147 MDXIV, APRILE. 148 Item, dico che eri matina tulli li fanli eheno do taynes per uno, e che il conte Chrisloforo è rimasto in Gradiscila, e che nel pagar, nè nel levar di dilli fanti de lì, mai è usilo di caxa. E si dice publice ch’el dito conte Christoforo liavea auto comanda-mento da l’imperador di andar a caxa sua, perchè non lo voi più per capitatilo, e perchè 1’ ha vergogna di esser sta roto e cazato di la Patria, sta in loto, e non per mal che l’habia, Item, dice che l’im-perador non è per liora per mandar zente più in Friul, ma ben a Verona; sì dice è ordinato mandar certi cavali etc, Da poi disnar, fo Cologio di la Signoria e savii per aldir imi participi di le hostarie con li marcila-danti di le malvasie, quali voriano poler vender a monuto e donar cerla summa de danari a la Signoria over pagar di più per anfora, e hanno dato una suplicalion, la qual per il Golegio fu commessa a li 7 Savii sora la spina a referir ; linde ne parse fusse meglio il Golegio ne aldisse insieme con essi 7 Savii, E cussi reduto, lo parlai longamente in favor di le raxon nostre et opugnando a dite pelizion, sì per il danno privato nostro, per il publico, per esser cosa vergognosa a la terra. Mi fo risposto per l’avochato di diti merchadanti. Hor tutto il Cologio sentiva per uui, maxime stante una terminatimi fata a dì 21 Zugno 1513 perdili 7 Savii, che era in questa materia, pur nldito Io Marin Sanudo ; et cussi fo ordinalo li 7 Savii presenti consultasseno insieme et venisseno poi a dir l’opinion loro ; sichè Pandora a monte. È da saper, li participi di le hostarie sono questi : nui Sanudi, sier Santo Trun, sier Piero Coniarmi qu. sier Àguslin, sier Francesco Foscari e ne-poli, tre monasteri, Santa Chiara, San Lorenzo c San Servolo, e li procuratori di San Marco, in lutto 7 a Rialto et 5 a San Marco, di 23 che erano et hanno gralia. 80 Di Corfù, di sier Alvise d’Armer bayìo, di 6 Aprii, per gripo venuto. Come, per letere di sier Bernardo Barbarigo capilanio di Candia, di 3 Marzo, si ha la morte di sier Alvixe Malipiero ducha, di morte violenta. Item, scrive, come è aviso de lì che do flambuli erano andati a la Porta a dir al Signor, et chiamali perchè suo nepote dii Signor turcho con le zente dii Sophì li veniva adoso ; e altri avisi di queste cose, come di solo più copiose dirò. A dì 21, la matina, in Colegio fo letere di Padoa. Zercha danari si mandi per pagar le zente. 1 nimici, molto slreti, par siano venuti a le Caxole verso il Frassino e de lì intorno ad alozar ; et come il capilanio zencral à terminato mandar le zente d’arme alozar fuora di Padoa, per caxon che li cavali non ponilo più viver; e altre parlicularilà. Di Trevixo. Si provedi di danari per quelle fantarie. Vene sier Francesco Pasqualigoqu. sier Filippo, e monstre letere de Ingolferà, di sier Lorenzo Pasqualigo suo fratello, da Londra, di 16 Marzo. Come quel Re seguita a far più preparamenti che mai per passar su la Pranza ; sichè 11011 sarà tra essi reali ni paxe, ni trieva, perchè quel re d’Inghilterra non la voi ; et altre parlicularilà, sicome qui di soto noterò il capitolo. Da poi disnar, fo Consejo di X in materia pecuniaria, et fo trovà ducati 4000, et mandato a Padoa ducati 3000, Di Cividal di Friul, fo letere di sier Marco da dia’ da Pexaro provedador, di.....Come erano ussite di Gorizia 500 femene e di Gradiscila, e andate verso Vilacho, et 7 bandiere di fanti lanzi-nech, ponilo esser zercha 1000, si dice erano parliti per non aver anlo danari ; e altri avisi, come dirò di soto. Di Crema, di sier Bortolo Contarmi capi-tanio e provedador, di 12. Come de lì era zonto tute le nove di le vitorie aute per il capilanio zene-ral in Friul, Item Fo dito esser aviso, per via di Ferara, di 19, come la cita di Novara havia fato movestu et rebelatosi al Ducheto ; per il che esso Ducha e il Cardinal sguizaro con zenle erano andati a quella volta ; et quello sarà, se intenderà. Fo dito in questa sera, come per il Consejo di X era sta fato salvocondulo a Antonio Caodi Vacha, ch’è governador ala Mirandola, et vera in'questa terra a justifichar le cose sue, et il suo fo zà confi-schato come rebello etc. È con lui Zuan Piero Stella secretarlo nostro, era apresso sguizari, qual insieme verano qui. A dì 22. La matiua nulla fo di novo più dii solito, solum: Di Padoa, letere. Come i nimici stavano streli et uniti tra Este e Monlagnana e de lì via. Di Udene, letere di sier Jacomo Badoer luogotenente, di 20. Replicha il partir di lanzinech et esser andati a la volta di la Trevisa, e si dice si vien a conzonzer con spagnoli. Item, ohe in Maran è in-trado tre barche grosse di Trieste con vituarie ; si-chè la colpa è stà di quelli che baia custodia da mar; e altre parlicularilà. Da poi disnar, fo Consejo di X con la zonta, et