193 MDXIV, MAGGIO. 194 zà stati aldidi et reconzi et non altri, et de esse terminar quanto li parerà convenirse a la justilia. La malina veramente, sicome i fanno, alender a (ansar li non taxadi fin hora, secondo prociedono de giorno in giorno. De no..... 12 De parte .... 145 Die dieta, in llogatis. È al tutto necessario in li presenli bisogni escogitar modo et provision che induca li debitori de la Signoria nostra a pagar quanto dieno con comodo suo et senza danno de la Signoria nostra, alrovan-dose maxime a l’ofizio nostro di Governadori de le Intrade tra decime, tanse tajade a 30, 40, 60 per 100 de le tanse prese numero 7, 8, et de le do decime perse, ultimamente poste, debitori per grandissima * summa, de li quali se scuode con gran lenteza con-tra il bisogno di presenti tempi; et perhò l’anderà parte che tutti li debitori de le antedilte graveze et angarie tajade, de le do tanse perse numero 7, 8 et de le do ultime decime perse, che pageranno de contadi la mità del suo debito in termine de zorni 15 prosimi, posano pagar l’altra mità con el credito suo et de altri de decime et tanse messe ad restituir che hora se trovano a l’oficio di Governadori de le In-trade et con il prò’ dii Monte Novo de la paga co-rerà questo Setembrio venturo, aziù in la esation soprascrita se fazia con habilità de li debitori et senza danno de la Signoria nostra; dechiarando che quelli che pagerano la dieta mità nel termine sopra specificato, non sotostasano a pena alcuna; ma passato ditto tempo, sia scoso da li restanti debitori con le pene et modi contenuti ne li ordeni nostri sopra zio presi. Nè si possa prolungar el termine predi-cto de li 15 zorni soto la pena di furanti a chi me-tesse in contrario, et ogni parte che fusse posta, sia de niun valor, et siano obligati li cassieri del Colegio nostro, pasato el tempo soprascrito, far soto le ma-rele, soto debito de sacramento et pena de ducali 500 da esser scossi da li Avogadori de comun senza allro Consejo over cadaun dii Colegio nostro. De non..... 5 Di la parte ... 156 Die 12 dicto. È conveniente proveder che li restanti debitori di la prima decima et prima meza tansa posta questi I Diani di M. Sanuto. — Tom. XVIII. mesi pasati a la Camera d’imprestidi ad restituir, de-bano pagar quanto dieno, essendo maxime stà deliberato, per questo Consejo, questo Fevrer pasato, clic da li debitori se dovesse scuoder con le pene consuete; l’anderà parte, che tulli li debitori de dita ra-xon possano pagar, come fanno al presente, per tutta la setimana ventura ; pasata la selimana, diete angarie restino tajate a 40 per 100 persi in la Signoria nostra; et se alcuno restasse creditor de la paga di Marzo proximo passato del Monte Novissimo, posino pagar el suo debito con quel credito ; e pasato dillo tempo, siano obligati i cassieri dii Colegio tirar sotto le rnarele, sollo la pena di furanti. De non..... 8 De parte .... 140 A dì li Mazo, Domenega. La matina nulla fo da conto. Se intese esser zonta in questa terra la mojer di domino Antonio Caodivacha, qual era fuora per esser stà asolto il marito, come fo dito per avanti, qual de’ a la Signoria ducati 1000 e altro, e starà in questa terra, et dia esser qui fin zorni....., et menarà con lui Zuan Piero Stella secretano nostro, qual è a la Mirandola con lui a nome dii Cuneense, ritenuto per esser stà nostro secretario a’ sguizari. El qual Antonio Caodivacha è li governador cesareo; tamen li è stà perdonato, per il Consejo di X con la zonta, il bando, et verà a star in questa terra. Da poi disnar, fo Gran Consejo ; fossemo gran numero, più di...... et il Principe di veludo cre- mexin, li consieri, Cai di XL, do avogadori e do Cai di X vestidi di scarlato ; li altri, do di paonazo e il resto dii Consejo di negro e chi di paonazo, e solo sier Vicenzo Barbaro qu. sier Berti di scartalo, et sier Nicolò Semitecolo, qual à posto banco questa matina sopracomito di galia sotil insieme con sier Bernardo Contarmi qu. sier Teodosio, e tutti do ar-merano suhito. Fu aspetato li tre oratori.: dii serenissimo re di Franza, lo episcopo Triulzi di Aste ; dii serenissimo re di llongaria, domino Philippo More; dii duca di Ferara, domino Bernardin di Prosperi; vene etiam il comesso di la religion di Rodi e Mercurio Bua. Fu fato podestà e capitanio a Treviso sier Jacomo Tri-vixan, fo podestà a Ravena, qu. sier Silvestro, qual non voleva esser tolto. Etiam fo nominato sier Piero Trivisan suo mazor fratello, ch’era di Pregadi, e cazete, e il menor rimase. Fu fato altre vose, numero 9. Et è da saper, per decreto dii Consejo di X, fu terminato che per questa zornata niun di quelli è 13