223 MDXIV, MAGGIO. 224 llem, la Signoria spazoe leterc in risposta e a l'o-rator nostro. Fo etiam dechiarito quanto liavea dimandalo sier Alvise Grimani qu. sier Bernardo per nome di sier Zuan Batista suo nepote, qual fo condanato in Quaranta criminal, come ho scriplo, a prestar a la Signoria ducati 1500 da esserli resliluidi a guera fi-nida ; el qual, volendo saper el tempo di la restitu-tion et che cauzion l’ha, che è contento darli, unde fu preso restituirli da mo’ mexi 18, con ubligation di la Ternaria di l’ojo et di la camera di Treviso. Et è da saper, el dito sier Zuan Balista fe’ questa altra oferla in Colegio : di dar danari di armar do galie dii suo, come fa li altri soracomiti ; sopra una voi andar soracomito, e la restitution et modo habi di danari come gli altri etc. ; et questo partido non parse di acetarlo al Consejo di X. * A dì 27. La malina, uno caso seguito in questa note se intese, come era sia amazato uno fiol di sier Homobon Griti patron a 1’ arsenal, zoveno di annida uno fiol di Lunardo Brexan protho in l’arsenal, el qual per certa femina, havendo zelosia, ...... Vene in Colegio sier Alvise Grimani qu. sier Bernardo, dicendo suo nepote non voi dar li danari e voi andar a Roma et perder più presto Veniexia ; tamen fu poi conzo ch’el dote li danari. Da poi disnar, fo Pregadi et leto le letere, tra le qual fo leto : Di Spagna, di l'orator nostro sier Zuan Da-doer dotor et cavalier, da Madrid, di 5. Come l’era ritorna il secretano regio, che successe in loco di l’Almazano stalo in Franza, et il Re, qual stava meglio, era andato fuora di la terra a certo mona-sterio a darli audientia, aziò le cosse passasseno più secrete. El il principe di Casliglia, ch’è in Borgogna, à scrito al Re non li piace la trieva fata con Franza, ni la voi observar in la Casliglia, eh’ è sua. El qual principe è molto desideralo da quelli primi di Casti-glia ch’el vegni ; et s’il volesse venir, à inteso certo il Rs se li opponeria. Scrive coloqui abuti col Re in materia di l’acordo si tratava a Roma tra la Signoria nostra e l’Imperador, dicendo il Re : « So certo la Signoria non voi acordo etc., et altri ragionamenti. limi, come il star di lui orator lì è con vergogna nostra e spexa, perchè non se li comunica nulla, solimi relatione che tulli le sa, però suplicha aver licentia. g Di Padoa, di rectori. Zercha pagamenti e danari bisogna, e scriveno insieme con sier Domenego Contarini provedador zeneral ; et come hanno una relalione esser zonlo in campo de i ninnici a Monta- gnana do cara di falze, et minazano dar el vasto etc. 11 viceré partì a dì----di Montagnana per andar a Rovere in mantoana a esser a parlamento col Cardinal Curzense, ch’è venuto lì. Etiam, come lì era venuto domino Andrea dal Borgo per nome dii duca di Milan, però ch’el Ducha, che dovea venir, par non habi voluto ritrovarsi a questa dieta, e manda soi oratori. Et il capitanio zeneral scrive a sier Nicolò Ven-dramin provedador execulor do lelere, qual è in questa terra, el solicila le provisione ordinate per lui, et si duol el Colegio non habi exequito quanto li disse e promisse di far, et da lui non mancha a far ogni bona provisione. Di Maran, letere, e dii provedador di l’armata, e di domino Hironimo Savorgnan, l’ultime di 25, hore 3 di note. In una, dito Savorgnan si duol mollo che le zenle non hanno voluto dar la ba-taja, e lauda ...., qual voleva con li soi andar eie. Item, come a dì 25, volendo Hironimo Tartaro contestabile nostro, venuto da Treviso, andar di sora li repari a veder Maran e far trar certa artelaria, quelli dentro li treleno uno schiopeto in la testa et statini morite. Scriveno altre parlicularità, e come bombardano da un altro bastion in la terra, et...... Di sier Zuan Vi turi provedador generai di la Patria, da Castel de Porpedo. Scrive zercha questo dar di la bataja; scusa le zente e non vi era ordine di averlo, sì per il fosso dove era l’aqua gran-da, come etiam............ Di Udene, dii locotenente. Zercha i danari di le taje poste, scuode pocho ; il forzo di castelani è qui. Item, di socorso habi a venir a Maran, non si sente. Di Vegia, di sier Zuan Moro provedador, di 22. Come à inteso ch’el conte Bernardin Frangi-panni padre dii conte Christoforo se era partido di le so’ terre con 200 cavali corvati, per venir a so-corer Maran ; tamen non fu vero. Fu posto, per i consieri, salvoconduto a sier Piero Venier qu. sier Domenego el cavalier per uno anno in le persone ha debito particulari, ut in parte. Presa. Fu posto, per li ditti, salvoconduto a sier Lorenzo Minio qu. sier Almorò per uno anno in la persona, ut supra, et fu presa. I quali do, Venier et Minio, hanno servito e sono al presente a la custodia di Padoa; 31 et 118. Fu posto, per li savii, certa parie, che li nodari, quali voleno far l’oficio in questa terra e nel destrelae