo Consejo di X con la zonta. Di campo, letere, di questa matina. I nimici non è mossi ; ma ben si dice dieno far una grossa cavalchata a le basse. A dì 4. La matina, il Principe, juxta il solito, non fo in Colegio. Di Roma, letere di Vorator nostro, di 30, lete con li Cai di X. Di sier Vetor Lippomano, di Roma, vidi letere, di 30, hore due di note. Prima, come l’ar-zi vescovo'Zane di Spalalo slava malissimo, e si dize il Papa dà l’arzivescoado suo, vai ducali 800, al fra-delio del Cardinal Corner, vescovo di Ossero, e quel di Ossero dà a domino Jacomo Zusto. Il Contili è amalato con febre. Di Franza, la cosa è ch’el re d’in-galtera voi Tornai li resta, qual al presente la tien e per lui fu presa l’anno passato, e dii resto sono d’acordo ; a questo il re di Franza par sia renitente. É letere dii li), di Franza, dii Tricaricho nontio dii Papa, come il Ue a spazà una statela al generai di Normandia, di la qual aspcta risposta ; et si tien certo seguirà l’acordo ; sichè a di 10 Avoslo si sarà dentro o fuora. L’Imperador è andato in Hongaria per certa susitation fata per quelli populi de lì. E-tiam si ha, in Alemagna è susitado altri populi sico-me quelli di Ilongaria. E nota. Questo aviso di Alemagna, etiam fo in le letere pubiice. Di campo, fo letere di sier Domencgo Contarmi provedador generai, di eri sera. I nimici, al solito, non è mossi, fanno monstre etc. Vene in Colegio domino Zuan Paulo Manfron condntier nostro, vien di campo, dolendosi di la cassasion fata per il provedador Pexaro a la Mota di homeni d’arme, pregando la Signoria li remeli ; et poi disse di le cosse di Maran, scusandosi etc. Fo commesso a li savii, e poi rispostoli gajardamente, di hordine dii Colegio, che ritornasse in cnmpo, con parole alte. Da poi disnar, fo Colegio di la Signoria e savii ad consulendum. Di campo, fo letere. 1 nimici non è mossi, e si mandi denari. In questo zorno, a San Marco, fo tajà ta testa a uno oficial, era . . .., qual amazò uno altro facendo il suo otìcio, e fo mandà a le leze per i Signori dii Proprio expedito.