69 MDX1V, MARZO. 70 2000 fanti a Spoliti, et che il Cardinal Curzense se parte et vien a la volta di Lombardia. Di Spagna, di sier Zuan Badocr dotor, ca-valier, orator nostro, fo letere di Madrid, di 8. Come seguirla lo acordo con il re di Franza di per-longar le trieve per uno altro anno etc., e cheivi non si fa armata alcuna per Italia eie. Di Franza, di Bles, di sier Marco Dandolo dotor et cavalier, orator nostro, di 6. Come saria la trieva con Spagna per uno altro anno, et che con sguizari l’acordo si tratava etc. A dì 26, Domenega. La malina vene in Colegio P orator di Hongaria justa il solito, et ....... Di Padoa, letere dii capitanio generai. Come à ricevuto la letera scritali col Senato, ringratia Dio tandem è sta visto quello è il ben nostro ; melerà tutto in bordine et spera vitoria. Si mandi qualche zente fidata per le porte lì et danari. Nolo. Eri sera fo cargato in P arsenal lanze e mandate a Treviso, aziò le zente, sì d’arme come fantarie, le habino. Fo etiam dato danari a li noncii di dito capitanio zeneral. Di Sa zìi, dii luogotenente e provedador, di stratioti, di 24. Come i nimici erano pur sotto Oxoplio e dato bataja, ma nulla hanno fato. Si dice dieno venir a Sazil, et per alcuni romei à passato per il predilo campo, hanno inteso è slà porla a so-pelir uno gran mastro todescho ; non sa chi el sia. Da poi disnar, fo Gran Consejo. Fato tre al luogo di Procuratori et Provedador di comun sier Alvise Foscari, fo a la custodia di Padoa con homeni 40 a so’ spexe, qu. sier Nicolò, e altre voxe ; et fo tolto sopragastaldo sier Jacomo Zustinian qu. sier Polo, qual non fu provado, perchè non era il vero piezo notado. Fu poslo, per sier Vicenzo Bembo, sier Hironi-mo da Mula, sier Stefano Ferro, una parte presa a dì 24 di P instanle in Quarantia criminal, videlicet eh’ el fu preso del 1491, che le tarife de’ Ofieii si do-vesseno balotar e riformar nel Colegio nostro per essi Cai di XL, et perchè il Colegio è implicato in materie dii Stado, sia preso che la dilla reformation per essi Cai di XL de ccetero si fazi in Quarantia criminal. Ave 119 di no e 900 de si, e fu presa. Di Sazil fo letere, di 25. Come i nimici erano pur al solito atorno a Oxoph e datoli la bataja ; ma nulla hanno facto. El conte Christoforo fo ferito di uno saxo; qual par era andato fin a mezo il monte vestito da vilan, et era slà portà zoso e conduto a medicarsi a certo castello. Si dice voleno col campo venir a Sazil, et haveano drezate P arlelarie a quella volla, ma non aviate ancora ; et alcuni cavali erano a Pordenon, e zonti in el suo campo; solicilano danari noslri per pagar li stratioti lì a Sazil. A dì 27. La matina, di hordine dii Colegio, li 35* Patroni a P arsenal mandono a Padoa 100 marinari che lavoravano ivi sotto tre capi di P arsenal, ai qual fo dato lire 6 per uno per zorni 12, con hordine, pasati, venisseno via non havendo altri denari. Vene in Colegio sier Mariti Sanudo qu. sier Francesco, dolendosi che Domenega, in chiexia di Sati Piero di Castello sua neza noviza, maridà in sier Francesco Codio, per sier Vetor Moresini suo barba fo fata spojar, dicendo havia cosse contra le parte, et toltoli le____et uno cento calelan, dicendo la chiexia era francha e parlò altamente. Di Padoa, fo letere di sier Batista More-xini podestà e sier Domenego Contarmi capitanio e provedador generai, di eri sera. Come il signor capitanio zeneral, havendo messo hordine a tutto et aviato certe zente l’ha voluto fuora prima, con gran cuor questa note partiria con zercha 30 cavali a la liziera et anderia a Treviso. Ila lassato il cargo di la guarda di la cità a domino Theodoro Triulzi ; non resterano esso provedador di far far bone guardie. Solicita si mandi danari et li homeni per le porte. De i nimici nulla hanno; sono, al solito, a Este e Montagnana. Dii capitanio generai nostro, fo letere date a Noni ozi, 27, a hore 12. Come, col nome del Spirito Santo, in questa matina, tre hore avanti dì, era levato di Padoa a la liziera, havendo prima aviato e dato hordine a tutto quello bisogna. Questa andata sarà proficua. A Treviso torà con lui Zuan Paulo Manfron con qualche uno di soi homeni d’arme et li fanti et qualche pezo di artellaria. À scrito che le sue zente alozale in trivixana cavalchi verso la Piave etc. Da poi disnar, fo Pregadi et leto le soprascrite lelere, et di Roma, Franza et Spagna-, il sumario ho dito di sopra. Fu posto, per i consieri e Cai di XL, che de ccetero, tulli li canzelieri e cavalieri che anderano con i retori noslri da parto da terra et da Quarner in qua non debano più pagar tanxa, come fu preso, qual era de’ Brexani, ut in parte. Ave 17 di no, 136 de si. Fu posto, per sier Zuan Trivixan, sier Alvise di Prioli, sier Antonio Condolmer, sier Vetor Fosca-rini e sier Bortolo da Mosto savii a terraferma, che cussi come li prò’ a la Camera de’ impreslidi di Monte Vechio a 4 per 100 per le decime poste 1463 a