437 MDXIV, AGOSTO. 438 no la nostra cavalchata andava ; el qual Constatino scampolo di podio. I qual spagnoli è sta conosciuti da li spagnoli è nel nostro campo, per i qual il signor capitanio licn reaverà tulli li presoni hanno i nimici c suo ncpote conle Bernardin di Anlignola, e^, li altri balestrieri presi. In questo zorno, sier Nicolo Trivixan Cao di XL qu. sier Piero introe a la bancha, che fina hora cra^ stato amalato. È da saper, sier Francesco di Garzoni qu. sier Marin procurator, era dcbitor grosso di la Signoria per resto di la comprada dii bosco di Eignago, unde in questi zorni nel Consejo di X con la zonta fo su-speso il suo debito, adeo potrà esser provato per adesso. 247“ Da poi disnar, fo Gran Consejo, et fato luogotenente in Cypri in luogo di sier Polo Antonio Miani à refudado poi acetado, e rimase sier Donado Mar-zelo el consier, qu. sier Antonio; et altre nuove voxe fono facte. Fo publichada, per il canzelier grando, la parie di le munege presa ne l’excelso Consejo di X, qual è molto longa, e la copia sarà posta qui avanti, e si publicherà doman su le scale di San Marco e di Bialto etc. Fo mandato zoso di Consejo sier Polo Pasqua-ligo qu. sier Cosma, qual parlava a li elelionarii in la Quarantia, andando dentro, per far tuor sier Piero Landò, è ambasator a Boma, luogotenente in Cypro, e fo visto per sier Nicolò Dolfin e sier Piero Pa-squaligo dolor e cavalier avogador, e mandato a la leze et publicato per il canzelier grando al Consejo. Etiam fono fati venir tutti li ballotini a la Signoria, et per il canzelier grando admonili non di-gano le balote a niuno, nè chi va mejo, nè chi passa di Pregadi, sotto pena di privation etc. ; et cussi ba-lotando quelli di Pregadi, fo acusato uno di ballolini, chiamato Francesco Bizo scaleler, aver dito ballote di tolti ; fo publicà esser mandà zò da Consejo e privo di portar i bossoli. Noto. In questo Consejo fu posto, per li consieri, la parte di dar la caslelanaria di Mestre per altri anni 15 a li fioli fo di sier Aivixe Michiel, che cri fu posta e presa in Pregadi. Ave una non sincera, 241 di no, 1118 di la parte, e fu presa. Fu leto la parie presa in Pregadi, di debitori di le Raxon nuove, come ho scripto di sopra, a nolitia de tutti. È da saper, come ozi di Pregadi fono tolti molti con titolo di esser stà a la custodia di Padoa con homeni a sue spexe, e iamen cazeteno, che per a- vanti ludi romagnivano, videlicet questi : sier Zuan l'rancesco Morexini, fo di Pregadi, qu. sier Piero, che mandò 20 homeni a la custodia di Padoa; sier Francesco Corner, è di Pregadi. che fo a la custodia di Padoa con homeni ;>0 et cavali 10, e ultimamente con homeni 100 a sue spexe, di sier Zorzi cavalier, procurator ; sier Luca Loredan, è a le Cazude, qu. sier Francesco, che fo a la custodia di Padoa con homeni 25 ; sier Andrea Baxejo, fo conte a Spalato, qu. sier Nicolò, fo a la custodia di Trevixo; sier Nicolò Lion, fo di la zonta, qu. sier Andrea, fo a la custodia di Padoa con homeni 10 a sue spese; sier Zaca-ria Foscolo, è di Pregadi, fo a la custodia di Padoa con homeni 40 a sue spexe, et etiam sier Bernardin Tajapiera, è di Pregadi, qu. sier Nicolò, fo al conflito di Caravazo. Et rimaseno G, i quali niun di loro fono, ni mandò homeni ad alcuna custodia : e cussi va le cosse. Di Roma, fo letere di l’orator nostro .... 248 con letere di Franza, vechie, di 24, di l’orator nostro, et di Spagna, di 17; lo qual letere fo lede in Colegio di savii, qual ste’ suso fino hore una di note, mandati via li secretarii non erano dii Consejo di X; et tutto il Colegio restono di mala voja, perchè non aspetavano questo. Et apar il re di Franza per questo anno non sii per mandar in Italia; voi prima veder di liaver sguizari. Di sier Vetor Lippomano fo letere, di Roma, di 10. Avisa, oltra il vescovo Zane di Spalato o per dir meglio, arcivescovo, etiam morite l’altro fraddlo Mario, era con lui, da meninconia, che non volse tuor cibo. Item, il Papa anderà a Viterbo et starà per tutto Octubrio. Ozi è zonlo 11 a Roma do corieri per vachantie, ma nulla hanno fato ; il Papa voi dar a uno li ha fato li so’ ochiali. Etiam è zonto sier Zuan Balista Zane fraddlo de li diti morii. 11 Cardinal San Zorzi voi dar li beneficii l’havea, a uno di loro fradelli. Item, scrive dii remor in Alemagna, sublevati i populi contra i baroni e il Re etc. Item, avisi di Crema, che la peste è granda e vi è morto persone 12 milia. Scrive, zercha levar capuzo per la bolla dii Conzilio, pochi in corte 1’ hanno levalo; e sier Piero Marzello ha levato l’abito longo per ubedir a la dita bolla. Scrive, di la sua pension è rimasto d’acordo con il Garzoni, qual li darà ducati 100 sul vescoado di Ossero, el ducati 50 a uno beneficio in veronese a Brentatanega, et ducali 50 di altri be-nefìcii pur in veronese etc. Scrive coloquii auti con domino Antonio di Bibiena, di’ è il cuor e sa i secreti dii Cardinal et dii Papa, qual li ha ditto lo acordo tra Franza e Ingalterra è fato, ma il Roy non ve-