435 MDXIV, AGOSTO, 43G la Divina Majestà, che secondo el comune desiderio nostro e di quella Vostra Excellentia, ce lo conservi, et fazia degno Bolo del patre, et tale che per virtù degnamente conseguirà el nome, li honori et grado de la Excellentia Vostra, con la quale et insieme con la illustrissima sua consorte aportatrice di così grato et jocondo presente iterum atqueiterum con tutto il core ne congratulamo. Batum..... debitor di la Signoria nostra di angarie sier Anzolo Malipiero qu. sier Tomaxo ducati 400, qual è ereditar di la Signoria di noli di nave ducati 4000, però sia suspeso il suo debito per anni do, ut in parte ; e balotata do volle, non fu presa ; voi i tre quarti. Ave, prima 105, 4G, 1 ; poi 100, 49, 0. Fu posto, per li consieri, Cai di XL e tutti i savii, di scrìver a Roma una letera in ricomandazion dii reverendo domino Octavìan Avogaro proposito di San Martin, di Humiliatì, che lì sìa concesso per il Ponlilice il primo vescoado in Dalmatia che vacherà, alenta li meriti soi e dì quella fameja a Brexa. Fu presa: ave 5 di no, 147 di si. Fu posto, per li savii, aleuta Nicolò Cortese con-dutor di dazio di la spina dii 1509 sia debitor di la Signoria nostra ducati 3700 ; qual si à oferto di pagar dita debito di prò’ d’imprestido e cavedal in anni 8, ogni do anni la rata, e prestar ducati 100 a la Signoria, ut in parte, che sia acetà eie. Fu presa : ave 34 di no, 110 di si. Dt licenliato il Pregadi, restò Consejo di X con la zonta un podio, et prima vene Gasparo di la Ve-doa a parlar ai savii per certe lelere aule drizate ai Cai di X, di Padova, qual è bone nove. In questo zorno, ch’è Sabado, lo dato licentia di lar il mercado su la Piaza di San Marco, e cussi a San Polo il Mercore per li Provedadori sora la sanità, atento la terra sta bene di morbo. Fo mandato a Padoa, in questa sera, ducali 1900. In questo zorno, zonse a Lio, venuti con alcuni gripi, 55 cavali di stralioti venuti di loro per aver soldo; vieneno dii Zaiite. Di Padoa, fo letere a li Cai di X; et di Crema, di 9, a li prediti Cai, quale fono lede nel Consejo di X preditto. Fu posto, per li consieri, salvocondulo a Alvise Piloto per uno anno in la persona: 28 di no, 87 de si ; fo preso. Copia di una letera scrita per Colegio, a dì 10 Avosto, al capitanio generai nostro, rale- grandosi di esserli nato uno fiol maschio. Havemo questa malina, per el proprio messo et letere di Vostra Excellentia, recevula la optima nova dii nato lìglìolelto a quella ; de che invero poche altre ne potriano esser venute ad udir più grate, im-perochè, come essa bene interpreta, lo riputamo auspicatissimo parto; et tanto ne congratulamo con lei quanto con noi stessi ne ralegramo, perchè questo è et sera nostro carissimo figliolo. Et pregamo A dì 13, Bomenega. La malìna, il Principe non 247 fu in Colegio ; sta in quieto. Veneno li capi di stralioti venuti dii Zante con letere di sier Piero Sagredo provedador, et di Corfù, di sier Alvise d’Armer baylo et capitanio, dicendo è venuti a servir la Signoria ; sono mexi Ire è in mar, e fin tre zorni li cavali sarà refati alquanto, e poi si potrà far la mostra. Di campo, dii capitanio generai. Come à i nimici sono per levarsi ; el viceré à scrito a Verona al conte di Chariali che li mandino quante barche, burchiele et cari il poi haver al Barbujo e la Passiva per levar li amalati dii campo, che sono 2000 amalati e più, e par il vicerà voy andar col campo di là di l’Adexe. Item, il capitanio Arclion, che è il primo homo è in campo todesco, è amalato a Lo-nigo. Item, scrive di danari, et manda sier Nicolò Vendramin de qui, qual exponerà. Di sier Domenego Contarmi provedador generai in campo, letere in consonantia, con li avisi ut supra. Et i nimici sono per levarsi, ma che si mandi danari ; et Galeazo Rapeta non voi più servir : è mexi 5 non ha tediato danari ; e altre particu-larità. Di Cividal di Bellun, di sier Domenego da Mosto podestà et capitanio. Zerclia uno Lorenzin da Bassan è lì con balestrieri 50, qual fa danni grandissimi a quelli poveri subditi, nè li vai comandamenti se li fazi per lui; dice non è suo superior. Item, el dito Lorenzin scrive a la Signorìa scusandosi, dicendo il podestà non li è superior. Vene sier Nicolò Vendramin provedador execu-tor, vien di campo, qual à auto licentia per il Colegio di venir per sposar sua moglie, et ave audienlia con lì Cai di X zerclia si provedi di danari per le zente; et disse di la presa di eri, come, olirà il loco-tenente di don Pietro da Castro e do capi di balestrieri, il resto, fino a cavali 40, tutti quasi di primi zenlilhomeni erano nel campo spagnol, quali strasve-stiti veneno con quel Conslantin Grecho, qual li de-teno intender prenderiano li nostri, perchè sapeva-